Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno

Un film che è un gran calderone, dove ribollono immagini ed emozioni che solo i libri da cui è tratto possono suscitare. E' la vicenda di Bertoldo (Ugo Tognazzi) e del figlio Bertoldino (Maurizio Nichetti) che da nullatenenti riescono a prendere parte alla corte di re Alboino (Lello Arena), solo grazie all'astuzia di Bertoldo. Bertoldo si trova in viaggio commerciale alla corte di re Alboino e con la sua arguzie riesce a conquistare la fiducia del re. Tornato a casa scopre che la moglie ha ceduto ad un frate una coperta, un fiasco di vino e l'oca Nerina in cambio della piuma dell'"Agnolo Gabriello" (questo riprende una novella del Boccaccio, con Frte Cipolla, il protagonista, interpretatto da Alberto Sordi). Cominciano così le avventure che porteranno Bertoldo prima a contrattare con Frate Cipolla per ripendersi il maltolto e poi a tornare diverse volte alla corte di re Alboino, per svariati motivi (come l'aver "truffato" una coppia di anziani, vendendo loro un asino capace di defecare "bisanti"). Un film ottimo, leggermente difficile da comprendere per via del forte accento e del dialetto, ma che, grazie alla regia del grande Monicelli, è riuscito a racchiudere in se molta letteratura, anche passata (Boccaccio, Chaucer, ...), amalgamando tra loro i vari elementi in modo magistrale.