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Film western girato con una tecnica che si stenta a credere professionale.
La regia è davvero pessima, con riprese mediocri ed altrettanto malfatte inquadrature.
La sceneggiatura poggia su una storia di vendetta per nulla originale, ma tutto sommato accettabile. Il problema della pellicola è invece la messa in scena che avviene con delle modalità semi-dilettantesche, tanto da restare spiacevolmente impressionati.
La tecnica seguita per la narrazione è quasi didascalica, totalmente inadeguata per un film.
All'inizio c'è una buona scena in cui lo sceriffo viene colpito a tradimento alle spalle; questa partenza sembra far ben sperare per un proseguo all'altezza, ma le aspettative vengono ben presto disattese.
Alcune scene ed alcuni personaggi sono talmente mal concepiti da risultare involontariamente comici. Tra gli altri quello davvero impossibile da perdonare è il ragazzo che sino alla fine della pellicola di tanto in tanto viene inquadrato mentre sta ad origliare o spiare nascosto da qualche parte: praticamente non fa altro per tutta la durata del film … da far cadere le braccia.
L'evoluzione della trama fa acqua da ogni parte. I personaggi sono poco e male delineati, a cominciare dal protagonista, che non riesce nemmeno ad empatizzare col pubblico.
Pessima la direzione degli attori. La pellicola nel suo complesso restituisce un'impressione di sciatteria davvero irritante.
Il protagonista è interpretato da Scott Brady, attore fisicato di ottima presenza scenica, ma ben poco espressivo, che pertanto abbisognava di una migliore guida registica per colmare almeno parzialmente le gravi lacune interpretative. Anne Bancroft, giovanissima, riesce a salvarsi grazie al proprio talento, ma non certo a salvare anche il film che resta irrecuperabile.
Le scenografie sono da quattro soldi.
Il montaggio è forse la cosa peggiore, ma la concorrenza è ardua.
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