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Il film del 1950 è diretto da Jules Dassin americano di origine russa che iniziò la regia nella Hollywood degli anni '40 (La grande fiamma, Lo spettro di Canterville) e che per motivi politici si trasferì in Inghilterra per girare questo film e poi in Francia dove diresse tra gli altri il capolavoro noir Rififi, e infine in Grecia dove visse sposò Melina Mercouri e diresse Mai di domenica.
Il film è ambientato nella Londra del 1950 e praticamente girato quasi sempre di notte, salvo nel finale in un'alba nebbiosa, Harry Fabian (Richard Widmark) è un trafficante di piccola tacca, sempre alla ricerca di una ricchezza che gli sfugge, praticamente mantenuto dalla fidanzata (Gene Tierney) una brava ragazza che lo ama e cerca di resistere alle sua continue richieste di soldi e alle sue bugie. Harry lavora per il Night Club ove canta Mary, cercando con vari espedienti di procacciare clienti, i titolari sono i coniugi Nosseros Philip (Francis L. Sullivan , caratterista inglese in vari film (La cittadella, Giovanna D'Arco di Fleming) e Helen (Googie Withers), lui un grassone flacido e tortuoso, lei una bella donna che lo odia, ama segretamente Harry e lo deruba. Harry entra nel giro della lotta greco-romana dominato dal boss mafioso Kristo (Herbert Lom: La Pantera rosa, Spartacus, El Cid) un criminale che organizza incontri truccati per le ingenti scommesse che ruotano intorno. Il padre anziano, un famoso lottatore greco, viene a Londra con una giovane promessa della lotta, ma rimane disgustato dei trucchi; Harry con astuzia lo convince ad affidarsi a lui per preparare un grande incontro, ma Harry è un vanesio superficiale e poco intelligente e si mette in un guaio che non riesce più a controllare . Si fa finanziare contemporaneamente da Helen di nascosto e da Philip, che dopo aver scoperto la tresca si ritira, Harry disperato convince Sprangler un atleta pazzo e corrotto di Kristo di affrontare lui l'incontro con il giovane greco, ma Sprangler invece ma questi invece si scaglia contro il padre di Kriso viene messo a K.O. dal vecchio che muore però per un attacco di cuore tra le braccia del figlio. Nel finale vediamo Helen che è stata ingannata da Harry che gli ha fatto credere, per soldi, di avere ottenuto una licenza per aprire un locale ritornare a casa ma trova il marito suicida disperato per l'abbandono. Harry invece scappa tutta la notte braccato dai killer di Kristo che ha messo una taglia su di lui, morirà ucciso dopo aver capito in un incontro con Mary che lei era l'unica cosa importante della sua vita.
E' un noir cupo, diretto con maestria e con un'azione agile che non da tregua, in un'atmosfera quasi surreale, una città di luci sfolgoranti popolata da un'umanità stracciona ed, emarginata dalla società che vive di mezzucci come lo sfruttatore di mendicanti. Ottima la recitazione di Richard Widmark all'inizio di una lunga carriera cominciata 3 anni prima con Il bacio della morte e che lo vide protagonista in numerosi film di azione e western (Ultima notte a Warlock, L'ultima carovana). Sempre eccellente la brava e bella Gene Tierney, bravi i comprimari tra cui eccellono Francis Sullivan e Herbert Lom, bella la colonna sonora.
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