I dieci comandamenti [2] |
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Un film di Cecil B. De Mille.
Con Charlton Heston, Yul Brynner, Anne Baxter, Edward G. Robinson, Yvonne De Carlo.
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Titolo originale The Ten Commandments.
Storico,
durata 221 min.
- USA 1956.
MYMONETRO
I dieci comandamenti [2]
valutazione media:
4,91
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Mosè, mito o storia?di Paolo CiarpagliniFeedback: 0 |
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sabato 3 marzo 2007 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film, pesa come una pietra tombale su tutta la storia del Cristianesimo e dell'Islam, fioriti entrambi dallo stesso seme, ed oggi finti 'amici', o meglio, acerrimi nemici potremmo dire. E pensare che tutta questa follia trae linfa da storie e testi, infarciti di paura ancestrale, ove tutti i 3500 anni si manifestano impietosamente. Empi di suggestione, nati per soddisfare il perenne bisogno dell'uomo: 'l'appellarsi a qualcosa di superiore'. Mosè futuro faraone d'Egitto, preferisce ascoltare, inseguire le sue radici, perdendo tutto ciò che la madre adottiva Lidia gli aveva dato, amandolo più di un figlio. Una donna così piena di amore, giusta, avrebbe meritato ascolto ed invece il 'Liberatore', ode la sola voce che arde in lui. Avreste voi in coscienza il coraggio di condannare vostra madre, per quanto grande sia il vostro credo?, io no per la miseria, al diavolo!. Ma questo non è il pane preferito del prescelto Mosè. Salva una vecchia da morte certa (inconsapevole della sua identità, è sua madre infatti), dona il grano degli Dei agli schiavi, concede loro un giorno di riposo. Ma non ascolta le parole della donna che lo ha cresciuto, a rischio della vita. Alla frase di Lidia, " Non credi, che potrai portare giustizia ancor migliore da re?", non basta rispondere " ovunque andrò, ti porterò sempre nel cuore". Poichè egli trascina egoisticamente nel fango, tutto. L'impagabile Lidia, il cuore del Faraone, che lo preferiva a suo stesso figlio, e getta l'amore di Nefertari come carta straccia, lasciandola nelle mani del fratellastro,(un grandissimo, magnetico Yul Brynner). C'è posto solo per la 'missione' che lo chiama. Viene da sorridere pensando a quanto i tempi abbiano mutato, messo in discussione, 'limiti invalicabili' fino a pochi decenni or sono. Oggi si raccontano altre storie e ben diverse verità. Forse col tempo, queste assurde divisioni responsabili dei più nefasti atti, troveranno una risposta, che altro non potrà essere se non il niente, il vuoto più assoluto, tragicamente e troppo a lungo perpretato.
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