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In quqlche modo"surreale"(le scene dell'"illusionista perduto", del simil-Frankenstein e altro)in questo"Mia nonna polziotto"(Steno, 1958, scritta con Vittorio Metz), questa commedia che fonde almeno tre elementi: a)il medaglione rubato, dietro cui però si nasconde una rapina colossale; b)il mito di Marlon Brando, che si dice in vacanza a Frgene, con tutte le fans che lo cercano; 3)il tema del "doppio", il gemello buono.serio e quello del gemello"cattivo", ladro, dove in realtà la persona è una sola-il turffatore... in più siparietti, con Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, ai tempi compeagni di"sventura"assoluti e bravissimi... prima della famosa scena sulla caduta del presidente della repubblica Gronchi, come racconta la storia dello spettacolo TV.... A parte questi"sprazzi", un'ottima commedia che valorizza Tina Pica, attrice di grande vaglia dell'epoca, ma anche Alberto Lionello, allora quasi esordiente, Mario Riba e Riccardo Billi, una coppia poco valorizzata ora ma tutta da riscoprire, un grande"outsider"(ma fino a un certo punto, in realtà...)come Paolo Panelli, un'attrice come Bice Valori, tanti altri comprimati, in realtà tutti/e bravi/e... Benissimo, un divertissement vagamente in giallo, un bianco e nero azzerccatissimo che dimostra come la"italian comedy"avesse vari notevolissimi punti di forza, che via via(almeno dagli anni Novanta in poi)si sono persi o quantomeno rarefatti.... El Gato
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