loris kiris
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lunedì 23 settembre 2013
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una ficata di film
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Cult dei sottoboschi milanesi, inevitabile per qualsivoglia italofono esattamente per ragioni di funambolismo linguistico: un italiano sgrammaticato, gergale ed espressivo – ad alta memorabilità – segna la parlata dei “diagoli” inimitabili pronunciati da quel tauro scatenato di Felice (Abatantuono), alla quale si contrappone quella milanesizzata del più minuto Romeo (Jerry Calà). Oltre all’agone verbale, i due gai bambacioni si oppongono per provenienza diametralmente opposta: tecnicamente “meridionalo” Felice, milanese purosangue Romeo: sarà soprattutto codesto fatto a generare la loro inimicizia cronica.
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Cult dei sottoboschi milanesi, inevitabile per qualsivoglia italofono esattamente per ragioni di funambolismo linguistico: un italiano sgrammaticato, gergale ed espressivo – ad alta memorabilità – segna la parlata dei “diagoli” inimitabili pronunciati da quel tauro scatenato di Felice (Abatantuono), alla quale si contrappone quella milanesizzata del più minuto Romeo (Jerry Calà). Oltre all’agone verbale, i due gai bambacioni si oppongono per provenienza diametralmente opposta: tecnicamente “meridionalo” Felice, milanese purosangue Romeo: sarà soprattutto codesto fatto a generare la loro inimicizia cronica. Il doppiolibidinante Romeo, oltretutto, s’innamora perdutamente di Giulietta, sorella di Felice, intricando non poco le sorti dei vari personaggi. I nomi d’ascendenza scespiriana assumono funzioni più che altro ornamentali, eludendo qualsivoglia seria pretesa di rivisitazione romanzesca. Il film, difatti, non coincide con uno Shakespeare rimesso e nuovo, e nemmeno con un Shakespeare rimesso a vecchio o riletto in chiave parodica: dell’english poet resta poco nulla. Qualche sprazzo di poesia, di giocoso-sentimentalismo, traspare comunque a livello di trama, dove a farla da padrone, tuttavia, sono soprattutto i freschi sproloqui vernacolari degli antagonisti Felice-Romeo, nonché il viso stracaricaturale dell’aspirante “Bob Marlo” Carmine Faraco, l’ibrida personalità del fratello omosex di Felice e, ancora, la galleria di costumi eighties caratterizzati da un cromatismo sferzante e da abbinamenti improbabili, ben oltre l’arte pittorica fuoriuscita dal periodo thaitiano di Gauguin. Appena più seriosi gli accennuucci alle condizioni economiche degli under-salariati e agli attriti tra nord e sud. Film che ha senso per coloro che non hanno bisogno di un senso, bensì necessitanti di udire macroscopiche loquele da sottostrato.
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great steven
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mercoledì 16 ottobre 2013
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antagonismo abatantuono-calà per un comico gustoso
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I FICHISSIMI (IT, 1981) di CARLO VANZINA con DIEGO ABATANTUONO – JERRY CALA’ – SIMONA MARIANI – MAURO DI FRANCESCO – RENATO CECCHETTO – UGO BOLOGNA – ANNABELLA SCHIAVONE § Un immigrato pugliese e un milanese purosangue sono i capi di due giovani bande rivali che si affrontano e sbeffeggiano senza sosta e senza pietà. Il secondo s’innamora della sorella del primo, che invece vuole prometterla in sposa al capo di una pasticceria, per cui complicazioni di genere amoroso, famigliare e lavorativo non tarderanno a sopraggiungere. Non è esattamente una rilettura precisa di Romeo e Giulietta in chiave moderna, come la definirono alcuni critici dell’epoca, perché non ne ripercorre con esattezza la trama e le tematiche trattate ne differiscono assai.
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I FICHISSIMI (IT, 1981) di CARLO VANZINA con DIEGO ABATANTUONO – JERRY CALA’ – SIMONA MARIANI – MAURO DI FRANCESCO – RENATO CECCHETTO – UGO BOLOGNA – ANNABELLA SCHIAVONE § Un immigrato pugliese e un milanese purosangue sono i capi di due giovani bande rivali che si affrontano e sbeffeggiano senza sosta e senza pietà. Il secondo s’innamora della sorella del primo, che invece vuole prometterla in sposa al capo di una pasticceria, per cui complicazioni di genere amoroso, famigliare e lavorativo non tarderanno a sopraggiungere. Non è esattamente una rilettura precisa di Romeo e Giulietta in chiave moderna, come la definirono alcuni critici dell’epoca, perché non ne ripercorre con esattezza la trama e le tematiche trattate ne differiscono assai. Gli ingredienti comici di questo film dominato dal conflitto Abatantuono-Calà, attori non ancora notissimi ma già promettenti istrioni, colpiscono nel segno: antagonismo nord-sud, rock, imitazione dei modelli nordamericani, parlata interregionale. Al suo 4° film, Carlo Vanzina, spalleggiato dall’inseparabile fratello-sceneggiatore Enrico, consolida la propria ricetta di umorismo diretto verso i territori più fertili del giovanilismo.
Comico; giudizio personale: 7 (discreto)
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lucascialo
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lunedì 11 dicembre 2017
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qualche battuta divertente in un contesto mediocre
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Quinto film dei fratelli Vanzina, che tentano di proporre una versione in chiave moderna, ma satirica, di Giulietta e Romeo. Non fosse altro per i nomi dei protagonisti. In realtà il film finisce per rievocare, almeno in chi l'ha visto, soprattutto il cult anni '70: I guerrieri della notte. Data la buffa guerra notturna tra 2 bande. Capitanate rispettivamente da Jerry Calà e Diego Abatanutuono, tra metro, strade e locali di Milano. Scomodando sempre un altro cult, il finale invece scimmiotta un pò quello de Il Laureato.
Tanti cult rievocati e diverse battute divertenti, condiscono un film in realtà nel complesso mediocre e demenziale. Caratteristiche che in realtà, a parte qualche rara eccezione come Sapore di mare, caratterizzeranno tutta la filmografia dei Vanzina.
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Quinto film dei fratelli Vanzina, che tentano di proporre una versione in chiave moderna, ma satirica, di Giulietta e Romeo. Non fosse altro per i nomi dei protagonisti. In realtà il film finisce per rievocare, almeno in chi l'ha visto, soprattutto il cult anni '70: I guerrieri della notte. Data la buffa guerra notturna tra 2 bande. Capitanate rispettivamente da Jerry Calà e Diego Abatanutuono, tra metro, strade e locali di Milano. Scomodando sempre un altro cult, il finale invece scimmiotta un pò quello de Il Laureato.
Tanti cult rievocati e diverse battute divertenti, condiscono un film in realtà nel complesso mediocre e demenziale. Caratteristiche che in realtà, a parte qualche rara eccezione come Sapore di mare, caratterizzeranno tutta la filmografia dei Vanzina.
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