Tratto da un romanzo di solo due anni precedente, questa pellicola diretta da Douglas Sirk è ampiamente ascrivibile al genere noir, molto in voga tra gli anni '40 e '50 nella cinematografia statunitense.
La trama prevede un complotto forse un po' troppo cervellotico, dove per commettere il delitto si ricorre a complicate messe in scena di false allucinazioni, somministrazione di sonniferi e droghe varie, ipnosi per indurre al sonnambulismo e quant'altro. Sebbene la verosimiglianza della storia ne risenta, questi elementi risultano tuttavia molto funzionali a creare un'atmosfera onirica, tipica delle pellicole del genere.
I canoni del noir sono pienamente rispettati da Sirk anche nell'utilizzo delle luci e dei chiaroscuri, in cui il regista di origine tedesca si dimostra eccezionalmente capace, riuscendo a conferire una cifra stilistica notevole alla pellicola.
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Tratto da un romanzo di solo due anni precedente, questa pellicola diretta da Douglas Sirk è ampiamente ascrivibile al genere noir, molto in voga tra gli anni '40 e '50 nella cinematografia statunitense.
La trama prevede un complotto forse un po' troppo cervellotico, dove per commettere il delitto si ricorre a complicate messe in scena di false allucinazioni, somministrazione di sonniferi e droghe varie, ipnosi per indurre al sonnambulismo e quant'altro. Sebbene la verosimiglianza della storia ne risenta, questi elementi risultano tuttavia molto funzionali a creare un'atmosfera onirica, tipica delle pellicole del genere.
I canoni del noir sono pienamente rispettati da Sirk anche nell'utilizzo delle luci e dei chiaroscuri, in cui il regista di origine tedesca si dimostra eccezionalmente capace, riuscendo a conferire una cifra stilistica notevole alla pellicola.
Il dipanarsi della trama, che prevede lo svelarsi passo passo di vari segreti, tiene incollati allo schermo gli spettatori, sebbene la narrazione non mantenga un ritmo particolarmente incalzante per tutto il tempo.
Il cast è composto da grossi nomi del tempo. La protagonista è la sempre brava Claudette Colbert, anche qui capace di una prova intensa e molto espressiva, tuttavia si nota la sua età avanzata rispetto al resto del cast, particolare che in effetti la rende non perfettamente adatta alla parte. Sempre molto in forma Don Ameche, assolutamente credibile nel ruolo del marito fedifrago, concupito dalla bella Hazel Brooks che interpreta la femme fatale, altro personaggio tipico delle pellicole noir. Il ruolo del protagonista maschile è invece ricoperto da Robert Cummings, mentre si segnala Raymond Burr nella parte del sergente di polizia.
Le scene in cui la protagonista è colpita da sonnambulismo sono girate impeccabilmente da Sirk, che riesce a caricarle della giusta tensione: proprio queste sequenze difatti sono anche quelle che restano maggiormente impresse.
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