flyanto
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lunedì 30 giugno 2014
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la giovinezza tormentata di un aspirante attore
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Film in cui si racconta dell'esistenza di un giovane attore non ancora affermato e pertanto affatto benestante il quale si divide tra la sua statica carriera professionale con le varie prove in teatro e le giornate trascorse insieme alla propria piccola figlia, nata da un precedente e fallito matrimonio. Il protagonista vive in pratica alla giornata e pieno di ideali senza mai concretizzare molto nella propria vita quotidiana e questa sua mancanza di stabilità e di necessario pragmatismo contribuirà, insieme pure alle continue infedeltà amorose, come col precedente matrimonio, al fallimento della propria nuova relazione sentimentale instaurata con un' aspirante e bella attrice.
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Film in cui si racconta dell'esistenza di un giovane attore non ancora affermato e pertanto affatto benestante il quale si divide tra la sua statica carriera professionale con le varie prove in teatro e le giornate trascorse insieme alla propria piccola figlia, nata da un precedente e fallito matrimonio. Il protagonista vive in pratica alla giornata e pieno di ideali senza mai concretizzare molto nella propria vita quotidiana e questa sua mancanza di stabilità e di necessario pragmatismo contribuirà, insieme pure alle continue infedeltà amorose, come col precedente matrimonio, al fallimento della propria nuova relazione sentimentale instaurata con un' aspirante e bella attrice.
Questa pellicola filmata da Philippe Garrel, forse un poco autobiografica, prende in esame la condizione in cui probabilmente ha vissuto il regista all'inizio della sua carriera cinematografica. La parte del protagonista è da lui affidata al bello e tormentato figlio Louis, come il ruolo della sorella alla vera figlia e sorella Esther. Ma in generale, per quanto obiettivamente ben diretto, il film non presenta alcunchè di nuovo e dunque interessante. Esso sembra maggiormente un rifacimento di molteplici e precedenti opere dei registi della Nouvelle Vague, ma ormai questo genere di filmografia risulta poco attuale e dunque altamente superato. Anche l'uso a cui ricorre Garrel padre delle riprese in bianco e nero, per quanto suggestive e ben confezionate e, forse, unico elemento altamente apprezzabile dell'intero film, non riescono ad innalzarne il valore.
Pertanto l'intera opera appare più come un'occasione mancata che una testimonianza toccante od in qualche modo fortemente incisiva. Peccato!
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pascale marie
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sabato 28 giugno 2014
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passioni sfuggenti
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Ancora una volta un film francese che mi è piaciuto moltissimo. Philippe Garrel ha diretto un piccolo capolavoro e il bianco e nero lo rende ancora più grande dandogli un tocco di estrema eleganza. Attori molto bravi e Louis Garrel in particolare che si dimostra all'altezza del suo ruolo, a volte superficiale e distaccato ma che si scopre invece fragile, sensibile e romantico a modo suo. Un film girato quasi eclusivamente tra quattro fredde pareti che si intrecciano benissimo con le complicate storie passionali dei protagonisti e in un esterno altrettanto chiuso nelle stradine che conducono gli interpreti ai loro soffocanti appartamenti e al luogo di lavoro, il teatro.
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Ancora una volta un film francese che mi è piaciuto moltissimo. Philippe Garrel ha diretto un piccolo capolavoro e il bianco e nero lo rende ancora più grande dandogli un tocco di estrema eleganza. Attori molto bravi e Louis Garrel in particolare che si dimostra all'altezza del suo ruolo, a volte superficiale e distaccato ma che si scopre invece fragile, sensibile e romantico a modo suo. Un film girato quasi eclusivamente tra quattro fredde pareti che si intrecciano benissimo con le complicate storie passionali dei protagonisti e in un esterno altrettanto chiuso nelle stradine che conducono gli interpreti ai loro soffocanti appartamenti e al luogo di lavoro, il teatro. Philippe Garrel comunque non chiude i personaggi nelle loro storie d'amore soltanto ma li rende consapevoli della loro intricata e complicata situazione, li fa dialogare, e con sincerità fa vivere le loro storie così nella maniera più naturale possibile. Importante il ruolo della bambina che già così piccola sembra accogliere con disinvoltura e senza traumi gli amori nascenti o finiti del padre... o forse abituata ormai alla vita precaria anche della madre, accetta le varie situazioni naturalmente. Personalmente non riuscirei a vivere situazioni così, mi sentirei soffocare e non vivrei serenamente una storia d'amore in questa maniera, ma Garrel ha fatto vedere altre facce diverse di amori, passioni ed il suo film resta è da vedere assolutamente.
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[+] nouvelle vague
(di gilan65)
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