Libera trasposizione del racconto "Il più bell'amore di Don Giovanni"(dai "Diaboliques" di Barbey D'Aurevilly)Una rivisitazione stravagante e dissacratoria della storia del grande seduttore,beffato e reso vittima delle sue stesse conquiste.Il tema centrale(l'impotenza per il possesso mancato)è rielaborato con i tipici toni Beniani,barocchi e provocatori.Con un personale senso di esclusione di fronte all'esistenza,attraverso forme stranianti,reiterate,sguaiate nei costumi e nella recitazione,i cui soli spiragli si aprono solo sulla morte e l'autodistruzione.Suggestivo e unico,ma come sempre non per tutti.