ashtray_bliss
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venerdì 6 marzo 2015
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la follia distruttiva di una donna contro.
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Serena è l'indiscussa protagonista di quest'ultima pellicola firmata Susane Bier. Un personaggio forte e tosto come ci piace ormai vedere sugli schermi, una donna contro che nella società classista e sessista dei primi anni '20 riesce ad imporsi in diversi aspetti della vita sociale insieme al marito Pemberton. Una donna dal passato tragico che gli eventi non hanno reso più remissiva o debole ma proprio l'opposto; l'hanno indurita sin troppo forse, tanto da prendere in mano le redini della società di legname gestita insieme al marito. I due uniscono i loro capitali creando una sorta di impero nella Carolina, dando lavoro a molti operai e modernizzando quelli che sino a poco tempo prima erano villaggi 'dimenticati da Dio', portando l'elettricità e costruendo l'infrastruttura ferroviarria.
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Serena è l'indiscussa protagonista di quest'ultima pellicola firmata Susane Bier. Un personaggio forte e tosto come ci piace ormai vedere sugli schermi, una donna contro che nella società classista e sessista dei primi anni '20 riesce ad imporsi in diversi aspetti della vita sociale insieme al marito Pemberton. Una donna dal passato tragico che gli eventi non hanno reso più remissiva o debole ma proprio l'opposto; l'hanno indurita sin troppo forse, tanto da prendere in mano le redini della società di legname gestita insieme al marito. I due uniscono i loro capitali creando una sorta di impero nella Carolina, dando lavoro a molti operai e modernizzando quelli che sino a poco tempo prima erano villaggi 'dimenticati da Dio', portando l'elettricità e costruendo l'infrastruttura ferroviarria. Ma i loro piani vengono presto intralciati da un piccolo gruppo di ecologisti, a capo dei quelli c'è lo Scieriffo, i quali ci tengono a salvaguardare i loro boschi trasformandoli addirittura in parchi nazionali in difesa e tutela dell'ambiente. E dopo giri invani di corruzzione tra i membri dei vari partiti e sindaco del villaggio, l'audace Serena convince il coniuge George a disfarsi del suo amico e collaboratore, in procinto di denunciare lui e tutte le persone che corrompeva, per mantenere vivo il suo impero. Purtroppo, da quel momento in poi, la coppia si vedrà scivolare lentamente in un baratro di disperazione, ossessione smisurata e un attaccamento (nemmeno più amoroso) fuori ogni logica o controllo che inevitabilmente porta al tragico epilogo entrambi i coniugi.
La Folle Passione della Bier è un adattamento del romanzo Serena (come da titolo originale) di Ron Rash ed era un'ottima base sulla quale creare un prodotto cinematografico, essendo un libro dalle tematiche piuttosto elaborate e dalle diverse sfumature che assumono i personaggi.
Da una parte infatti si cerca di mettere in evidenza il mutamento carratteriale, o meglio il crollo psicologico di Serena dopo l'aborto spontaneo e dall'altra si cerca di tracciare un profilo sociologico ed etnogafico della societa' chiusa e montanare della Carolina dei primi novecento, il tutto condito dalla Grande Depressione economica che bussa alle porte del Nuovo Mondo. Ma la Bier si concentra in toto su Serena e cerca di donarle più spessore possibile; prima raffigurandola come una donna dura, persino autoritaria che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno, diventando una manager dell'industria ancor più efficace del marito stesso. Una donna senza pregiudizi sociali che accetta il fatto che suo marito abbia un figlio illeggitimo e lei stessa è fermamente convinta che quella donna e quel bambino non siano assolutamente d'intralcio nella relazione tra lei e George. Sfortunatamente tutto cambia dopo l'aborto spontaneo. Un evento catalitico e drammatico che la cambia drasticamente, portando in superfice tutte quelle ambiguità, debolezze e ossessioni che lei stessa era riuscita a tenere nascoste per anni. Da quel punto in poi, il suo amore per George diventa non più un sentimento profondo e indissolubile ma un mezzo per giustificare le sue insicurezze, togliendo di mezzo chiunque agli occhi suoi sia d'intralcio alla loro relazione. Dagli operai in procinto di denunciare i Pemberton per truffa e corruzione, finendo con l'ex amante dell'uomo e suo figlio illeggitimo. Serena diventa un forza distruttiva irrefrenabile ma la sua voglia di distruggere non comporterà altro che la sua stessa tragica fine.
Purtroppo però questa volta la Bier non riesce a mettere in piedi in modo efficiente una pellicolla drammatica e complessa, il tutto resta in superficie e non vi sono approffondimenti, spiegazioni o chiarimenti nei diversi buchi della sceneggiatura. Anche la coppia Lawrence-Cooper, diversamente una vera carta vincente, qui non riescono a lasciare il loro marchio distintivo, tantomeno a risollevare una pellicola sottotono e dal debole impatto narrativo nonostante gli svariati spunti -decisamente interressanti- offerti.
A imbellire esteticamente il film è senza dubbio la sua confezione esterna; la splendida fotografia naturale dei paesaggi selvaggi e incontaminati (ricordiamo che il film e' stato girato nella meravigliosa Repubblica Ceca) conditi da una ambientazione fedele ed impeccabile degli anni venti, visibili nell'attenzione ai dettagli di abiti, trucco, capigliatura, autovetture etc.
Nel complesso si poteva ricavare di più dal soggetto in questione ma il risultato ottenuto resta un prodotto certamente valido e degno di nota. Peccato la superficialità con cui la sceneggiatura tratta il racconto di Rash ma per una volta posso asserire che artisticamente attira l'attenzione su di sè, rendendosi discretamente interessante. Carente dal punto di vista del contenuto narrativo e dall'interpretazione scialba e monodimensionale dei carismatici Cooper & Lawrence. Visivamente resta impeccabile e a tratti suggestivo.
Sufficienza assegnata. Consigliato.
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ottilia
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sabato 4 aprile 2015
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un film distruttivo
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Trama sconclusionata,personaggi al limite della loro credibilità,effetti truculenti,finale prevedibile anche se crudele....Mi domando quale fosse l'intento della
regista Bier quando ha deciso di affidarsi ad un copione così...privo di un contenuto,di una morale ,di un messaggio costruttivo...Mi meraviglio che nel
mercato cinematografico circolino pellicole come questa con la dicitura "film per tutti".
E' senza dubbio un film da mettere "all'indice".Non abbiamo bisogno di tanta violenza gratuita e compiaciuta di sè quando il nostro quotidiano è già pieno di orrori.
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liuk!
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domenica 15 marzo 2015
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niente di particolare
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Il ritorno della coppia Bradley/Lawrence non ripete il successo e lo spessore de Il Lato Positivo, dove la bionda americana si meritó l'ambita statuetta.
La performance del duo non é malvagia se pur troppo accentuata e spesso forzata, ma quello che manca veramente é lo spessore della narrazione che si perde in una trama noiosa e scontata.
Un dramma classico che vira, nel finale, alla follia pura in un crescendo di brutalitá e malvagitá ma senza mai rendersi interessante.
Complessivamente una pellicola che si puó vedere ma senza grandi aspettative.
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flyanto
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giovedì 6 novembre 2014
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proprio una folle passione che porta alle estreme
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Film in cui si narra di un ricco possidente di terreni che sposa la donna di cui è follemente innamorato e con la quale dividerà la propria attività concernente il commercio di legname, facendola prosperare in maniera considerevole. Ma col tempo e per svariati motivi che comprendono la perdita di un figlio non ancora nato, la presenza di un altro figlio illegittimo concepito con una donna occasionale e la tremenda gelosia della moglie, il matrimonio si deteriora sino ad un punto di non ritorno e sino all'estremo epilogo.
Questa pellicola è l'ultima opera cinematografica della regista Susanne Bier che da svariati anni ormai si avvale di una produzione americana venendo così a costruire delle storie che rispondo in maniera perfetta alle esigenze del mercato americano cinematografico vero e proprio.
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Film in cui si narra di un ricco possidente di terreni che sposa la donna di cui è follemente innamorato e con la quale dividerà la propria attività concernente il commercio di legname, facendola prosperare in maniera considerevole. Ma col tempo e per svariati motivi che comprendono la perdita di un figlio non ancora nato, la presenza di un altro figlio illegittimo concepito con una donna occasionale e la tremenda gelosia della moglie, il matrimonio si deteriora sino ad un punto di non ritorno e sino all'estremo epilogo.
Questa pellicola è l'ultima opera cinematografica della regista Susanne Bier che da svariati anni ormai si avvale di una produzione americana venendo così a costruire delle storie che rispondo in maniera perfetta alle esigenze del mercato americano cinematografico vero e proprio. Infatti, a differenza che nelle sue precedenti produzioni danesi (vedi, per esempio, Dopo il Matrimonio"), ella costruisce una storia che si presenta subito come epica per la sua ridondanza di avvenimenti eclatanti e suggestivi raccontati. In generale il film può essere definito come un drammone, ma al di là di tutto ciò lo si apprezza sia per la vicenda, tutto sommato alquanto avvincente, che soprattutto per la regia elegante, precisa e, direi, "tagliente" della regista danese stessa. A ciò poi si devono aggiungere le ottime interpretazioni dei due attori principali, Bradley Cooper e Jennifer Lawrence, il cui connubio era già risultato vincente ne "Il Lato Positivo" mostrandone l'affiatamento spontaneo, nonchè la loro avvenenza fisica che sicuramente contribuisce al successo ed al plauso del pubblico.
Si può, inoltre, ribadire che il tema dei rapporti di coppia e della loro evoluzione risulta sempre molto caro alla Bier in quanto viene da lei trattato in quasi tutte le sue opere sia danesi che americane (vedi il sempre sopra citato "Dopo il Matrimonio" e ancor precedente "Non desiderare la donna d'altri") denunciandone la sua maestria e la sua profonda conoscenza nonchè sensibilità psicologica in tema di relazioni sentimentali. Ma mentre nelle sue opere americane (eccezion fatta per "Noi due sconosciuti") il tutto viene affrontato in una forma tesa più all'effetto, in quelle danesi spiccano maggiormente, diventandone caratteristica principale e contraddistinta della filmografia, la finezza psicologica, la precisione e l'attenzione minuziosa e profonda.
In ogni caso, del tutto consigliabile
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eleonora panzeri
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domenica 23 ottobre 2016
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quando l'oscutita' e' dentro
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Questo film, anche se ha ricevuto moltissime recensioni negative, a me è piaciuto e ha stupito in positivo. In questa storia oscura, drammatica e passionale viene rappresentata la faccia più drammatica dell'amore, quella che non si ferma davanti a nulla pur di auto-preservarsi. Visivamente la contemporanea coppia d'oro di Hollywood composta da Bradley Coopere Jennifer Lawrence, fa la sua bella presenza. Risalta l'interpretazione dell'attrice statunitense che appare fredda e distaccata, mantenendo coerenza con il profondo dolore della protagonista, la quale, venuta meno alla promessa di non amare più, è pronta a tutto pur di non sprofondare nuovamente nella spirale di disperazione e dolore del suo passato.
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Questo film, anche se ha ricevuto moltissime recensioni negative, a me è piaciuto e ha stupito in positivo. In questa storia oscura, drammatica e passionale viene rappresentata la faccia più drammatica dell'amore, quella che non si ferma davanti a nulla pur di auto-preservarsi. Visivamente la contemporanea coppia d'oro di Hollywood composta da Bradley Coopere Jennifer Lawrence, fa la sua bella presenza. Risalta l'interpretazione dell'attrice statunitense che appare fredda e distaccata, mantenendo coerenza con il profondo dolore della protagonista, la quale, venuta meno alla promessa di non amare più, è pronta a tutto pur di non sprofondare nuovamente nella spirale di disperazione e dolore del suo passato. Cooper è credibile nel ruolo del piccolo e mediocre uomo borghese, che si fa grande con la sua macchina rossa e crede in un impero destinato al fallimento. Una vicenda triste e priva di speranza, dove il male porta altro male fino al prevedibile ma ineluttabile punto di non ritorno. Follia e umanità, niente di più vero e reale portato sul grande schermo con fredda, eleganza e brutalità.
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