achab50
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giovedì 22 gennaio 2015
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a volte pensando alla bionda si preferisce la mora
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Katherine Heigl, che quando si presenta in versione mora ha tutto da guadagnare in simpatia, è una commessa di lingerie che, oppressa dai debiti, si trova a fare la cacciatrice di taglie. Mestiere di non immediata comprensione per il pubblico italiano dove il sistema giudiziario non prevede la libertà su cauzione, e dunque nemmeno la presenza di agenzie che rilasciano cauzioni, ed hanno tutto l'interesse a riacciuffare chi non si presenti davanti al giudice, senza tanti complimenti.
Detto questo, il film si snoda senza particolari guizzi ma con molti decessi (i cadaveri ci sono solo raccontati e mai visti se non di sfuggita) trattati con nonchalance.
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Katherine Heigl, che quando si presenta in versione mora ha tutto da guadagnare in simpatia, è una commessa di lingerie che, oppressa dai debiti, si trova a fare la cacciatrice di taglie. Mestiere di non immediata comprensione per il pubblico italiano dove il sistema giudiziario non prevede la libertà su cauzione, e dunque nemmeno la presenza di agenzie che rilasciano cauzioni, ed hanno tutto l'interesse a riacciuffare chi non si presenti davanti al giudice, senza tanti complimenti.
Detto questo, il film si snoda senza particolari guizzi ma con molti decessi (i cadaveri ci sono solo raccontati e mai visti se non di sfuggita) trattati con nonchalance. Solo la simpatia della protagonista (che in altre occasioni è stata candidata per ben due anni all'oscar di peggior attrice non protagonista) consente alla vicenda di andare avanti senza troppe pesantezze. Purtroppo difetti di sceneggiatura ed una regia approssimativa ci presentano un piatto sciapo, con i personaggi appena abbozzati e le scene d'azione su cui è meglio tirare un velo.
Sul finale, così come ci viene spiegato, diciamo che bisogna andare sulla fiducia, in quanto la soluzione non risolve niente e non fa altro che ingarbugliare un gomitolo già arruffato di suo.
Da segnalare l'esplosiva presenza (sia fisica che di simpatia) della prosituta di colore, unico personaggio che riesca a presentarsi a tutto tondo, in ogni senso.
La frase migliore? "Mio padre pensa tutto il giorno come uccidere mia nonna, e dove seppellirla". Ancorchè detta nonna-suocera si dimostri poi l'unica dotata di un certo senso pratico.
Attendiamo la Heigl in occasione migliore.
Però è comunque un film che si lascia guardare, e qui mi chiedo come mai di norma i B movie americani siano migliori di molte nostre pellicole anche finanziate, in quanto "artistiche" dal pubblico erario.
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donni romani
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giovedì 24 maggio 2012
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commedia esile per l'ex eroina di grey's anatomy
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Il nuovo film prodotto e interpretato da Katherine Heigl, eroina bionda di Grey's Anatomy che nelle sue prime commedie era assunta a nuova piccola fidanzata d'America per poi fallire un paio di bersagli, rientra perfettamente nella categoria in cui la ormai ex bionda si è specializzata in cui la protagonista è sempre, nell'ordine: carina ma non troppo - genere ragazza della porta accanto, semplice e non troppo sofisticata, sfortunata in amore, indipendente quanto basta per sentirsi un po' sola un po' fiera di esserlo e sopratutto in procinto di cacciarsi in tutti i guai possibili ed immaginabili, salvo uscirne finalmente innamorata, realizzata, pacificata con la vita.
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Il nuovo film prodotto e interpretato da Katherine Heigl, eroina bionda di Grey's Anatomy che nelle sue prime commedie era assunta a nuova piccola fidanzata d'America per poi fallire un paio di bersagli, rientra perfettamente nella categoria in cui la ormai ex bionda si è specializzata in cui la protagonista è sempre, nell'ordine: carina ma non troppo - genere ragazza della porta accanto, semplice e non troppo sofisticata, sfortunata in amore, indipendente quanto basta per sentirsi un po' sola un po' fiera di esserlo e sopratutto in procinto di cacciarsi in tutti i guai possibili ed immaginabili, salvo uscirne finalmente innamorata, realizzata, pacificata con la vita. La Stephanie di "One for the money", ex commessa di biancheria intima da Mace'y si trova a diventare una cacciatrice di taglie, e cioè a rintracciare chi, dopo aver pagato una cauzione per rimanere in libertà fino al processo non si presenta il giorno del giudizio e diventa quindi fuggiasco. Guarda caso il suo primo caso riguarda niente meno che il ragazzo che le spezzò il cuore al liceo. Schermaglie d'amore si alternano a scene d'azione pura - Stephanie impara anche a sparare per l'occasione e naturalmente alla fine l'amore e la giustizia trionfano. Sarebbe ingenuo aspettarsi voli pindarici di stile o di recitazione, ma la pigrizia produttiva di questo genere di film - e film di genere - è davvero troppo palese fin dalle prime scene per potersi divertire nelle poche scene leggermente sopra la media. Sapere che il film è tratto da una serie di libri potrebbe far presagire qualche seguito, ma speriamo che la Heigl decida di tentare altre vie per la commedia, possibilmente meno abusate.
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