Il bambino con il pigiama a righe

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Un film di Mark Herman. Con Asa Butterfield, Zac Mattoon O'Brien, Domonkos Németh, Henry Kingsmill, Vera Farmiga, Cara Horgan, Zsuzsa Holl, Amber Beattie.
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Titolo originale The Boy in the Striped Pyjamas. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 93 min. - USA 2008. - Buena Vista International Italia uscita venerdì 19 dicembre 2008. MYMONETRO Il bambino con il pigiama a righe * * * - - valutazione media: 3,32 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
ambrogionte mercoledì 24 dicembre 2008
per i ragazzi, con garbo ma senza reticenze Valutazione 4 stelle su cinque
94%
No
6%

L'ho appena visto, mi è piaciuto moltissimo. Il silenzio in sala alla fine della proiezione e la gente che non voleva alzarsi subito, segni di un impatto forte. Bella la sceneggiatura, straordinari i due piccoli attori protagonisti. La malvagità umana al suo culmine, la storia che schiaccia tutti: i bambini inconsapevoli, in primis, ma anche gli adulti resi ciechi dalla propaganda e da un senso del dovere disumano, tutti sono vittime. Il film commuove ma senza cadere nel patetismo trito e prevedibile; non mostra scene di particolare crudezza e violenza ma, al tempo stesso, non nasconde nulla della tragedia della guerra e dei campi di sterminio. Da vedere, coi figli o gli alunni, anche da soli. [+]

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sergio65 venerdì 30 dicembre 2011
se i bambini governassero il mondo... Valutazione 4 stelle su cinque
97%
No
3%

Uno dei migliori film sull'Olocausto, al quale si perdona anche qualche inverosimiglianza a fini narrativi (un bambino di otto anni che da solo e in pochi minuti scava con una vanga un passaggio sotto la recinzione di un lager senza essere visto da nessuno, la soppressione degli Ebrei prigionieri col gas decisa giusto mentre Bruno si introduce di nascosto nel campo, e così via). La storia narrata ed il suo straziante finale lasciano nello spettatore uno strano impasto di sentimenti contrastanti. Il dolore per la morte orribile dei due bambini e degli sventurati Ebrei internati, la tenerezza per l'innocenza del piccolo Bruno che per amicizia va incontro alla fine senza capirlo, perfino una punta di maligna soddisfazione per l'ufficiale che, convinto propugnatore (ed esecutore!) delle deliranti teorie naziste, perde il figlioletto ucciso dalla stessa ferocia di quel diabolico sistema e prova così lo stesso dolore delle sue vittime. [+]

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kià... venerdì 13 marzo 2009
"il bambino con il pigiama a righe" Valutazione 5 stelle su cinque
90%
No
10%

Il bambino von il pigiama a righe di Mark Herman In una Berlino degli anni Quaranta essere figlio di in ufficiale nazista non era certamente facile. In un'ambiente circondato da distruzione, morte e tragedia, si inserisce, quasi come un paradosso, la vita di Bruno, un bambino di otto anni che si ritova in una noiosa e monotona cittadina di campagna, lontano da Berlino. Presto però avverrà l'incontro con un bambino ebreo... "Ma non è un nome Shmuel, nessuno si chiama così!" Tra i due bambini nasce subito un'amicizia, un tedesco con un ebreo, sembra quasi un'illusione, ma il film vuole porre da una parte Shmuel, costretto a subire pesanti angherie e dall'altra Bruno, e l'ingenuità di un bambino ci porta alla realtà, rappresentata da coloro che non vogliono aprire gli occhi alla verità. [+]

[+] commento per un iv ginnasio (di montelen)
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arrigo mercoledì 4 febbraio 2009
la metafora della germania nazista Valutazione 5 stelle su cinque
88%
No
12%

Come dice il sottotitolo del libro dal quale è stato tratto si parla di "favola". Infatti non è tratto da una storia vera e molti sono i fatti che non possono accadere. I due bambini che passano molto tempo insieme e la moglie del comandante che non accetta quanto sta accadendo. I detenuti erano super controllati come erano super selezionati tutti i famigliari degli ufficiali delle esse esse. Il finale del film è forse l'unico ricostruito con estrema fedeltà. Ma se noi guardiamo la famiglia protagonista come una metafora della Germania nazista, possiamo vedere nel comandante la dittatura del partito nazista, la moglie rappresenta il tentativo di una parte del popolo di ribellarsi a quanto sta succedendo e subito messo a tacere, la figlia laccettazzione in toto senza porsi domande dell'ideologia nazista, il piccolo Bruno la Germania che si chiede cosa ci sia di vero, combattuta tra quanto vede accadere e la propaganda neonazista. [+]

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annu83 venerdì 30 marzo 2012
olocausto a righe Valutazione 4 stelle su cinque
95%
No
5%


Allora, passiamo alle impressioni personali... film secondo me bellissimo, toccante e coinvolgente, a tratti un vero pugno nello stomaco, se non altro per alcuni dialoghi come quelli citati sopra, che non aggiungono nulla di nuovo alla situazione che già si conosce, ma che comunque hanno sempre un certo effetto! Il fatto che il punto di osservazione sia quello di un bambino di 8 anni, non preclude certo alla conoscenza, ma per lo meno rende il tutto un po' più velato, più digeribile ma a volte anche un po' più indisponente. A volte sembra che la realtà sia forzatamente ignorata, ma sicuramente a uno sguardo più consapevole questa impressione cade, in fondo il protagonista ha soli 8 anni, e non è certo età per bilanci familiari e per giudizi sulla società contemporanea. [+]

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everbigod81 venerdì 9 gennaio 2009
gli occhi dell'innocenza Valutazione 4 stelle su cinque
81%
No
19%

L'inglese Mark Herman porta sul grande schermo “Il bambino con il pigiama a righe”, romanzo dell'irlandese John Boyle.. Durante la seconda guerra mondiale il mondo precipita nel baratro della disperazione ma due bambini, uno tedesco e uno ebreo, si incontrano separati soltanto da recinzione e filo spinato. Con gli enormi occhi azzurri di Bruno ( Asa Butterfield) scrutiamo il mondo che lo circonda con l'innocenza di chi non conosce, non ha la possibilità di capire, e osserviamo Shmuel (l'esordiente Jack Scanlon) con il suo pigiama a righe dall'altra parte della recinzione. Tutto comincia quando il padre di Bruno, l'ufficiale nazista viene promosso e trasferito in campagna. Non molto lontano dalla loro abitazione c'è un campo di concentramento ed è durante le sue esplorazione che Bruno incontrerà il bambino con il pigiama a righe. [+]

[+] non sono d'accordo!! (di gus da mosca)
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giuli18 venerdì 4 febbraio 2011
l'innocenza dell'amicizia Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Un film ben fatto, senza eccessi e senza sbavature. Ovviamente non è molto realista, i prigionieri erano tenuti sotto stretto controllo e non potevano certo avvicinarsi estranei nei dintorni del campo, ma non è questa l'intenzione del film. Esso vuole narrare l'innocente amicizia di due bambini: uno ha la "colpa" di essere ebreo, l'altro il "merito" di essere tedesco. Sarà proprio tale amicizia a portare ad una tragica fine la vita di entrambi. Un agghiacciante ritratto di un pezzo di storia che NON deve essere dimenticata affinchè non si ripeta mai più.

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enigmista12 sabato 21 novembre 2015
quella sera che mi ha cambiato per sempre Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Ho visto Titanic. Ho visto L'attimo fuggente. Quella sera ero nel mio salotto. Ho acceso la Tv e, scorrendo sul giornale dei programmi, ho letto che su Italia 1 trasmettevano questo film. Era genere drammatico, ma non mi preoccupavo molto. Visto che era il 27 gennaio, il Giorno della Memoria, volevo vedere un film a tema. Così sono andato sul canale giusto ed è iniziato. A vederlo con me c'era anche mia madre. Solitamente, quando guardo un film con qualcuno, non mi piacciono le scene drammatiche, perché mi danno un senso di disagio, e quindi anche lì ero un po' tesa. Il film è andato avanti veloce, e la storia era così ben fatta che mi ha subito ipnotizzato, nella maniera che fanno solo le cose che mi piacciono veramente. [+]

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francesco marziani mercoledì 1 giugno 2016
iluna profonda amicizia Valutazione 0 stelle su cinque
100%
No
0%

Il film ' il bambino con il pigiama a righe', fa riflettere molto sul fatto che i bambini sono all'oscuro nel modo di vedere le cose, rispetto agli adulti.
Il film e' tratto dal romanzo di John Boyne uscito nel 2006, e due anni dopo il regista Mark Herman decise di farne un film.
La vicenda vede come protagonista Bruno, un bambino di otto anni( nel libro nove), che vive a Berlino durante il secondo conflitto mondiale; e si può notare che vive una vita spensierata assieme ai suoi più cari amici: Karl, Leon e Martin. Un pomeriggio di ritorno da scuola, la mamma gli annuncia che devono cambiare residenza, andando a vivere in campagna, perché il padre e' un soldato che ha avuto una promozione( in realtà Bruno non sa di cosa si occupi il padre realmente). [+]

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alessiomovie venerdì 28 marzo 2014
olocausto e due bambini Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

"Il bambino con il pigiama a strisce" è la riproposizione dell’omonimo romanzo di John Boyne.
Narra la storia toccante di un’amicizia tra due bambini, un tedesco e un ebreo, che vivono insieme il periodo dell’Olocausto. Bruno, figlio di un ufficiale delle SS, incontra e diventa amico di un piccolo prigioniero del campo Shmuel. Il racconto di questa amicizia è struggente: si nota la forza e la genuinità di un sentimento nato fra due piccoli ometti che riescono a volersi bene anche se divisi da rete con il filo spinato.
Il regista britannico Mark Herman focalizza il suo lavoro sulla contrapposizione tra la vita dei prigionieri del campo di concentramento e quella dei carcerieri. [+]

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