andrealucchesi
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venerdì 17 aprile 2009
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sconcertante
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Non avevo ancora visto il film. Me lo ha prestato un amico. Sono rimasto davvero sconcertato.Dubbi che avevo fin dall'inizio dell'evento mi si sono materializzati e finalmente ho trovato delle risposte e delle conferme a quanto pensavo.
Vedo che in molti hanno anche recensito in sfavore del film con banalità inaudite.Questi signori invece di passare la vita ad imbottirsi di propaganda comune impartita dal potere regnante,cerchino di guardare le cose con i propri occhi e non con quelli dei vari "untori" di informazioni.
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(di micotz)
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gasbane
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venerdì 9 maggio 2008
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la demolizione del mito dell'11 settembre
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ZERO è un film-documentario importantissimo, che pone molti interrogativi inquietanti sulla tragedia dell'11 settembre la quale, liberata del mito costruito contro tutte le evidenze, appare come la più grande truffa planetaria di tutti i tempi.
Per una materia di tale complessità, che non potrebbe essere trattata se non in migliaia di pagine stampate, gli autori del film non potevano fare altro che scegliere un approccio sintetico e diretto, fornendo allo spettatore una grande quantità di flash su fatti, testimonianze e ipotesi che ciascuno può approfondire e valutare accedendo al molto materiale ormai disponibile in rete e nell'editoria alternativa.
L'analisi si svolge principalmente su due diversi piani.
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ZERO è un film-documentario importantissimo, che pone molti interrogativi inquietanti sulla tragedia dell'11 settembre la quale, liberata del mito costruito contro tutte le evidenze, appare come la più grande truffa planetaria di tutti i tempi.
Per una materia di tale complessità, che non potrebbe essere trattata se non in migliaia di pagine stampate, gli autori del film non potevano fare altro che scegliere un approccio sintetico e diretto, fornendo allo spettatore una grande quantità di flash su fatti, testimonianze e ipotesi che ciascuno può approfondire e valutare accedendo al molto materiale ormai disponibile in rete e nell'editoria alternativa.
L'analisi si svolge principalmente su due diversi piani.
Un piano strettamente tecnico, in cui si pone in luce molto chiaramente l'inconsistenza delle linee principali del rapporto ufficiale della commissione Kean-Hamilton, facendo ricorso ad argomentazioni che, da sole, dovrebbero essere più che sufficienti per riaprire una nuova inchiesta: come possono le due torri nord e sud, costruite con una solida struttura in acciaio, essersi polverizzate per l'impatto degli aerei e come può il WTC-7 essere imploso senza nemmeno essere stato colpito? E come ha potuto il crollo di questi tre edifici avvenire in un tempo metà di quello calcolato con sofisticati modelli matematici? Come ha potuto un Boeing 757 penetrare nel Pentagono lasciando un buco di soli 5-6 metri?
Un piano geopolitico di ampio respiro, in cui il film ci presenta, in modo chiaro e incontrovertibile, il ruolo che la CIA aveva avuto negli anni 90 nella formazione di Al-Qaeda e della legione islamica bosniaca, nell'addestramento dei suoi membri e nel suo impiego nella guerra contro la Serbia.
Senza che nel film venga fatta alcuna ipotesi esplicita, questi ed altri aspetti cruciali inducono lo spettatore a concludere che probabilmente, dietro alle tante palesi contraddizioni e omissioni del rapporto ufficiale, si nasconda un "inside job", un complotto interno agli stessi USA.
Il film infatti si limita ad un'analisi, la più accurata possibile attraverso le poche prove rese disponibili, e con la testimonianza di tanti cittadini che hanno vissuto il dramma sulla pelle propria o su quella dei familiari. Lo scopo dichiarato è quello di dare sostegno al Movimento per la Verità sull'11 Settembre e arrivare ad una inchiesta internazionale su quei fatti drammatici.
Non fa alcuna ipotesi di complotto e non lancia accuse, ma solleva dubbi, molti e molto inquietanti. Non può permettersi di trarre conclusioni, anche le più ovvie, perché chi fa una lunga e seria indagine su questioni scomode, cercando di smontare le palesi menzogne delle versioni ufficiali e non avendo dalla sua i grandi mezzi d'informazione, deve cercare il massimo rigore dei fatti dimostrabili e la massima credibilità delle ipotesi presentate.
Ma se anche i due terzi delle argomentazioni di ZERO fossero sbagliate, il Movimento per la Verità sull'11 Settembre avrebbe ragioni da vendere per chiedere la riapertura dell'inchiesta sulla tragedia dell'11 settembre 2001.
ZERO è un film da non perdere. Il mio consiglio è vederlo e poi leggere il libro omologo per un approfondimento di ampio respiro delle complesse ed inquietanti tesi.
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