Ai margini della metropoli

Mario e' accusato di omicidio verso una sua conoscente di nome Marina che lo provocava.Scappato all'arresto,viene catturato.Un giovane avvocato desideroso di cimentarsi nel penale lo difende non credendo alla sua confessione di innocenza.Tra delusioni,dubbi,e violenze si scoprira' la verita',e forse l'avvocato si innamorera' di una donna di estrazione sociale bassa,l'amore e la giustizia possono vivere tranquilli.Carlo Lizzani,dopo il buon esordi di Achtung Banditi!,si cimenta in un'opera di denuncia,e ne esce fuori un film ottimo che si incentra ancora una volta sul cinema popolare.Il personaggio di Mario che sembra condannato fin dall'inizio,vittima di un sistema che opprime e che vuole giudicare l'avere e non l'essere,diventa invece nel finale una vittima di questa macchina distruttrice,che grazie al discorso finale dell'avvocato si lascia intravedere un barlume di luce su questa tetra visione. [+]

Mario e' accusato di omicidio verso una sua conoscente di nome Marina che lo provocava.Scappato all'arresto,viene catturato.Un giovane avvocato desideroso di cimentarsi nel penale lo difende non credendo alla sua confessione di innocenza.Tra delusioni,dubbi,e violenze si scoprira' la verita',e forse l'avvocato si innamorera' di una donna di estrazione sociale bassa,l'amore e la giustizia possono vivere tranquilli.Carlo Lizzani,dopo il buon esordi di Achtung Banditi!,si cimenta in un'opera di denuncia,e ne esce fuori un film ottimo che si incentra ancora una volta sul cinema popolare.Il personaggio di Mario che sembra condannato fin dall'inizio,vittima di un sistema che opprime e che vuole giudicare l'avere e non l'essere,diventa invece nel finale una vittima di questa macchina distruttrice,che grazie al discorso finale dell'avvocato si lascia intravedere un barlume di luce su questa tetra visione.Un film dunque che si avventura nella periferia di Roma,e mette come protagonisti i disadattati,che trovano nel sentimento e nella debolezza la loro forza.Il personaggio invece dell'avvocato diventa un ego che vuole difendere per apparire,ma ben presto si accorge che il suo lavoro non e' solo difendere ma comprendere.Tratto da un'inchiestadi Mario Massimi,la sceneggiatura di D'alessandro,Ferrau,Lizzani e Milda e' coraggiosa,e amara.La fotografia di  Gianni di Venanzo e' ottima ,poiche' riesce a creare un'atmosfera buia in cui i protagonisti sembrano muoversi nel costante dubbio,e nell'imperscrutabilita' di una realta' povera.Schernito dai critici,ai margini della metropoli e' un film che ha il coraggio di evidenziare l'ingiustizia di un sistema,e anche la realta' di una povera famiglia senza niente ma con il sentimento.Un cinema che lascia molto nel cuore,e che appare piu' eloquente di quanto si possa immaginare.L'atmosfera soprattutto appare indimenticabile.Difficile comprendere la durezza dei critici,che forse non hanno ben compreso il messaggio e il significati profondo di questo ottimo film.Girotti valido,la Masina bravissima.Indimenticabile il finale in cui i personaggi si confondono con la massa,ora il cinema popolare trionfa.DA VEDERE.
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