"Triple Cross"(Terence Young, dal libro di Frank Owen, ispirato-molto liberamente alla vicenda di Eddie Chapman- sceneggiatura di René Hardy e William Marchant, 1966), film di spionaggio e fatalmente anche di guerra(La Seconda Guerra Mondiale, racconta di Eddie Chapan, ladro e pregiudicato come tale, che riesce a farsi assumere, contemporaneamente, durante la Guerra Mondiale, dal Fu"hrer e da Sua Maestà come spia, dopo addestramenti terribili, prove per mettere in crisi la sua resistenaz,a missioni realmente molto pericolose e altro. Deicsmaente Eddie"svicola"sempre, si sottrae al peggio, non si "svela"mai, cosa che per un doppiogiochista, chairamente, è la sfida più ardua.
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"Triple Cross"(Terence Young, dal libro di Frank Owen, ispirato-molto liberamente alla vicenda di Eddie Chapman- sceneggiatura di René Hardy e William Marchant, 1966), film di spionaggio e fatalmente anche di guerra(La Seconda Guerra Mondiale, racconta di Eddie Chapan, ladro e pregiudicato come tale, che riesce a farsi assumere, contemporaneamente, durante la Guerra Mondiale, dal Fu"hrer e da Sua Maestà come spia, dopo addestramenti terribili, prove per mettere in crisi la sua resistenaz,a missioni realmente molto pericolose e altro. Deicsmaente Eddie"svicola"sempre, si sottrae al peggio, non si "svela"mai, cosa che per un doppiogiochista, chairamente, è la sfida più ardua.Salverà la pellae La regia di Young, che negli stessi anni aveva già esperienza come regista dei film di James Bond, da un lato evita il rischio, del resto scivoloso, di farne una versione"bellica", dall'altro occhieggia a quei film tratti da altri romanzi, come noto, creando comunque un personaggio che ama le donne, i soldi, il"bon vivre", senza mai cadere nelle trappole che gli si profilano davanti continuamente e in questo pè servito benissimo da Christopher Pulmmer, che è Chapman, da un Yul Brinner in un ruolo per lui insolito(credo sia così, dato che non ne conosco molto bene la fil,ografia, devo ammetterlo), da Gert Fro"be che rende la figura di un poliziotto prestato abbastanza a malincuore al Terzo Reich(come peraltro anche l'aristocratico barone.comandante reso da Brinner), da Romy Schneider, da Claudine Auger in un ruolo di contorno, da Trevor Hwoard, quasi un"gelido"agente inglese del controspiongaggio, dagli altri. Notevole anche storicamente, quando mostra che non tutti i Tefeschi erano nazisti e anche coloro che tendevano verso il nazionalismo spinto si dissocianvano da molte azioni di Hitler. Ovviamete, non è un saggio sotrico, ma mostra, come film ben reqALIZZATO ANCHE tecnicamente(pensiamo che il film risale a 55 anni fa!), dunque senza tutti i suppporti tecnici di oggi, che un film di spionaggio può includere anche vicende di guerra, senza diventare un war-movie e che esiste un'alternativa a Bond, peraltro da parte di un regista che Bond lo ha frequentato molto e per molto tempo. Da notare, a parte la bellissima canzone dei titoli di coda, il sound track di Georges Garvarentz, autore di molte musiche scritte per Charles Aznavour o comuqneu scritte in collaborazione con il grand chansonnier di lingua francese ma di saldissime, sempre rivendicate, origini armene. Un film che, per l'impatto sulla storia"recente"non si dimentica in fretta, segnando, per gli/le interpreti coinvolti/e , un capitolo certamente importante, al di là che molkti se ne ricordino o meno. Interpreti ormai scomparsi, c'è da aggiungere rimpiangendoli in quanto di ottimo livello El Gato
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