patrickbateman47
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martedì 5 maggio 2009
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adrenalinico
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Fantastico bond movie,ottimo sequel di Casinò Royale,film che ha creato un pò + di incertezze per alcuni sopratutto i vecchi fan dovuta all'eccesiva azione e al poco dialogo,io non sono d'accordo dato che il film doveva essere così per obbligo di conseguenze,qui Bond cerca pace con se stesso dopo la morte di Vesper dando libero sfogo alla sua rabbia ma mantenendosi sempre cauto e furbo. Dopo CR qui si conferma la bravura di Daniel Craig,per me assolutamente il miglior bond,contribuendo a uno stile realistico,con un bond sarcastico,elegante ma freddo e violento avvicinandosi assai di più all'idea che avevi Fleming di quanto non abbia fatto il vecchio franchise.
Concludendo direi che QOS e un film di transito,un pò sotto a CR ma pur sempre ai livelli di eccellenza,se CR era da 9 QOS è da 8.
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eta beta
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martedì 25 novembre 2008
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un grave passo indietro
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Quali sono i motivi del successo di "Casino Royale"? Si è trattato (come è stato osservato anche in questo sito) di un forte rinnovamento dell'iconogrfia "Bondiana", nel quale veniva proposto un agente "nuovo", più versomile, meno artefatto, meno dotato di certezze, più cupo e, verrebbe da dire, già disilluso. Questo personaggio si trovava a districare una storia accettabile, sorretta da una struttura narrativa credibile, e soprattutto comprensibile. Senza bisgno di eccessivi colpi di scena, ma con alcune sequenze spettacolari, quale l'inseguimento iniziale, era stata confezionata una storia innovativa, moderna e che faceva ben sperare per l'avvenire.
Rispetto a quete premesse, "Quantum of Solace" rappresenta un grave passo indietro.
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Quali sono i motivi del successo di "Casino Royale"? Si è trattato (come è stato osservato anche in questo sito) di un forte rinnovamento dell'iconogrfia "Bondiana", nel quale veniva proposto un agente "nuovo", più versomile, meno artefatto, meno dotato di certezze, più cupo e, verrebbe da dire, già disilluso. Questo personaggio si trovava a districare una storia accettabile, sorretta da una struttura narrativa credibile, e soprattutto comprensibile. Senza bisgno di eccessivi colpi di scena, ma con alcune sequenze spettacolari, quale l'inseguimento iniziale, era stata confezionata una storia innovativa, moderna e che faceva ben sperare per l'avvenire.
Rispetto a quete premesse, "Quantum of Solace" rappresenta un grave passo indietro.
Prima cosa, sia consentito dire che il montaggio forsennato delle scene di azione rappresenta un espediente discutibile. Sicuramente vuole trasmettere un maggior senso di drammaticità, ma - ammesso che vi riesca - distrugge la leggibilità dell'azione, che diventa confusa e oggettivamente faticosa da seguire. Si tratta, quindi di una modalità che non migliora l'esposizioe scenica, la quale, oltretutto, se c'è, dovrebbe essere in grado di "vendersi" da sola.
Seconda cosa, si torna qui al Bond vecchia maniera: invincibile, onnipotente, invulnerabile e infallibile, talmente mirabolante da diventare in breve - almeno a mio parere - grottesco e perfino antipatico. Il nostro viene mitragliato a oltranza senza essere colpito, salta sui motoscafi con la moto, è ignifugo, antiproiettile, impermeabile ed elastico e viene il sospetto che solo motivi di decenza lo trattengano dal volare (salta, però, da un palazzo all'altro).
Un pò Neo (quello di Matrix, ovviamente) e un po' Houdini, è ovvio che 007 alla fine si fa un po' prendere la mano e si produce in gesti poco chiari. Così, in Austria, lo vediamo in mutande che ruba uno smoking, salvo estrarre pochi minuti dopo una pistola che, ci si chiede, dove veniva mai celata ? Oppure lo osserviamo restare senza soldi, con le carte bloccate, in un aereoporto (sempre in Austria), ma ricomparire subito dopo in motoscafo in Toscana (e tra l'altro, sfugge il motivo per il quale, per andare a trovare un amico sulla costa, il Nostro trovi ragionevole andare a Talamone per farsi portare in motoscafo per l'ultimo tratto). Ma a quel punto, sinceramente, lo spettatore ha già capito l'antifona e non si stupisce più.
I cattivi, d'altra parte, sono cattivissimi e stolidi come i russi nei film di Rambo. In conseguenza fanno cose assurde in posti assurdi (closing a teatro o in alberghi - cattedrale nel deserto), non hanno la minima discrezione e comunque perseguono piani talmente labili e cervellotici che in tutta sincerità viene il dubbio che forse potevano usare meglio le loro capacità. Al momento in cui vengono prevedibilmente sconfitti, l'Eroe è moralmente giustificato a abbandonarli nel deserto, dando loro da bere olio per motori. Alla faccia del messaggio morale.
In conclusione, quindi, un film da non consigliare e nel quale si salva poco. Adatto agli affezionati (e non saranno pochi) del Bond- James Bond, ma a mio parere deludente anche solo per chi cercasse un film d'azione.
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mara baraldo
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mercoledì 6 maggio 2009
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bravissimo craig.
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E' una giusta prosecuzione di C.R. Bond doveva scavare e vederci chiaro riguardo la morte di Vesper, è stato perciò un percorso obbligato, non si doveva sorvolare. Molto originale il lavoro di montaggio: il contrasto di scene a Siena, all'opera, la Bolivia con gli uffici sterili e freddi dei servizi segreti... molto suggestivi. Mi è piaciuto soprattutto come ha affrontato il dolore Bond, per la morte di Vesper: trattenuto, molto dignitoso,
manonostante gli sforzi,però, si percepisce tutta la disperazione.
Solo alla fine si svela, quando ha la certezza di non essere stato tradito da Vesper, anzi è lei che si è sacrificata per non far entrare Bond nello stesso ingranaggio dell'organizzazione, e questo fa di lei il suo grande e unico amore che gli darà la spinta a continuare nella sua difficile missione.
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patrizia
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mercoledì 4 febbraio 2009
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james bond: pronto per la rinascita!
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Riusciremo mai a vedere l'agente 007 tornare a vestire il suo smoking senza distruggerlo dopo pochi minuti, a riassaporare la sua ironia e il suo invidiabile sex appeal? Personalmente credo che a Quantum of Solace manchi qualcosa a differenza di Casinò Royale che invece è riuscito ad appassionarmi dopo tanti anni e tanti film ormai lontani dall'essere paragonati alla classe dei primi. A Quantum of Solace manca una vera storia a cui legarsi, anche noi siamo feriti e pieni di rabbia come Bond e insieme a lui vorremo sapere la verità, ma non riusciamo a percepirla fino in fondo, forse perchè siamo confusi da tutto quello che succede a Bond in questa missione fin troppo piena di spostamenti ed esplosioni.
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Riusciremo mai a vedere l'agente 007 tornare a vestire il suo smoking senza distruggerlo dopo pochi minuti, a riassaporare la sua ironia e il suo invidiabile sex appeal? Personalmente credo che a Quantum of Solace manchi qualcosa a differenza di Casinò Royale che invece è riuscito ad appassionarmi dopo tanti anni e tanti film ormai lontani dall'essere paragonati alla classe dei primi. A Quantum of Solace manca una vera storia a cui legarsi, anche noi siamo feriti e pieni di rabbia come Bond e insieme a lui vorremo sapere la verità, ma non riusciamo a percepirla fino in fondo, forse perchè siamo confusi da tutto quello che succede a Bond in questa missione fin troppo piena di spostamenti ed esplosioni. Speriamo che l'agente 007, finalmente libero, ora sia pronto a donarci un sorriso!
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mauro
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giovedì 13 novembre 2008
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un bond che stà tornando...in grande stile!!
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007 Quantum of Solace va visto con un occhio particolare. Se pensate di andare al cinema per vedere un episodio in cui Bond vi possa far ridere,divertire e riesumare i gadget,vi state sbagliando. Se invece,come me,siete rimasti colpiti da Casino Royale e pensate di vedere come si chiudono le vicende cominciate in esso,allora il film riuscirà nell'intento. Infatti Quantum of Solace comincia proprio dopo una ventina di minuti dalla fine di Casino Royale e da modo allo spettatore di continuare a vedere un James Bond più umano,lontano dai canoni di Brosnan,ma pur sempre affascinante grazie anche al nuovo look molto più elegante rispetto al precedente film. Anche la colonna sonora non delude,anzi,mi è piaciuta molto, perchè durante alcune tracce, David Arnold ci ha saputo mixare alcune note che accennano il il Bond Theme,che fa capire allo spettatore che Bond (quello con la freddezza ed il senso dell’uomorismo, quello di Connery e Moore) sta tornando.
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007 Quantum of Solace va visto con un occhio particolare. Se pensate di andare al cinema per vedere un episodio in cui Bond vi possa far ridere,divertire e riesumare i gadget,vi state sbagliando. Se invece,come me,siete rimasti colpiti da Casino Royale e pensate di vedere come si chiudono le vicende cominciate in esso,allora il film riuscirà nell'intento. Infatti Quantum of Solace comincia proprio dopo una ventina di minuti dalla fine di Casino Royale e da modo allo spettatore di continuare a vedere un James Bond più umano,lontano dai canoni di Brosnan,ma pur sempre affascinante grazie anche al nuovo look molto più elegante rispetto al precedente film. Anche la colonna sonora non delude,anzi,mi è piaciuta molto, perchè durante alcune tracce, David Arnold ci ha saputo mixare alcune note che accennano il il Bond Theme,che fa capire allo spettatore che Bond (quello con la freddezza ed il senso dell’uomorismo, quello di Connery e Moore) sta tornando.La regia è un mix,a volte mi ha fatto impazzire,altre ho rimpianto che i produttori non abbiano scelto Martin Campbell per la terza volta. Insomma il film non delude se visto con questi prerequisiti,anzi è un perfetto sequel. Daniel Craig continua a regalarci un ottima interpretazione,umana e realistica,facendoci capire come sia ferito per la morte dell'unica donna che abbia mai amato. Aspetto interessante del film è come si sia voluto scavare a fondo in un personaggio, capendone le radici e sono convinto che dal prossimo film,007 sarà amato come ai tempi di Sean connery,perchè parliamo tutti sempre e molto di Bond,ma in fin dei conti cosa ne sappiamo?!Questo film è servito anche a questo,a farci entrare nel personaggio e farci capire che è,oltre una spia, una persona umana,non come in altri film di Brosnan in cui assomigliava a Tom Cruise in Mission impossible.
Alcuni di voi ripetono che Bond non è più Bond. Se avete letto alcuni romanzi di Ian Fleming come ho fatto io scoprirete che Bond non è mai stato Bond fino a Casino Royale. Se poi vi piace perfino George Lazenby, vabè che i gusti sono gusti ma, cene vuole.
Mi ha colpito anche il ruolo interpretato da Olga Kurylenko, molto particolare e diverso dai precedenti. Tornano inoltre Wright,Giannini e la Dench nei ruoli rispettivamente di Leiter, Mathis e M. Ci sarebbe da parlare anche di M,di come mi è piaciuto il suo ruolo in questo film, del suo aspetto sempre più materno nei confronti di Bond, ma credo che adesso dovrete essere voi ad incuriosirvi e andare a vedere Quantum of Solace! Per quanto riguarda il Bond Theme non lo hanno inserito nel CD della colonna sonora perché è analogo a “The name’s Bond. James Bond” presente alla fine di Casino Royale.Il gunbarrel è stato creato analogamente a quello del trailer de “Il domani non muore mai” ed è un’annunciazione che Bond è tornato!
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tony montana
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venerdì 24 dicembre 2010
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duro
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James Bond, tradito dalla donna che amava, è comunque determinato a trovare i responsabili della sua morte. La ricerca e la sua determinazione lo portano all'organizzazione criminale chiamata "Quantum" e alla società di Dominique Greene, un ambientalista che usa ricchezza e potere per aiutare un paese a rovesciare il proprio governo in cambio di una parte di desolate terre desertiche che gli permettano di controllare la fornitura idrica dell'intero territorio. Obbligato a lavorare senza l'aiuto dell' MI6, Bond si allea a Camille, una giovane donna alla ricerca della propria giustizia. Insieme cominciano un viaggio per il mondo con lo scopo di fermare Greene.
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James Bond, tradito dalla donna che amava, è comunque determinato a trovare i responsabili della sua morte. La ricerca e la sua determinazione lo portano all'organizzazione criminale chiamata "Quantum" e alla società di Dominique Greene, un ambientalista che usa ricchezza e potere per aiutare un paese a rovesciare il proprio governo in cambio di una parte di desolate terre desertiche che gli permettano di controllare la fornitura idrica dell'intero territorio. Obbligato a lavorare senza l'aiuto dell' MI6, Bond si allea a Camille, una giovane donna alla ricerca della propria giustizia. Insieme cominciano un viaggio per il mondo con lo scopo di fermare Greene.
La prova del nove anche per un mito: dopo la rinascita di Casino Royale è ora di rimpastare il personaggio sfruttando la contemporaneità e mettendo da parte le debolezze sedimentate in 40 anni, è il momento per i produttori Michael Wilson e Barbara Broccoli di testare la solidità del progetto e del suo nuovo frontman, Daniel Craig, in vista dell’annunciata tetralogia con cui si rigenererà la nuova serie. Si conferma il team di scrittura, si dà la regia a Marc Forster – di sicuro non un regista di thriller d’azione – e si cerca di provare a reinserire il mito nell’onda di una saga, pur sempre rinnovata. Ne esce un film stringato e sicuro, forse transitorio, ma puro Bond degli anni Duemila. Script degli sceneggiatori ufficiali Neal Purvis e Robert Wade, affiancati come nello scorso film da Paul Haggis, che creano un thriller spionistico dallo stampo classico, ma ravvivato dalle infiltrazioni moderne ormai necessarie, più ricco d’azione del precedente e pieno di rimandi alla tradizione bondiana (uno su tutti, la ragazza coperta da petrolio anziché d’oro), ma anche cosparso di un’ombra scura, tesa a velare i personaggi. Dominato dalla sabbia come elemento predominante (e lo si vede fin dai bellissimi titoli di testa vintage, a opera di MK12), il film oltre all’introspezione psicologica sui temi della vendetta, alle reazioni personali e alla descrizione di un Bond grezzo e duro, un assassino puro senza alcuno scrupolo né criterio tattico, racconta anche – a suo modo – del mondo d’oggi, combinando elementi politici classici (l’America che aiuta le dittature) e moderni (siccità e surriscaldamento globale), mettendo in campo i governi e le loro dirette responsabilità. E fin dal prologo a tutta velocità, il film si pone secco, stringato, senza fronzoli, con una struttura e un impianto tutto sommato classici – come nelle simpatiche didascalie – a dimostrare che il mito può ancora durare dopo il rinnovamento: e una serie di marchi di fabbrica inconfondibili eppure rinnovati, come il logo che appare solo alla fine, la confezione invidiabile (memorabile la corsa a piedi per Siena o l’allestimento della Tosca), la collezione femminile cui Bond dà un peso diverso. Film che avvince, magari non travolgente come il precedente, ma convincente (e i fan sentono la mancanza di Q).
La sceneggiatura mostra chiaramente i correttivi di Haggis, calibra bene i temi ma meno l’intreccio, mescola la classica avventura bondiana con i toni nuovi, accelera nell’azione per poi chiudersi in piccoli crepuscoli (come nel finale), usa il cattivo e l’intreccio come pretesti, fa intuire una ventina di minuti di intrigo tagliati in produzione e costruisce una Bond girl superficiale, ma sa farsi tenere in pugno dalla regia di Forster, tesa e nervosa, coerente con l’impianto, aiutata da un montaggio furioso (di Matt Chessé e Richard Pearson), da scenografie incredibili (di Dennis Gassner) e da qualche idea interessante. Craig si conferma tosto, duro, implacabile, un Bond feroce in linea coi tempi; la Kurylenko mostra la bellezza e Gemma Arterton nemmeno quella, Amalric è un po’ sprecato mentre Giancarlo Giannini e Judi Dench sono perfetti comprimari. Le basi per un nuovo e vero ciclo sono state poste, e tra pregi e difetti la transizione è in atto. Si spera che Wilson e Broccoli sappiano sfruttare al meglio tutto ciò.
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renato c.
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domenica 8 febbraio 2015
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daniel craig - 2^ puntata
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E con Daniel Craig anche James Bond va a puntate! Si, anche nei films precedenti c'erano a volte riferimenti ai films anteriori, come in "Dalla Russia con amore" in cui Silvia Tranch dice a James Bond: "Dove vai stavolta? L'ultima volta che dovevi assentarti per qualche ora sei finito in Giamaica!", con chiaro riferimento al primo film "Licenza di uccidere"! Oppure nei pre-titoli di "Solo per i tuoi occhi" (12°film) in cui James Bond (Roger Moore) va a visitare la tomba della moglie Tracy, uccisa da Blofeld nel finale di "Al servizio segreto di Sua Maestà" (6° film con Bond-George Lazenby). Ma qui,come scritto nella scheda iniziale, questo film inizia esattamente dove termina "Casino Royale" con un James Bond ancora sofferente per la morte ed il tradimento di Vesper Lynd, sempre serio per tutto il film, che arriva addirittura a rinunciare ad una notte d'amore con la protagonista Camille Montes! Il resto del film si bilancia bene fra azione, inseguimenti, bellissime locations (ultimamente nei films di Bond l'Italia va molto di moda!) e se gli do solo tre stelle è perche ritengo "Casinò Royale" migliore! (anche perchè lascia quasi intatta la trama di Fleming!).
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E con Daniel Craig anche James Bond va a puntate! Si, anche nei films precedenti c'erano a volte riferimenti ai films anteriori, come in "Dalla Russia con amore" in cui Silvia Tranch dice a James Bond: "Dove vai stavolta? L'ultima volta che dovevi assentarti per qualche ora sei finito in Giamaica!", con chiaro riferimento al primo film "Licenza di uccidere"! Oppure nei pre-titoli di "Solo per i tuoi occhi" (12°film) in cui James Bond (Roger Moore) va a visitare la tomba della moglie Tracy, uccisa da Blofeld nel finale di "Al servizio segreto di Sua Maestà" (6° film con Bond-George Lazenby). Ma qui,come scritto nella scheda iniziale, questo film inizia esattamente dove termina "Casino Royale" con un James Bond ancora sofferente per la morte ed il tradimento di Vesper Lynd, sempre serio per tutto il film, che arriva addirittura a rinunciare ad una notte d'amore con la protagonista Camille Montes! Il resto del film si bilancia bene fra azione, inseguimenti, bellissime locations (ultimamente nei films di Bond l'Italia va molto di moda!) e se gli do solo tre stelle è perche ritengo "Casinò Royale" migliore! (anche perchè lascia quasi intatta la trama di Fleming!). Volevo fare un'osservazione: quando questo film doveva uscire da un telegiornale son venuto a sapere che i Russi hanno rimproverato la bellissima Olga Kurylenko di aver girato un film "con un nemico come Bond"! Da che mi risulta, avendo letto tutti i romanzi di Ian Fleming, non mi risulta che 007 sia mai stato nemico dei Russi in quanto tali, ma era nemico dell'Unione Sovietica, in quanto grande potenza dal regime dittatoriale che si opponeva al suo paese, la Gran Bretagna, principale alleata degli Stati Uniti! Nei films poi, questa inimicizia non esisteva, tanto ad arrivare alla collaborazione anglo-sovietica in "La spia che mi amava"! (Film che ritengo il migliore tra quelli interpretati da Roger Moore!). Bene! Arrivederci alla prossima puntata, e poi ad un'altra ancora che stanno girando (sempre con Daniel Craig) in cui vedremo il ritorno della "Spectre".
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jackpug
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venerdì 14 agosto 2015
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interessante action movie ma ...
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Di sicuro "Quantum Of Solace" non supera il precedente "Casino Royale" ma è pur sempre un buon action movie con momenti interessanti : Bond cerca vendetta dopo la morte dell'amata Vesper nel precedente film e si ritrova ad indagare sull'organizzazione criminale QUANTUM ... da qui iniziano inseguimenti frenetici, scene di combattimenti, scene assurde e pazzesche stile "Mission : Impossible" e momenti un pò meno interessanti e troppo lunghi.
In fin dei conti : potrebbe venirti un gran mal di testa specialmente durante le ripetute scene d'azione e ricchissime di andrenalina !
Bella però la figura di un Bond solitario e cupo in un'atmosfera quasi vuota che cerca di mostrare il vuoto che è presente in 007, cio è interessante così come sono interessanti e particolari i personaggi ma non ben caratterizzati : Mathieu Almaric è il cattivo di turno Dominic Greene, la bellissima Olga Kurylenko è la combattiva Bond Girl Camille Montes e l'altra bella Gemma Arterton nel ruolo dello sfortunato agente Strawberry Fields.
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Di sicuro "Quantum Of Solace" non supera il precedente "Casino Royale" ma è pur sempre un buon action movie con momenti interessanti : Bond cerca vendetta dopo la morte dell'amata Vesper nel precedente film e si ritrova ad indagare sull'organizzazione criminale QUANTUM ... da qui iniziano inseguimenti frenetici, scene di combattimenti, scene assurde e pazzesche stile "Mission : Impossible" e momenti un pò meno interessanti e troppo lunghi.
In fin dei conti : potrebbe venirti un gran mal di testa specialmente durante le ripetute scene d'azione e ricchissime di andrenalina !
Bella però la figura di un Bond solitario e cupo in un'atmosfera quasi vuota che cerca di mostrare il vuoto che è presente in 007, cio è interessante così come sono interessanti e particolari i personaggi ma non ben caratterizzati : Mathieu Almaric è il cattivo di turno Dominic Greene, la bellissima Olga Kurylenko è la combattiva Bond Girl Camille Montes e l'altra bella Gemma Arterton nel ruolo dello sfortunato agente Strawberry Fields.
Non male ( non soddisfa come "Casino Royale" ) ma poteva essere fatto molto meglio e, a mio avviso, la theme song "Another Way To Die" non è eccellente nonostante mi piacciano sia Jack White che Alicia Keys.
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elgatoloco
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lunedì 11 aprile 2016
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quantum of...bond
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Al di là dello specifico(banale dirlo, ma ogni film di Bond è comunque diverso), è sempre e comunque Bond, anche se, con la regia di Foster e l'interpretazione di Craig, qui sembra farsi strada una nota-vena malinconica in più, almeno a tratti. Corse a perfifiato in macchina, a piedi, in areo, con ogni mezzo, ma anche lotte, come appunto nel repertorio"bondiano"; ma fanno capolino anche temi forti dell'attualità(la ragazza uccisa-affogata nel petrolio, ricorda"Pussy Galore"di"Golfinger", ma qui l'"oro nero"rimpiazza l'oro giallo...), con in più anche una nota sociale, altrimenti quasi"latitante"in questi film; come la penuria d''acqua in Latinoamerica, in quanto sequestrata dai super-ricchi, da"tychoons".
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Al di là dello specifico(banale dirlo, ma ogni film di Bond è comunque diverso), è sempre e comunque Bond, anche se, con la regia di Foster e l'interpretazione di Craig, qui sembra farsi strada una nota-vena malinconica in più, almeno a tratti. Corse a perfifiato in macchina, a piedi, in areo, con ogni mezzo, ma anche lotte, come appunto nel repertorio"bondiano"; ma fanno capolino anche temi forti dell'attualità(la ragazza uccisa-affogata nel petrolio, ricorda"Pussy Galore"di"Golfinger", ma qui l'"oro nero"rimpiazza l'oro giallo...), con in più anche una nota sociale, altrimenti quasi"latitante"in questi film; come la penuria d''acqua in Latinoamerica, in quanto sequestrata dai super-ricchi, da"tychoons"...Per il resto, il tema della"doppia donna"o meglio della somiglianza tra due interpreti, il tema, volendo, del"doppio"-Doppelgaenger, ma Dostoevskij e i romantici sono altrove, ovviamente... Comunque, motivi d'ìinteresse(tra cui quelli qui segnalati-elencati)ci sono, dunque non siamo di fronte al solito"film d'azione", etichetta comunque generica e insufficiente. Daniel Craig, ormai in procinto di stancarsi del ruolo, è comunque bravo, come anche Olga Kyrilenko e Giannini, un"valore sicuro"in ogni caso. Mathieu Amalric, dal canto suo, disegna un"villain"controverso e quasi"schizo", senza forzature pseudo-grottesche. El Gato
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elgatoloco
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martedì 25 ottobre 2016
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my name is bond, james bond
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Ancora una volta Bond, ever Bond, direi, iniziando(l'ho posto d'abord, quale"frase di lancio", non a caso): con James Bond, a parte la dotta e anche bella(una volta tanto l'una e l'altra cosa!) serie TV su Ian Fleming e i suoi esordi letterari, dove tendiamo sempre a dimenticare chi è il vero inventore della fortunatissima serie, senza essere un"serial", un"fumeggiato", come diceva Sergio Saviane... ossia appunto il citato Fleming, persona curiosa(un po'anche "vera spia", in epoche anche pericolose...) e scrittore non banale, possiamo sognare, anche senza seguire la trama, qui un po'(ma neppure troppo, a pensarci bene)intricata, con un generale"Medrano", roba che fa pensare all'omonimo, storico circo, ma.
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Ancora una volta Bond, ever Bond, direi, iniziando(l'ho posto d'abord, quale"frase di lancio", non a caso): con James Bond, a parte la dotta e anche bella(una volta tanto l'una e l'altra cosa!) serie TV su Ian Fleming e i suoi esordi letterari, dove tendiamo sempre a dimenticare chi è il vero inventore della fortunatissima serie, senza essere un"serial", un"fumeggiato", come diceva Sergio Saviane... ossia appunto il citato Fleming, persona curiosa(un po'anche "vera spia", in epoche anche pericolose...) e scrittore non banale, possiamo sognare, anche senza seguire la trama, qui un po'(ma neppure troppo, a pensarci bene)intricata, con un generale"Medrano", roba che fa pensare all'omonimo, storico circo, ma.. Lo diceva bene Federico Fellini, che appunto, non frequentando, peraltro, molto i cinema, amava i film"di Bond"(sarebbe meglio, tecnicamente, dire"su Bond", ma sono totalmente"di Bond", per la forza attributiva-possessiva che il personaggio ha, chiunque sia l'attore, pur se...accennerò dopo al tema). Mark Foster, ancora più di altri registi, ci porta, quasi "turisticamente"sullo"spiazzamento spaziale"(e in parte anche temporale, persino Fleming, comunque, veniva dopo Einstein...), non indulge, se non per quanto necessario, all'azione, ci propone un mondo"bondiano", in ogni caso. Da vedere, appunto, "sognando", ricordando "vecchi Bond", magari altre storie bondiane, in un"i remember"totale quanto inevitabile, per chi abbia passato gli "anta"(fatidici? Non più tali da tempo, forse...) da tempo ma forse anche per gli altri.Daniel Craig, sembra un"leitmotiv"dirlo e ripeterlo, in confronto a Sean Connery ma anche a Roger Moore non"tiene"molto, ma ormai ci siamo abituati/e anche a lui, proprio perché quella di poter interpretare James Bond è veramente una sorta di"investitura"nell'inconscio o almeno nell'immaginario collettivo. Olga Kurylenko è"Bond girl"non da poco, anzi, Mathieu Amalrich è un efficace"vilain"e Giancarlo Giannini , nelle sue quasi"caratterizzazioni"mature sa far dimenticare le passate interpretazioni comiche(ma mai solo tali)giovanili, comunque ragguardevoli anch'esse. El Gato
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