Che - L'argentino

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Un film di Steven Soderbergh. Con Benicio Del Toro, Demián Bichir, Santiago Cabrera, Elvira Mínguez, Jorge Perugorría.
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Titolo originale Che: Part One. Biografico, durata 126 min. - USA, Francia, Spagna 2008. - Bim Distribuzione uscita venerdì 10 aprile 2009. MYMONETRO Che - L'argentino * * * - - valutazione media: 3,05 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
giorgio47 giovedì 23 aprile 2009
film realistico senza fronzoli Valutazione 4 stelle su cinque
79%
No
21%

Un film in controtendenza! Nel momento in cui il capitalismo e l’imperialismo sembrano non avere, non solo ostacoli ma, neanche critiche (tanto che le stesse parole, una volta usate, almeno imperialismo, come termine di arroganza, oggi non si sentono più neanche pronunciare), esce un film che parla della rivoluzione, quella vera! Certo il personaggio principale del film è Ernesto Che Guevara, che è stata una delle figure rivoluzionare che nessuno è riuscito né a cancellare né a scalfire, ma che resta sempre uno dei protagonisti della rivoluzione cubana, spina tuttora nel fianco degli USA. Il film prende le mosse da una cena nella quale il CHE conosce Castro, e si sviluppa in un parallelo tra gli interventi dello stesso CHE, ormai ministro degli esteri di Cuba, presso l’ONU, e la campagna rivoluzionaria che porterà i ribelli alla conquista dell’Avana e quindi di Cuba. [+]

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lalli giovedì 16 aprile 2009
il che vive Valutazione 4 stelle su cinque
61%
No
39%

Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo: è la qualità più bella di un rivoluzionario Ernesto Che Guevara) grazie Che, per quello che sei stato, per quello che sei ancora oggi per milioni di persone, e chissà che "...da qualche parte un giorno, dove non si saprà, dove non lo aspettate il Che ritornerà..." sei sempre nel mio cuore, sempre con me il tuo nome tatuato per sempre su di me, chissà da dove saresti partito oggi pr sistemare un po' questo mondo, forse proprio dall'Italia... grazie anche Steven Soderbergh per averci regalato un film così bello con ottimi attori che fa conoscere ancora di più la figura del guerrigliero. [+]

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mimmo_fuggetti venerdì 29 maggio 2009
una nuova squadra per il colpo di soderbergh Valutazione 3 stelle su cinque
86%
No
14%

Non ci sono banche questa volta. I componenti della squadra non sono i soliti bellocci hollywoodiani, nessun Andy Gancia o Al Pacino nello schieramento opposto. Questa volta sembra che Soderbergh abbia deciso di superare un'altro ostacolo, quello del film biografico impostato con un marchio d'autore. Già, il bottino si chiama Cuba, il George Clooney della situazione questa volta è uno straordinario Benicio del Toro che veste i panni di uno dei personaggi storici più importanti dell'ultimo secolo. Il regista racconta le vicende di Ernesto Guevara, il quale decide di salpare sull'isola di Cuba con un giovane Fidel Castro ed altri ribelli volenterosi di mandare a monte la dittatura di Fulgencio Batista, questa volta però non si tratta semplicemente di un colpo di stato, questa è una rivoluzione. [+]

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paapla domenica 12 aprile 2009
le ampie spalle del che. Valutazione 4 stelle su cinque
64%
No
36%

Il racconto del Che di Steven Soderbergh è credibile come pure l’ottima interpretazione del portoricano Benicio Del Toro (Ernesto Guevara), che Steven Soderbergh ha reso grande in Traffic nelle vesti dell’onesto poliziotto messicano Javier Rodriguez. Ernesto Guevara si racconta per 120 minuti in modo non lineare. Un richiamo forte al popolo cubano e non solo a non tradire gli ideali della rivoluzione e del Che, proprio ora che il «Lider maximo» Fidel dopo 49 anni ha deciso di lasciare la Presidenza.

[+] il racconto come memoria (di paapla)
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/bizzarrevisioni.iobloggo.com martedì 14 aprile 2009
il che di soderbergh: tra mito e didascalia Valutazione 2 stelle su cinque
60%
No
40%

Dopo lunghi anni di gestazione esce nelle sale il colossale lavoro di Soderbergh sulla vita del Che, talmente lungo e articolato da essere stato diviso in 2 parti: “l'argentino” e “il guerrigliero”. In questa prima parte si narra l'inizio dell'avventura del Che, partito dalle coste del Messico con altri 87 uomini, per realizzare la rivoluzione cubana. Il film si ferma proprio nel giorno del rovesciamento del governo di Batista, per lasciare alla seconda parte la continuazione del cammino rivoluzionario in terra boliviana. Centoventi minuti di continui salti temporali tra il vivo del conflitto cubano ed il discorso (a rivoluzione avvenuta) del Che al palazzo delle Nazioni Unite, nel tentativo di mettere a fuoco le inevitabili incongruenze tra il sogno di un mondo giusto ed i metodi antidemocratici con cui viene perseguito. [+]

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tommynini mercoledì 15 aprile 2009
che l'argentino Valutazione 2 stelle su cinque
54%
No
46%

terribile film in cui del toro viene diretto come una macchietta dal regista, senza evidenziare la sottile psicologia del che,per non parlare dell'attore che interpreta fidel,poveretto sembra un personaggio di zelig,tre quarti del film si svolge nella sierra con episodi narrati cinematograficamente da un dilettante di un circolo liceale.Qualche comparsa,due sparatorie, e nulla più ,si salvano ,anche nella fotografia in bianco, e nero alcune immagini al palazzo delle nazioni unite,dove i delegati,rispondono ai discorsi propagandistici del che.La parte più importante delle rivoluzione cubana sarebbe stata l'analisi del cambiamento di regime e i primi passi della costruzione di una società comunista. [+]

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agathe giovedì 7 maggio 2009
un'emozione duratura Valutazione 5 stelle su cinque
55%
No
45%

il film va visto nella sua interezza, possibilmente la stessa sera. Solo così si capirà la forza e il valore artistico dell'opera. La prima parte racconta il momento più felice del Che la costruzione, le azioni, i pensieri che hanno portato alla vittoria di un'ideale; il secondo il momento più disperato, il fallimento e la morte. Senza alcuna retorica, con uno stile asciutto che non concede nulla e non gioca con che le emozioni dello spettatore; con un taglio quasi documentaristico in entrambi, seppur in modo diverso: nel primo più formalmente, nel secondo più nella scelta della materia del racconto. Ne esce una tesi politica che è stata anche di Guevara ma che lui stesso pare aver dimenticato nella sua scelta della Bolivia: la rivoluzione non è esportabile. [+]

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marta venerdì 20 marzo 2009
stile documentaristico per cinefili incalliti Valutazione 0 stelle su cinque
50%
No
50%

Visto Che L'Argentino stile documentaristico per cinefili veramente incalliti Due film per raccontare il Che, il primo che abbiamo visto (l'argentino) dura 2 ore e 11 minuti Un film quasi documentaristico che alterna Che Guevara che parla all'Onu (1964) al medico Ernesto (Che) Guevara che insieme a un giovane avvocato di nome Fidel Castro nel '56 salpa a Cuba con 80 ribelli pronti al grido di "o patria o morte" Nel film un buon 80% è proprio dedicato alla strada percorsa dai rivoluzionari nei tre anni di battaglie per arrivare a L'Avana Certo ci immedesimiamo subito con Che Guevara, che appena 30enne diventa per tutti Il comandante, ma ogni tanto ci perdiamo tra una battaglia e l'altra, tra un addestramento e l'altro, il film poteva durare almeno 30 minuti in meno, anche nella sala piena di cinefili cadeva continuamente qualche pressbook (per qualcuno che si "abbioccava") ma l'ultima mezz'ora comunque salva (per gli appassionati del genere) la pellicola rendendola comunque interessante per conoscere in parte un personaggio che ha fatto la storia con i suoi pensieri e le sue azioni, anche se avremmo preferito più scene di battaglia e meno di addestramento e dialogo a volte soporifere Che dire del produttore-attore Benicio Del Toro diretto dal suo regista Premio Oscar Steven Soderbergh che con Traffic gli ha regalato un Golden Globes? Nel film è l'unico attore noto al grande pubblico ed è molto bravo, perfetto per la parte Sette gli anni per realizzare il film, girato con luce naturale (come Defiance che però è più veloce come film) E' comunque la storia di un medico che decide di abbandonare la carriera per diventare un guerrigliero rivoluzionario comandando l'esercito ribelle e come un ribelle è guidato dall'amore per la gente, per la giustizia e la verità tutte cose abbiamo perso ormai da decenni Interessanti molte frasi mai così attuali "un popolo che non sa leggere e scrivere è un popolo facile da ingannare" mentre sceglie gli aspiranti ribelli "per un popolo che odia il proprio governo non è molto difficile prendere una città" "abbiamo vinto al guerra ma la rivoluzione inizia adesso. [+]

[+] ma come scrivi? (di marezia)
[+] sono daccordo (di gioconda)
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ciccio capozzi martedì 14 aprile 2009
il che umano, ma anche politico Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

“CHE- L’ARGENTINO” di STEVEN SODERBERGH; USA-FRA-SPA, 08. La prima parte della vicenda rivoluzionaria di Ernesto Guevara de la Serna, detto “Che”. Lui, idealista medico argentino, conosce il carismatico e abile Fidèl Castro e partecipa alla guerra di liberazione contro la dittatura di Batista a Cuba. Il film si chiude con la presa del potere. Il tentativo del regista è ambizioso. Egli vuole porsi criticamente il perché del mito del Che. Com’è possibile che un rivoluzionario comunista “perdente” sia diventata un’icona universale? Com’è che è diventato parte integrante della memoria storica del 900, incarnando una pura immagine romantica? Il film s’ispira, come soggetto di partenza, alle memorie del Che. [+]

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orazioblur domenica 19 aprile 2009
si poteva fare di più Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Il film annota abbastanza bene le vicende del Che, e di tanto in tanto offre degli spunti davvero educativi oltre ad aforismi dello stesso guerrigliero che lasciano pensare. Ma ci sono due cose che fanno scendere di livello la pellicola: 1) I dialoghi poveri e scarni, oltrechè banali e super-ripetuti affiancati da un doppiaggio italiano penosissimo, al quale ormai mi ci son fatto l'abitudine. 2) Film poco movimentato, colonna sonora pressocchè mediocre e attori poco convincenti. Nonostante ciò il film è abbastanza interessante, ma come già detto poteva naturalmente essere migliorato soprattutto da un cineasta con esperienza quale Soderbergh. Si vedrà..per la successiva parte "Guerrilla".

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