gabry
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lunedì 24 dicembre 2007
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il capolavoro di fante maltrattato indegnamente
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Leggendo il libro di Fante, non si può rimanere indifferenti di fronte a pagine così intense, intrise di vita e di passione, guardando il film , già dalle prime immagini, si capisce che manca l'anima, il respiro che ti attanaglia dalla prima all'ultima pagina. Il racconto di Fante è perfetto, ci sono tre personaggi determinanti:Arturo Bandini, che sogna di diventare scrittore e s'innamora di Camilla, cameriera messicana che a sua volta ama, non ricambiata, Sammy il barista, americano e che anche lui sogna di diventare scrittore, ma non ha il talento di Bandini.
In questo intreccio, Fante ha composto il suo capolavoro, Towne ha rovinato tutto. Intanto non si capisce cosa ci stia a fare Sammy nel film, il suop ruolo è poco più di una comparsa e non è nemmeno ben definito,la scena del bar, del primo ioncontro tra Arturo e Camilla, cerca di essere fedele al romanzo, ma il risultato è imbarazzante, anche la scena del bagno nell'oceano è ridicola, tra l'altro viene tagliata la parte più bella; dopo il bagno i due si fermano sulla spiaggia e Arturo è posseduto dal desiderio di lei "desiderio senza passione" e non riesce a combinare niente, e non ci riuscirà nemmeno in seguito.
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Leggendo il libro di Fante, non si può rimanere indifferenti di fronte a pagine così intense, intrise di vita e di passione, guardando il film , già dalle prime immagini, si capisce che manca l'anima, il respiro che ti attanaglia dalla prima all'ultima pagina. Il racconto di Fante è perfetto, ci sono tre personaggi determinanti:Arturo Bandini, che sogna di diventare scrittore e s'innamora di Camilla, cameriera messicana che a sua volta ama, non ricambiata, Sammy il barista, americano e che anche lui sogna di diventare scrittore, ma non ha il talento di Bandini.
In questo intreccio, Fante ha composto il suo capolavoro, Towne ha rovinato tutto. Intanto non si capisce cosa ci stia a fare Sammy nel film, il suop ruolo è poco più di una comparsa e non è nemmeno ben definito,la scena del bar, del primo ioncontro tra Arturo e Camilla, cerca di essere fedele al romanzo, ma il risultato è imbarazzante, anche la scena del bagno nell'oceano è ridicola, tra l'altro viene tagliata la parte più bella; dopo il bagno i due si fermano sulla spiaggia e Arturo è posseduto dal desiderio di lei "desiderio senza passione" e non riesce a combinare niente, e non ci riuscirà nemmeno in seguito. Ecco, qui sta la forza del racconto, gli scontri tra i due, gli insulti, lei che lo cerca per dimenticare Sammy, che lo cerca perchè Arturo la porti da lui, nel deserto, lei che fuma marijuana, lui che cerca di salvarla.Invece il regista ci propina una storiella d'amore all'acqua di rose, non c'è emozione, non c'è tensione, tutto si appiattisce nella banalità, le immagini sono frammentarie, non sono ben collegate tra di loro;La scena del terremoto, ad esempio, nel film è appena accennata e non si capisce nemmeno perchè il regista abbia deciso di mettercela, mentre nel libro, oltre a far tremare lòa terra, Fante crea anche il terremoto interno di Arturo; è appena andato a letto con una donna e la sua educazione cattolica gli fa scattare un terribile senso di colpa, pensa di dover essere punito per il suo peccato, entra in chiesa e si mette a pregare e a chiedere perdono a Dio.
Poi, nemmeno un accenno alla mamma,non dimentichiamo che Arturo va a Los Angeles con il suo sogno in tasca, lasciando il Colorado e la sua famiglia.
Un vero peccato, un consiglio, leggete il libro, io l'ho letto 4 volte e ogni volta mi piace sempre di più
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ela
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domenica 14 gennaio 2007
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il problema fondamentale del film!!
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Trovo che il film sia piacevole, ma totalmente un'altra cosa rispetto al libro!!I motivi sono vari ma tra tutti mi preme far notare che nel film viene presentata una storia d'amore, contrastata quanto si vuole, ma a lieto fine!! i due infatti si scambiano parole d'amore,passano lieti giornate in una sorta di idilliaca luna di miele e addirittura Camilla vorrebbe essere sposata da Bandini, scontrandosi, all'inizio, con le perplessità razziali del ragazzo. Della cocente passione di Camilla per il barista Sammy non si fa menzione.
Nel libro è proprio tutta un'altra cosa, visto che Camilla è innamorata di questo Sammy, e la frustrazione sessuale e sentimentale attanaglia Bandini!!
Insomma, è come se si facesse un film in cui alla fine Romeo e Giulietta sopravvivono e vanno a vivere nella loro casetta con giardino.
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(di cipciop)
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andrea76
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mercoledì 17 maggio 2006
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non è poi così male!!
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Io non l'ho trovato così male, ovvio che se si fa il paragone col libro che è un capolavoro il confronto risulta duro, ma io credo che il libro rimanga il libro, mentre il film è il film, scusatemi la banalità della mia affermazione ma è così.
Trovo che Towne, pur avendo cambiato alcune cose, abbia in fondo cercato di rimanere abbastanza fedele al libro, ne ha fatto casomai una versione più romantica, glamour e patinata, rendendo gli stessi protagonisti molto più affascinanti di non quanto ci si immagini dopo aver letto il libro. Certo ne tradisce un pò lo spirito, perchè nel libro Camilla non è innamorata di Bandini/Fante, lo scrittore con un ego smisurato. Trovo comunque che il film abbia un sapore retrò, la sanguigna interpretazione di Farrell di Bandini sia piuttosto buona e anche la Hayek se la cava bene, anche se su tutti la vera rivelazione è Idina Menzel (già vista in Rent).
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Io non l'ho trovato così male, ovvio che se si fa il paragone col libro che è un capolavoro il confronto risulta duro, ma io credo che il libro rimanga il libro, mentre il film è il film, scusatemi la banalità della mia affermazione ma è così.
Trovo che Towne, pur avendo cambiato alcune cose, abbia in fondo cercato di rimanere abbastanza fedele al libro, ne ha fatto casomai una versione più romantica, glamour e patinata, rendendo gli stessi protagonisti molto più affascinanti di non quanto ci si immagini dopo aver letto il libro. Certo ne tradisce un pò lo spirito, perchè nel libro Camilla non è innamorata di Bandini/Fante, lo scrittore con un ego smisurato. Trovo comunque che il film abbia un sapore retrò, la sanguigna interpretazione di Farrell di Bandini sia piuttosto buona e anche la Hayek se la cava bene, anche se su tutti la vera rivelazione è Idina Menzel (già vista in Rent). A completare il cast poi abbiamo il sempre bravo Donald Sutherland. Il film poi ha un gusto un pò retrò che non mi è dispiaciuto. Insomma con quel che si vede oggigiorno al cinema io direi non male...
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mrmettiu
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martedì 2 aprile 2013
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all'altezza delle aspettative: mediocre
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Arturo Bandini, giovane italo-americano e per questo considerato un outsider, vive nella polverosa Los Angeles il suo sogno americano. Insegue la metamorfosi da giovane scrittore promettente, autore di "Il cagnolino rise", a stella consacrata del mondo della scrittura. Il suo progetto viene però a intrecciarsi con quello della suadente cameriera Camilla Lopez. Anch'ella reietta a causa della sue origini messicane che tenta di rinnegare, Camilla sogna di superare la discriminazione etnica per vivere una vita normale. Ne nasce una relazione turbolenta e riottosa, che a malapena il capolavoro di Fante riesce a descrivere.
"Chiedi alla polvere" è una di quelle storie che non andrebbero proiettate sul grande schermo: è una storia nata da profondi sentimenti intimi, e con grande difficoltà è stata tradotta in parole e frasi.
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Arturo Bandini, giovane italo-americano e per questo considerato un outsider, vive nella polverosa Los Angeles il suo sogno americano. Insegue la metamorfosi da giovane scrittore promettente, autore di "Il cagnolino rise", a stella consacrata del mondo della scrittura. Il suo progetto viene però a intrecciarsi con quello della suadente cameriera Camilla Lopez. Anch'ella reietta a causa della sue origini messicane che tenta di rinnegare, Camilla sogna di superare la discriminazione etnica per vivere una vita normale. Ne nasce una relazione turbolenta e riottosa, che a malapena il capolavoro di Fante riesce a descrivere.
"Chiedi alla polvere" è una di quelle storie che non andrebbero proiettate sul grande schermo: è una storia nata da profondi sentimenti intimi, e con grande difficoltà è stata tradotta in parole e frasi. Non a caso il racconto originale è un dilagante e prorompente flusso di coscienza, un monologo interiore interrotto assai di rado da qualche battuta scambiata tra i personaggi. Come può una pellicola cinematografica, girata da una cinepresa esterna al cuore di Bandini, riprodurre fedelmente il romanzo? Non può, è impossibile.
L'ingrato compito di regista e sceneggiatore è spettato a Robert Towne, che pur veterano del cinema, ha prevedibilmente fallito. La sceneggiatura presenta omissioni inaccettabili e ingiustificate, e in alcuni punti pare addirittura che Towne si sia arrogato il diritto di reinventare uno dei maggiori capolavori della letteratura americana del Novecento. Chi ha approfondito lo studio del testo storcerà il naso in molti passaggi.
Nonostante tutto, rimangono apprezzabili le prestazioni degli attori. Uno straordinario Sutherland è particolarmente credibile nei panni del vecchio Hellfrick e Idina Menzel è sensibile, affascinante e nevrotica quasi come l'originale Vera Rifkin. Punta di diamante è l'interpretazione della caliente Salma Hayek nelle vesti di Camilla, con le insicurezze che prova a celare dietro a un carattere imperioso e deciso. Non del tutto convincente risulta invece Farrell, ma non c'era da aspettarsi nulla di diverso: ripeto, è impossibile per anche il migliore degli attori, calarsi in una parte così profonda, ben descritta e che non lascia spazio a libertà di interpretazione.
Nel complesso scenografie e costumi risultano passabili, seppur spesso assai distanti da quelli descritti da Fante. La colonna sonora non è particolarmente degna di nota.
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gabriella
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domenica 7 agosto 2011
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poteva essere una buona occasione
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Nel bellissimo libro di John Fante il fulcro della storia è " Arturo ama Camilla, Camilla ama Sam, il barista" e per questo la storia d'amore gli è riuscita così bene, mentre nel film di Towne le schermaglie tra i due protagonisti banalizza la complessa e tragica storia tra i due innamorati. Se fosse stata mantenuta questa struttura poteva anche essere un buon film, invece non emoziona, rimane in superficie , non decolla; e dire che i volti di Colin Farrel e di Salma Hayek li ho riconosciuti, erano gli stessi che mi ero immaginata mentre leggevo il libro ( e l'ho letto più di una volta), rapresentano bene lui, italiano che non rinnega le sue origini, ma che vuole dimostrare di essere bravo quanto gli americani, senza però essere uno di loro, lei che è messicana e che vuole essere una di loro.
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Nel bellissimo libro di John Fante il fulcro della storia è " Arturo ama Camilla, Camilla ama Sam, il barista" e per questo la storia d'amore gli è riuscita così bene, mentre nel film di Towne le schermaglie tra i due protagonisti banalizza la complessa e tragica storia tra i due innamorati. Se fosse stata mantenuta questa struttura poteva anche essere un buon film, invece non emoziona, rimane in superficie , non decolla; e dire che i volti di Colin Farrel e di Salma Hayek li ho riconosciuti, erano gli stessi che mi ero immaginata mentre leggevo il libro ( e l'ho letto più di una volta), rapresentano bene lui, italiano che non rinnega le sue origini, ma che vuole dimostrare di essere bravo quanto gli americani, senza però essere uno di loro, lei che è messicana e che vuole essere una di loro. Arturo è italiano, sogna di diventare scrittore, vuole il successo, belle donne e bei vestiti, ma è anche un cattolico e la sua educazione religiosa lo frena, almeno per quello che riguarda le donne, lo fa sentire in colpa, questo lo si percepisce anche nel film.
Ho sempre sostenuto di non fare mai paragoni con libri e film, però stavolta devo veramente fare un'eccezione, è stata tolta la parte migliore, le pagine più belle... Arturo ama Camilla e la desidera così tanto che è incapace di avere un rapporto fisico con lei e si sente morire per questo. Forse questo ( come sostiene Alessandro Baricco nella prefazione al libro di Fante), non è del tutto comprensibile a un pubblico americano ( e a un regista americano, aggiungo), perchè se non si è nati in un paese cattolico, non può sapere come quella geometria da giudizio finale, s'infili nelle pieghe più recondite della fantasia e sopravvive a qualsiasi sincero ateismo.
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renato c.
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venerdì 19 luglio 2013
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un bel dramma sullo sfondo dei problemi razziali!
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Quando si pensa al razzismo negli Stati Uniti, la mente va subito agli afro-americani, e non si ricorda che, negli anni '30, il razzismo c'era contro tutti coloro che non avessero il cognome d'origine anglo-sassone! Si sa che gli Italiani, in quegli anni, non hanno avuto la vita tanto facile, ma non si pensa che la cosa fosse così generalizzata anche al vicino Messico! La protagonista Camilla non cerca in un marito un uomo da amare, ma un uomo che le faccia avere un cognome anglo-sassone! E quindi anche il protagonista di origine italiana, viene ad avere i suoi problemi quando si innamora della bella cameriera messicana! Salma Hayek è una figura incantevole, specialmente nella nuotata notturna (non per niente ha vinto un premio come migliore scena di nudo!), era così naturale da sfidare ogni censura, di fronte alla bellezza! Colin Farrell fa bene la parte dello scrittore italo-americano, innamorato geloso, per via della simpatia di Camilla per il cameriere del suo bar che vorrebbe sposare solo per adottarne il cognome e non per amore! Si consola con una povera Ebrea dal corpo ustionato, anch'essa innamorata di lui, che però muore durante un terremoto! (La solita fine cinematografica del "terzo incomodo"!).
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Quando si pensa al razzismo negli Stati Uniti, la mente va subito agli afro-americani, e non si ricorda che, negli anni '30, il razzismo c'era contro tutti coloro che non avessero il cognome d'origine anglo-sassone! Si sa che gli Italiani, in quegli anni, non hanno avuto la vita tanto facile, ma non si pensa che la cosa fosse così generalizzata anche al vicino Messico! La protagonista Camilla non cerca in un marito un uomo da amare, ma un uomo che le faccia avere un cognome anglo-sassone! E quindi anche il protagonista di origine italiana, viene ad avere i suoi problemi quando si innamora della bella cameriera messicana! Salma Hayek è una figura incantevole, specialmente nella nuotata notturna (non per niente ha vinto un premio come migliore scena di nudo!), era così naturale da sfidare ogni censura, di fronte alla bellezza! Colin Farrell fa bene la parte dello scrittore italo-americano, innamorato geloso, per via della simpatia di Camilla per il cameriere del suo bar che vorrebbe sposare solo per adottarne il cognome e non per amore! Si consola con una povera Ebrea dal corpo ustionato, anch'essa innamorata di lui, che però muore durante un terremoto! (La solita fine cinematografica del "terzo incomodo"!). Il film ha un finale tragico, Camilla muore di tisi ed è anche bello che il film, dal momento che tratta problemi razziali, termini così e non con un "happy-end". La morale è buona: "Quando trovi l'amore, non lasciarti mai sopraffare dall'orgoglio! Perderai del tempo prezioso, e, quando te ne renderai conto, sarà troppo tardi!"
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silvia a.
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domenica 25 dicembre 2016
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un capolavoro letterario bistrattato e violato
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Il film è tratto da uno dei più bei romanzi della letteratura americana: Chiedi alla Polvere di John Fante.
Arturo Baldini è un aspirante scrittore di origini italiane che negli anni Quaranta arriva a Los Angeles in cerca di ispirazione, successo e soldi. Passa le sue giornate con la sigaretta in bocca davanti alla macchina da scrivere in una camera d'albergo a Los Angeles. Camilla è una caliente e indomita messicana che lavora come cameriera in un bar poco lontano dal suo albergo. I due si conoscono e si piacciono. Ne nasce una storia disperata e complicata che vede sullo sfondo una Los Angeles luccicante e spietatata che forse non è grande abbastanza per accogliere i sogni di tutti.
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Il film è tratto da uno dei più bei romanzi della letteratura americana: Chiedi alla Polvere di John Fante.
Arturo Baldini è un aspirante scrittore di origini italiane che negli anni Quaranta arriva a Los Angeles in cerca di ispirazione, successo e soldi. Passa le sue giornate con la sigaretta in bocca davanti alla macchina da scrivere in una camera d'albergo a Los Angeles. Camilla è una caliente e indomita messicana che lavora come cameriera in un bar poco lontano dal suo albergo. I due si conoscono e si piacciono. Ne nasce una storia disperata e complicata che vede sullo sfondo una Los Angeles luccicante e spietatata che forse non è grande abbastanza per accogliere i sogni di tutti.
Il romanzo è un capolavoro ma non si può dire altrettanto del film.Gli attori protagonisti sono belli e bravi ma evidentemente bellezza e bravura non bastano a trasformare un capolavoro letterario in un capolavoro cinematografico. Nel film la storia tra Arturo e Camilla viene svilita ad una soap opera insulsa e patinata. Il personaggio di Camilla perde tutta la sua forza e intensità per vestire i panni di una seduttrice con capelli e trucco sempre a posto. Il finale della storia poi è stato modificato. Se il libro si chiudeva lasciando il lettore con il dubbio e la segreta speranza che Camilla ce l'avesse fatta ad attraversare quel deserto, il film toglie questa speranza. E lo fà in modo banale e semplicistico davanti ad un cumulo di piete e a una croce.
Se volete avvicinarvi a questa storia, se volete conoscere Arturo e Camilla, se volete provare a vivere California degli anni quaranta leggete il romanzo non guardate il film.
Il romanzo ci parla di una storia d'amore indimenticabile e lo fa portandoci sulle rive dell'oceano, nelle strade assolate, nel deserto, nella polvere, nel sogno americano.
Il film si concentra solo sulle belle facce e sui bei corpi degli attori protagonisti. E ovviamente non basta
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perla stella bastoni
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domenica 19 giugno 2011
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alla conquista dell'america
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Film intenso, il sogno americano dalla parte del giovane scrittore e da quella di due donne emarginate, una messicana e un'ebrea.
Amore forte ma difficile, lento e tormentato tra il giovane scrittore e la ragazza messicana , che alla fine, anche con la sua morte tragica, gli darò la chiave di un successo tanto inseguito.
Anche la polvere può dare molto...e i forti sentimenti ci cambiano e ci migliorano
Gli attori sono perfetti, l'America della depressione é ricostruita in un affresco nostalgico.
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