Delbert Mann è stato un bravo regista, un artigiano di lusso del periodo d'oro di Hollywood, direttore specie di commedie drammatiche o brillanti, da segnalare Marty (Oscar per la migliore regia), Il visone sulla pelle, Nel mezzo della notte (da me recensito), Il ribelle di Scozia. E' un regista che ama approfondire in modo non banale la psicologia dei personaggi, questo film è uno dei suoi migliori, in cui si può notare l'influsso di Elia Kazan uno dei produttori e regista della versione teatrale.
Il film è ambientato negli anni '20 dello scorso secolo in una cittadina dell'Oklahoma, i due protagonisti son coniugi: Rubin (Robert Preston, discreto attore anche teatrale: S.
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Delbert Mann è stato un bravo regista, un artigiano di lusso del periodo d'oro di Hollywood, direttore specie di commedie drammatiche o brillanti, da segnalare Marty (Oscar per la migliore regia), Il visone sulla pelle, Nel mezzo della notte (da me recensito), Il ribelle di Scozia. E' un regista che ama approfondire in modo non banale la psicologia dei personaggi, questo film è uno dei suoi migliori, in cui si può notare l'influsso di Elia Kazan uno dei produttori e regista della versione teatrale.
Il film è ambientato negli anni '20 dello scorso secolo in una cittadina dell'Oklahoma, i due protagonisti son coniugi: Rubin (Robert Preston, discreto attore anche teatrale: S.O.B., Victoria Victoria) e Cora (Dorothy McGuire: La legge del Signore, Scandalo al sole, Barriera invisibile, una delle migliori attrici di Hollywood) che hanno 2 figli: Reenie di 16 anni (Shirleey Knight che ebbe la nomination all'Oscar come migliore attrice n.p.) e Samie di 10 anni.
Lui è un rappresentante di finimenti ed accessori di cavalli, perde il lavoro perchè la società che rappresenta chiude l'attività dal momento che ormai il mercato si è troppo ristretto, lei casalinga frustrata vive con angoscia le ristrettezze economiche e cessa di essere vicino al marito anche intimamente. Rubin nasconde il licenziamento in famiglia, uomo forte ed impulsivo cerca disperatamente un altro lavoro anche umile e si sfoga con una vecchia compagna di scuola: Mavis (Angela Lansbury: La signora in giallo), lei lo ama ma lui rimane fedele alla moglie dicendole "In 17 anni di matrimonio non ho mai tradito mia moglie", i due coniugi litigano clamorosamente anche per la gelosia di lei, lui la schiaffeggia ma poi si pente. La vicenda coniugale si interseca con quella di Reenie ragazza timida ed impacciata che però rifiorisce dopo l'incontro con Sammy ((Lee Kinsolving, morì giovane per questo film ebbe la nomination al Gloden Globe come migliore attore n.p.)) cadetto militare ebreo, figlio di una ricca star di Hollywood che ha avuto 4 mariti e che confina il figlio in scuole militari da cui viene in genere regolarmente espulso per la condotta. Il ragazzo s'innamora teneramente della ragazza che per la prima volta viene baciata, ma ad una festa davanti a tutti viene cacciata perché ebreo e si suicida. Mavis s'incontra con Cora e chiarisce i rapporti che ha con Rubin i 2 coniugi si riappacificano oltre tutto Rubin è riuscito a trovare un buon lavoro, quanto a Reenie diventata donna per un pò va a vivere con la zia.
Il film è la prova di come si riesce a creare un buon spettacolo: innanzitutto un'ottima sceneggiatura con dialoghi concisi ma intelligenti, i personaggi sono ben costruiti psicologicamente, non macchiette ma persone che presentano lati oscuri ma anche limpidi. Rubin è un brav'uomo ma rissoso ed esuberante, Cora anche lei è un personaggio in fondo positivo, ma che s'inaridisce trocando quella linfa vitale che è l'affettività che la lega al suo uomo, colpevolizzando perchè controlla le spese, anche perché non ci sono soldi ma lui lo ha nascosto alla moglie. C'é poi la sorella di Cora sposata con un ricco e mite uomo, donna piena di pregiudizi che detesta cattolici ed ebrei e che sommerge di parole il marito ormai rassegnato al suo matrimonio.
Nella vicenda c'è un'ottimismo di fondo non mieloso, esiste la possibiltà non di eliminare il male o gli eventi negativi, ma di affrontare le disgrazie come afferma Rubin alla moglie "Devi accettare come sono e non come vorresti che fossi", insomma "bisogna affrontare la vita anche nella parte dolorosa" come dice Cora alla figlia disperata. Ottima la recitazione complessiva di tutti gli attori.
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