Taxxi 3

Il primo Taxi lo vidi un paio di decenni fa e, forse a causa della mia giovane età dell'epoca, ne conservo un ricordo vago ma tutto sommato positivo. Con questa premessa si può facilmente intuire il profondo disagio che mi ha colto di fronte al terzo sciagurato capitolo della saga.

Taxi 3 si pone l'imperativo di fare ridere; di più, la sua missione è chiaramente quella di costringere lo spettatore a sbellicarsi dalle risate.

La sua ricerca ossessiva del divertimento a tutti costi lo spinge ad abbandonare le tracce della commedia per inserirsi in quelle ben più anguste della parodia demenziale. [+]

Il primo Taxi lo vidi un paio di decenni fa e, forse a causa della mia giovane età dell'epoca, ne conservo un ricordo vago ma tutto sommato positivo. Con questa premessa si può facilmente intuire il profondo disagio che mi ha colto di fronte al terzo sciagurato capitolo della saga.

Taxi 3 si pone l'imperativo di fare ridere; di più, la sua missione è chiaramente quella di costringere lo spettatore a sbellicarsi dalle risate.

La sua ricerca ossessiva del divertimento a tutti costi lo spinge ad abbandonare le tracce della commedia per inserirsi in quelle ben più anguste della parodia demenziale.

Ma per funzionare un lavoro che decide di percorre questa strada deve fare attenzione a non tradire i canoni classici che compongono il genere di cui ci si vuol prendere gioco. In taxi 3, invece, la trama è raffazzonata e piena di buchi di sceneggiatura; traspare quasi una certa svogliatezza nel costruire la storia, ben rappresentata da alcuni passaggi forzati utili a far procedere l'avventura dei due protagonisti, ma completamente privi di credibilità.

La debolezza di questo film è sostanzialmente tutta qui. La ricerca della gag prevale sulla struttura narrativa, rendendo il complesso poco lineare e, in fin dei conti, poco divertente per come è costruito.

Come aggravante ci metterei una recitazione troppo carica, piena di faccine ed espressioni gigantesche, che fanno dei personaggi dei clown utili apposta per mettere insieme scenette da circo, completamente dimentichi che all'interno della vicenda loro le situazioni le vivono davvero.

Non bastano la meravigliosa Marillon Cotillard (si, il mio è vero amore), una comparsata del plasticosissimo Sylvester Stallone e qualche scena spettacolare e ben riuscita a salvare questa pellicola.

Taxi 3 è semplicemente una cosa inguardabile.

Siamo al terzo, il primo non era un capolavoro, ma le scene erano ben girate, l'umorismo era banale ma efficace e la sceneggiatura di Luc Besson non lasciava in ogni caso buchi narrativi e riempiva bene il tutto di inseguimenti, il tutto con un montaggio forsennato . In questo terzo capitolo, come nel secondo la regia non è più di Gerard Pires ma di Gerard Krawczyk, in questi ultimi anni conosciuto per la regia di "Wasabi". La sequenza iniziale è la migliore, il film è totalmente prevedibile ma comunque divertentissimo, molto buoni gli effetti visivi(sopratutto nelle parti in cui l'auto sfreccia) e di buon impatto gli effetti speciali nella trasformazione dell'auto(buona idea quella dei cingoli da neve al posto delle ruote). [+]

Siamo al terzo, il primo non era un capolavoro, ma le scene erano ben girate, l'umorismo era banale ma efficace e la sceneggiatura di Luc Besson non lasciava in ogni caso buchi narrativi e riempiva bene il tutto di inseguimenti, il tutto con un montaggio forsennato . In questo terzo capitolo, come nel secondo la regia non è più di Gerard Pires ma di Gerard Krawczyk, in questi ultimi anni conosciuto per la regia di "Wasabi". La sequenza iniziale è la migliore, il film è totalmente prevedibile ma comunque divertentissimo, molto buoni gli effetti visivi(sopratutto nelle parti in cui l'auto sfreccia) e di buon impatto gli effetti speciali nella trasformazione dell'auto(buona idea quella dei cingoli da neve al posto delle ruote). Tra gli attori spicca il commissario Gilbert che gigoneggia a ruota libera e ruba la scena più volte ai due protagonisti. Bellissimo il cammeo di Sylvester Stallone(non accreditato) probabilmente nella sua migliore prova recitativa dopo "Rocky". I protagonisti invecchiano, e come direbbero dalle mie parti, Samy Naceri è "beciu" per fare la parte del ragazzo sempre giovane che non cresce mai, dopotutto Naceri è uno della classe 1961, e in questo film aveva già quarantatre anni. Scontanto ma divertente, si andrà peggio con "Taxxi 4" uscito nel 2007 e non distribuito in Italia. [-]