Inland Empire - L'impero della mente

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Un film di David Lynch. Con Laura Dern, Jeremy Irons, Justin Theroux, Harry Dean Stanton, Julia Ormond.
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Titolo originale Inland Empire. Drammatico, durata 172 min. - USA, Polonia, Francia 2006. - Bim Distribuzione uscita venerdì 9 febbraio 2007. MYMONETRO Inland Empire - L'impero della mente * * * 1/2 - valutazione media: 3,74 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
francesco spinucci venerdì 2 marzo 2007
i labirinti narrativi non hanno vie d'uscita Valutazione 5 stelle su cinque
82%
No
18%

La rappresentazione cinematografica è un artificio complesso, al quale, attraverso un duro lavoro di taglia e cuci in fase di montaggio, viene conferita una coerenza temporale che ne rende possibile la comprensione. Nelle opere di David Lynch l'impressione è che il regista non si preoccupi più di tanto di questo aspetto, al quale è strettamente vincolata la fruizione dello spettatore: le sequenze temporali vengono scomposte e ricomposte secondo criteri personali, e il risultato che si offre al pubblico è interpretabile secondo paradigmi differenti. Inland Empire non rispetta la struttura compositiva imposta dal buon senso, anzi si prende gioco di essa, evidenziandola in modo caricaturale ogni qual volta vi faccia ricorso. [+]

[+] d'accordo (di adelaide)
[+] si ottima recensione!! (di furettorosso)
[+] eh? (di thira)
[+] bravo, ma dimentichi... (di guido zichichi)
[+] non l'ho dimenticato (di francesco spinucci)
[+] assolutamente sconvolgente (di roberto)
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n lunedì 12 febbraio 2007
non ci siamo Valutazione 2 stelle su cinque
61%
No
39%

Lo seguivo fino a "Mulholland Drive", che ho trovato bellissimo, ma qui non ci siamo proprio. La scatolina blu è diventato un frullatore e la realta non è più capovolta ma schizzata qua è la sui muri della cucina. Troppo anche per i più volenterosi. Mettere assieme degli spezzoni a casaccio, per quanto singolarmente pregevoli, non è né destrutturazione né "stream of consciousness". E' soltanto un divertissement narcisistico ed un tantinello truffaldino. E sarebbe andata ancora bene se il tutto fosse stato contenuto in limiti temporali accettabili. Eraserhead, che aveva, quello sì, una fotografia meravigliosa e delle immagini di una bellezza struggente (altro che digitale...), durava 90 minuti. [+]

[+] questo è un capolavoro, per ora non per tutti (di thegoodson)
[+] davanti all'ultima porta c'è chi si scacazza (di l'inquilinodelterzopiano)
[+] bravo (di betty)
[+] tecnica (di gigi)
[+] sperimentazione (di armanesh)
[+] sublime (di lux)
[+] vedo che anche te dertione.... (di mr.kubr!ck)
[+] il trionfo degli pseudo intellettuali (di betty blue)
[+] inland empire non è un capolavoro, è il capolavoro (di eraser-head)
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elio mercoledì 14 marzo 2007
stiamo solo morendo... Valutazione 5 stelle su cinque
93%
No
7%

Per non sapere più che posizione prendere nel cinema. Come riuscire a stare nello spazio fisico determinato dalle file di poltrone, nel buio della sala, e nello spazio immateriale della mente, di cui quel buio pulviscolare, ferito dal raggio di proiezione è un'eco. Lynch mette in crisi, ma non per sadismo o per amor di virtuosismo, quel patto che regolava la nostra fruizione di quel mondo narrativo... attori, storie, luci, scenografia, tecnica, reale, finzionale... come suggerisce da anni Slavoj Zizek siamo vittime di un'epidemia dell'immaginario in cui non c'è piu spazio per il simbolico, per le corrispondenze fra cose e parole, per un linguaggio binario e razionale. è l'oscena vitalità del Reale che ha invaso le nostre vite, la sua a-morfa presenza. [+]

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bobtheheat sabato 24 febbraio 2007
lynch torna a fare il cineasta, please. Valutazione 1 stelle su cinque
54%
No
46%

Per molti e' gia' un cult. Ma in realta' e' solo una provocazione, una burla (assai poco divertente) di (un troppo presuntuoso) Mister Lynch ai danni della quasi totalita' degli spettatori. "INLAND EMPIRE" e' infatti, e' bene dirlo senza esitazione, un film (troppa grazia) appetibile (molto?) solo ed esclusivamente per i numerosi fans del suo Autore. Ma per alcuni suoi grandi estimatori (vedi il sottoscritto) e per la quasi totalita' del resto degli spettatori, e' soprattutto un "lungo ed interminabile video" di circa tre ore (poteva...doveva...durare la meta'...come pure una giornata intera...tanto per come e' montato e scritto...) di una noia mortale, che non regala mai un brivido e una vera emozione. [+]

[+] assolutamente condivisibile (di n)
[+] alighieri (di roberto vecchioni)
[+] inland empire (di agodev)
[+] volete solo sentirvi dire che avete ragione (di elenion)
[+] e qui ti sbagli (di zumusi)
[+] boutade (di alessandro)
[+] ....ciao tipo curioso.... (di cineamatore)
[+] ciao...strano tizio..ciaoo (di cineamatore)
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angelo lunedì 12 febbraio 2007
oniriche immersioni nell'inconscio. Valutazione 5 stelle su cinque
55%
No
45%

La glorificazione del riscatto, il rapporto ricchezza-povertà, l'integrazione razziale, il vivere l'altro, l'immedesimarsi, la punizione, la redenzione, il senso di colpa, il cinema, il cinemarte, il metafisico, la vita del caso e l'essere tutti, la fuga di Lynch da Lynch, il punto di congiunzione tra l'essere e avere, Lolita di Kubrick, la perdizione, quello che siamo e quello che vorremmo essere, la stella cadente tra i diseredati, la prostituta immanente nell'animo umano, la fertilità del male noncurante, la strada giusta ingiusta, l'errore, ad un passo dalla fertilità del male, chiudere la porta della coscienza alla realtà, esame di coscienza, svegliati che la vita è altra, dislivelli finanziari, Lynch parte offesa, il pianto della sostanza e la vacuità delle luci da palcoscenico, sto facendo una cazzata per insegnare alle grandi produzioni, che differenza passa tra il vendere il proprio corpo e il glorificarsi del nulla, il giudizio universale, chi è meglio (?), stai solo morendo come tutti. [+]

[+] grandioso (di erika)
[+] ben fatto (di luca)
[+] l'assoluto? (di ema)
[+] meglio la recensione del film (di ....)
[+] scontato... (di mallory)
[+] esaltato!! (di gina)
[+] il piacere del caos? (di francesco)
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aleximon sabato 28 luglio 2007
e' molto più difficile la semplicità. Valutazione 0 stelle su cinque
62%
No
38%

Basta. Non se ne può più. Schizzi di pensiero su una tela lunga quasi tre ore. E' troppo. Ci vuole coraggio. Il coraggio di dire che il mistero della mente va semmai affrontato con classe di "leopardiana" memoria, confermando che il naufragar c'è dolce nel mare dei Grandi Temi. Come possiamo lasciarci andare alla corrente se lasciamo affiorare migliaia di scogli taglienti (Inland Empire)?, che se non riescono a confonderci disorientarci ingannarci, possono però farci fare il più grande, mostruoso, infinito sbadiglio della nostra vita. David Lynch ha semplicemente chiuso gli occhi e cominciato a girare, poi ad occhi sempre chiusi è passato alla sala di montaggio. Infine, ad occhi ben serrati, si è sincerato che il suo lavoro fosse impeccabile. [+]

[+] dubito che gli attori abbiano letto il copione... (di madpoppin)
[+] che acume madpoppin! (di johint doe)
[+] esatto ad "occhi chiusi" (di brainiac76)
[+] ma che dici aleximon??? (di aljik)
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stefano guarnieri domenica 21 ottobre 2007
lynch esplora l'impero delle nostre menti... Valutazione 5 stelle su cinque
93%
No
7%

Volti ammantati di nebbia,che si disvela per mostrarci una donna che piange mentre guarda le immagini che scorrono velocemente su una televisione. Animali ambigui,che mettono in scena una farsa di cui un'immaginario pubblico ne applaude la quotidianità stranita. Una vicina,visionaria, che auspica la sovrapposizione del tempo, la possibilità che "oggi fosse domani", che il tempo si accartocciasse attorno ad un polo, conducendo la protagonista a riflettersi e rivedersi nel presente e nel domani contemporaneamente. Lynch offre più di una semplice esperienza cinematografica, ci offre una esperienza di vita. La stessa vita che da ormai più di un secolo si interseca col cinema, ne diviene succube e padrona allo stesso tempo. [+]

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federico mercoledì 28 febbraio 2007
non esageriamo Valutazione 3 stelle su cinque
74%
No
26%

Sicuramente un bel prodotto, ma stavolta Lynch ha tritato solo un pò di vecchie esperienze. Dalla critica al mondo di Hollywood e alle lesbiche di Mulholland, all'uomo coniglio di heraserhead, al sogno amaramente contraddetto dalla realtà ecc... ecc... Tutte le sue più belle idee ripescate e frullate insieme. Trama pretestuosa e compiaciuta nella sua cripticità: una prostituta dell'est si trasferisce a hollywood in cerca di fama nel mondo del cinema, ma i suoi fantasmi giovanili le rinfacciano continuamente nella maturità il suo debito con la sua coscienza. E poi Lynch ci viene a raccontare che "non esiste una spiegazione", compiacendosene e pensando che noi poveri idioti non possiamo comprendere i disegni della sua mente superiore. [+]

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giorgio camisani domenica 11 novembre 2007
un’autarchica catarsi Valutazione 5 stelle su cinque
91%
No
9%

Un uomo ed una donna entrano in una stanza e parlano in polacco: dai loro discorsi si intuisce che si tratta di un incontro sessuale e che la donna potrebbe essere una prostituta. Una ragazza (Lost Girl, Ragazza Perduta), seduta su un letto, piange, mentre guarda alla televisione una sitcom interpretata de tre conigli antropomorfi. In un quartiere residenziale alle porte di Los Angeles, un'attrice di nome Nikki riceve la visita di un’inquietante vicina, che le preannuncia eventi nefasti riguardanti il suo prossimo film. Prima delle riprese, anche il regista informa i protagonisti che sulla storia, da cui è tratta la sceneggiatura originaria del film, incombe un’antica maledizione. Le riprese hanno inizio e Nikki sprofonda in un lungo incubo a spirale, un viaggio catartico nei meandri dello spirito, caratterizzato dalla paura e dall’inevitabilità del male, e costruito attraverso la destrutturazione di ogni possibile linearità e definibilità. [+]

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alessandro lontani venerdì 8 ottobre 2010
lynch dalla mia tesa non esce più Valutazione 5 stelle su cinque
74%
No
26%

Inland Empire è un film sul cinema.
Sulla capacità del cinema di coinvolgere e farsi coinvolgere.
Laura Dern esce dallo schermo e l’abbraccia; ci abbraccia.
Esce e noi entriamo.
E quando entriamo portiamo dentro tutto noi, quando entriamo diventiamo parte del film. Così il film prende pieghe inaspettate, si carica delle nostre pulsioni, paure, emozioni… cambia; diventa il “nostro film”.
Lynch è entrato nella nostra testa; in quel labirinto infinito di stanze dal quale non è possibile uscire, nel quale si riesce solo ad entrare. Mi è entrato nella testa proprio mentre guardavo Inland Empire, e lo tengo chiuso dentro. [+]

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