carlo
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venerdì 18 luglio 2008
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agghiacciante
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Gli ho dato 5 stelle perche' vale sicuramente la pena di vederlo, il messaggio del film e' : ''mal comune mezzo gaudio''
Un film dove pero' il vero significato e' molto piu' nascosto a mio parere, superficialmente ci mostra come senza curarsi degli altri si rischia di ''morire soli'' come dice Robin Williams, ma quello che non ci mostra e' una persona veramente 'felice', per questo la visione dei temi trattati e' parziale, alla fine del film i protagonisti ricevono la grazia, e pare venire dal cielo,(il regista probabilmente si sente un semidio), ricevono una felicita' 'concessa', frutto della perdita della loro dignita' e non del coraggio di cercare di guadagnarsela con le loro forze e credendo in se' stessi.
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Gli ho dato 5 stelle perche' vale sicuramente la pena di vederlo, il messaggio del film e' : ''mal comune mezzo gaudio''
Un film dove pero' il vero significato e' molto piu' nascosto a mio parere, superficialmente ci mostra come senza curarsi degli altri si rischia di ''morire soli'' come dice Robin Williams, ma quello che non ci mostra e' una persona veramente 'felice', per questo la visione dei temi trattati e' parziale, alla fine del film i protagonisti ricevono la grazia, e pare venire dal cielo,(il regista probabilmente si sente un semidio), ricevono una felicita' 'concessa', frutto della perdita della loro dignita' e non del coraggio di cercare di guadagnarsela con le loro forze e credendo in se' stessi.
Gli stessi protagonisti alla fine non hanno rinunciato all'egoismo come strada per la felicita', il fidanzato della cruz dice ''staro' con te anche se non mi ami'' per la serie ' e' giusto che non mi ami,faccio schifo,l'importante e' che non sono solo', come per la Sarandon, per lei l'importante e' che la madre sia li con lei, non importa se non 'vive' piu' ormai, dopotutto entrambe sono gia' morte, se non vive una perche' mai dovrebbe essere libera di vivere l'altra.
Se l'avessero intitolato 'morte tua vita mia' questo film sarebbe stato molto piu' azzeccato.
Uno scrittore francese scrisse 'il vero amore e' figlio della liberta', e' questa secondo me la chiave corretta di lettura per questo film.
Comunque sia e' un film molto interessante per capire come solo chi e' in pace con se' stesso sia capace di amare sinceramente, e come il perdono, se viene dal cielo, puo' essere la cosa piu' deleteria che si possa fare a chi gia' si sente uno schifo, perche' mentre il regista si sente un dio, i protagonisti perdono la loro dignita'.
In definitiva un film molto istruttivo per imparare a evitare persone che io definisco 'sabbie mobili' e come la generosita' atta a farci sentire meglio sia solo una forma di egoismo.
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elgatoloco
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venerdì 17 dicembre 2021
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noe"l film non retorico sul natale
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"Noe"l"(Chazz Palminteri, sceneggiatura di David Hubbard, 2004), dove si tenga il titolo originale, "buttando"quello dato dai distributori italiani, è un film non retorico sul Natale: cinque storie di persone che non si conoscono, vivendo dei drammi legati al Natale: l'editrice che a Natale anni prima aveva perso il bambino, dopo aver partorito, che si ritrova a occuparsi solo degli altri e non di sé, fingendo di intrattenere relazioni amorose per piombare nella cura indefessa della madre, malata di Altzehimer, il giovane che si ricorda dell'unico periodo bello della sua vita(un Natale al pronto soccorso, che si ferisce le mani per tornarci), l'uomo che aveva visto morire tragicamente la moglie, che la vede "reincarnata" in un giovane poliziotto, lo stesso poliziootto gelosissimo della sua promessa sposa, che faticherà a ritrovarla e c'è anche l'ex prete, morente in ospeale che ha perso la fede , ma che arresta"magicamente"il suicidio dell'edtitrice, che è sul punto di gettarsi da un ponte nel fiume gelato.
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"Noe"l"(Chazz Palminteri, sceneggiatura di David Hubbard, 2004), dove si tenga il titolo originale, "buttando"quello dato dai distributori italiani, è un film non retorico sul Natale: cinque storie di persone che non si conoscono, vivendo dei drammi legati al Natale: l'editrice che a Natale anni prima aveva perso il bambino, dopo aver partorito, che si ritrova a occuparsi solo degli altri e non di sé, fingendo di intrattenere relazioni amorose per piombare nella cura indefessa della madre, malata di Altzehimer, il giovane che si ricorda dell'unico periodo bello della sua vita(un Natale al pronto soccorso, che si ferisce le mani per tornarci), l'uomo che aveva visto morire tragicamente la moglie, che la vede "reincarnata" in un giovane poliziotto, lo stesso poliziootto gelosissimo della sua promessa sposa, che faticherà a ritrovarla e c'è anche l'ex prete, morente in ospeale che ha perso la fede , ma che arresta"magicamente"il suicidio dell'edtitrice, che è sul punto di gettarsi da un ponte nel fiume gelato. Certo è Noe"l-Christmas, Natale, dunque tutto andrà"bene"o almneo non troppo male, ma le situazioni dei cinque portagonisti(storie che si incrociano"casualmente", che non sonoi episodi staccati, more italico)sono altamente drammatiche, tanto da rasentare la tragedia. Decisamente un film che si stacca chiaramente dalla retorica natalizia, dei regali etc., del consumismo elevato a sistema di valori, privilegiando le microstorie ad alto contenuto e sviluppo drammatico, La regia di Palmintenri, anche servendosi della scrittura adeguata di Hubbard è attenta a privilegiare la caratteristiche fondamentali dei singoli perosnaggi ma anche al loro"intreccio"(visto, appunto, che ogni storia si "intreccia casualmente"con le altre), dove forse l'unico appunto poissibile si riferisce alla storia, rche rimane più "sospesa", non trvoando adeguato sviluppo, quella del giovane(relativamente) che si ferisce alle mani, memore del lontano ricordo di una festa di Natale in ospedale. Interpreti tutti di qualità: a parte un commovente Robin WIlliams, come morente ma "presente"come"invisibile", "fantasma"per salvare e consolare, Penelope Cruz e Paul Walker la coppia dove l'uomo(il policeman)è gelosissimo, sicuramente anche Alan Arkin nei panni dell'uomo che crede di vedere la moglie morta tragicamente(incidente d'auto, dopo che il marito aveva ferito a morte un amico della donna, scambiandolo per un amante)reincarnata nel giovane poliziotto. Un film diverso dal consueto, che certo non è alieno dal"Christams Ghost", ma cerca di rileggerlo in maniera differente dal consueto. El Gato
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