L'impegno c'è, ma è troppo per la sceneggiatura e per la regia. Ritmo monocorde, dramma telefonato, povertà d'idee, total mancanza di originalità. Dovrebbe supplire la recitazione, ma la storia manca di credibilità, è una messa in scena dichiarata. Atteggiamenti ed espressioni al ribasso, prigioniere di un a mestizia inseguita, voluta, con tanto di disperazione esistenziale a go-go. Gli americani (tranne alcune eccezioni, Altman, ad esempio) non sanno fare film intimisti, non rientra nel loro mito della fisicità. Glen Close al suo peggio.