peer gynt
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lunedì 8 maggio 2006
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"stalker" del ventunesimo secolo
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Splendido per immagini e colonna sonora, questo film, diretto da un giapponese e interpretato da ottimi attori polacchi, e' impreziosito anche da ritmi lenti e pensosi che rimandano ad un illustre capostipite nel genere fantascientifico: il tarkovskiano "Stalker".
Ash e' una guerriera alla ricerca di qualcosa che valga di piu' della squallida realta' monocromatica che vive giornalmente: si guadagna da vivere partecipando alla realta' virtuale del mitico gioco "Avalon", gioca sempre da sola evitando accuratamente la compagnia altrui ma cerca comunque qualcosa, combattuta fra la speranza e il rimorso. E' cio' che la spinge sempre a migliorarsi, o a dialogare col "Game-Master" sulle specifiche del gioco e sulla natura (reale o virtuale) dello stesso maestro (un arbitro? un bug del sistema? un'icona del programmatore?).
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Splendido per immagini e colonna sonora, questo film, diretto da un giapponese e interpretato da ottimi attori polacchi, e' impreziosito anche da ritmi lenti e pensosi che rimandano ad un illustre capostipite nel genere fantascientifico: il tarkovskiano "Stalker".
Ash e' una guerriera alla ricerca di qualcosa che valga di piu' della squallida realta' monocromatica che vive giornalmente: si guadagna da vivere partecipando alla realta' virtuale del mitico gioco "Avalon", gioca sempre da sola evitando accuratamente la compagnia altrui ma cerca comunque qualcosa, combattuta fra la speranza e il rimorso. E' cio' che la spinge sempre a migliorarsi, o a dialogare col "Game-Master" sulle specifiche del gioco e sulla natura (reale o virtuale) dello stesso maestro (un arbitro? un bug del sistema? un'icona del programmatore?). E nel gioco scopre effettivamente qualcosa: c'e' una "zona" misteriosa e miracolosa alla quale si puo' arrivare seguendo la diafana e fantasmatica (ma quanto pericolosa?) figura del "Ghost". Ma cosa sara' questo spazio inaccessibile del gioco? A cosa e a chi serve? E' forse una porta per una realta' finalmente degna di questo nome, colorata, saporosa, intensa, da sempre cercata e mai piu' ritrovata, oppure e' la solita ricaduta in un settore del gioco, piu' complesso degli altri si', ma sempre e solo gioco virtuale creato da un fantomatico programmatore? La risposta allo spettatore.
E questo e' un innegabile pregio del film: la risposta del film non e' univoca, ma richiede espressamente un completamento ad opera dello spettatore, che segue Ash nel suo viaggio alla ricerca della sua personale "isola che non c'e'".
Molto piu' intrigante di "Matrix", piu' essenziale come linea narrativa e non cosi' pretenzioso come si rivela essere il film dei Wachowski, questo film del giapponese Oshii si fregia di una musica affascinante e straniante, vista come l'epifania di una realta' poetica ed esteticamente raffinata, ma anche come la colonna sonora di quella realta' virtuale che fa ormai parte inevitabilmente della mitologia del nostro secolo.
Da non perdere!
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sudveracrux
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sabato 10 agosto 2013
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qual'è la realtà?
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"Non devi mai farti confondere dall'aspetto che assumono le cose. Il tuo mondo è questo"...è questo l'incipit di Avalon, film diretto dal maestro dell'animazione giapponese Mamoru Oshii.
La storia gira tutta intorno ad uno stealth game di ultima generazione chiamato AVALON (come la famosa isola in cui venne seppellito Re Artù da Fata Morgana) che ormai ha preso il sopravvento sulla realtà.
Esso infatti a lungo andare crea dipendenza e problemi celebrali e chi perde viene definito "non ritornato".
Ash, la protagonista, era una componente della temibile squadra Wizard, smantellata in seguito all'errore di Murphy che ha tentato di accedere ad un'are segreta del gioco: la A SPECIAL.
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"Non devi mai farti confondere dall'aspetto che assumono le cose. Il tuo mondo è questo"...è questo l'incipit di Avalon, film diretto dal maestro dell'animazione giapponese Mamoru Oshii.
La storia gira tutta intorno ad uno stealth game di ultima generazione chiamato AVALON (come la famosa isola in cui venne seppellito Re Artù da Fata Morgana) che ormai ha preso il sopravvento sulla realtà.
Esso infatti a lungo andare crea dipendenza e problemi celebrali e chi perde viene definito "non ritornato".
Ash, la protagonista, era una componente della temibile squadra Wizard, smantellata in seguito all'errore di Murphy che ha tentato di accedere ad un'are segreta del gioco: la A SPECIAL. La ragazza, alla ricerca della chiave per accedervi, inizierà un'indagine che la porterà a riflettere su se stessa e su ciò che che la circonda arrivando a scoprire la realtà del mondo.
Il film è immerso in un'atmosfera irreale, fra realtà e gioco, creata tramite l'alternarsi di luci ed ombre, un crescendo di musiche dalle tonalità cupe e orchestrali e la saturazione del colore che tende a sfumare i contorni dei protagonisti risultanti spiriti vaganti.
Ancora una volta Mamoru Oshii riesce ad affermarsi come regista del fantascientifico, proponendo la sua tematica del futuro distopico già attestata nell'anime di successo Ghost in The Shell.
A chi accusa di aver notato somiglianze con la trilogia monumentale di MATRIX vorrei ricordare che proprio quest'ultima prende spunto in parte dal genere distopico giapponese (quindi non c'è da stupirsi se vi si trovano molti punti di raccordo) e che prima di essa ci sono state altre pellicole basate sullo stesso tema.
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