I film di John Ford sono avvolti da un'aura di poesia e romanticismo irlandese che talvolta sfocia nel dramma anche violento e spesso con la presenza di un'ironia simpatica. La via del tabacco uscito in bianco/nero nel 1941 vede un Ford un pò sottotono anche se aveva già sfornato pellicole memorabili (Ombre Rosse, Furore) e avesse già vinto 1 premio Oscar (Il traditore) e stava per vincerne un altro (Come era verde la mia valle), forse non l'aveva convinto la sceneggiatura tratta da una commedia teatrale di grande successo e scritta da Nunnally Johnson) valido professionista e poi anche regista (L'uomo dal vestito grigio).
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I film di John Ford sono avvolti da un'aura di poesia e romanticismo irlandese che talvolta sfocia nel dramma anche violento e spesso con la presenza di un'ironia simpatica. La via del tabacco uscito in bianco/nero nel 1941 vede un Ford un pò sottotono anche se aveva già sfornato pellicole memorabili (Ombre Rosse, Furore) e avesse già vinto 1 premio Oscar (Il traditore) e stava per vincerne un altro (Come era verde la mia valle), forse non l'aveva convinto la sceneggiatura tratta da una commedia teatrale di grande successo e scritta da Nunnally Johnson) valido professionista e poi anche regista (L'uomo dal vestito grigio).
Il film è ambientato nella Georgia del 1940 più di 100 anni prima una famiglia quella dei Lester aveva creato lungo una strada che portava al fiume grandi piantagioni di tabacco, le piantagioni da tempo non sono più coltivate e il Lester superstiti abitano in una villa andata in pezzi come "sorella" Bessie (Marjore Rambeau), o in capanne rozze e malsane come Leater Lester (Charley Grapewin) con la moglie Ada (Elisabeth Patterson) e 2 figli (su 17!) rimasti: la giovane Ellen (Gene Tierney) ragazza giovanissima ma con un'intelligenza animalesca e Dude un adolescente minorato e dedito a scatti d'ira violenta, Leater ha come vicino Lov che ha sposato una sua figlia anc'essa minorato. L'ambiente è in un degrado non solo economico ma anche comportamentale tra l'altro Jeeter è un sfaticato cronico. La terra è stata persa da molto tempo l'attuale proprietario il capitano Tim Harmon (Dana Andrews) che vive lontano ritorna e i Lester sperano che finanzi l'attività agricola ormai trascurata ma Tim che li aveva già avvertiti da un anno è costretto essendo senza mezzi economici a cedere i terreni gravati da ipoteche alla banca che intende mandare via gli occupanti. I Lester hanno smesso da tempo di lavorare cercano di escogitare qualcosa ma i loro tentativi finiscono nel caos, non serviranno i 6 mesi di proroga che il capitano Tim ha ottenuto dalla banca pagando di tasca sua 6 mesi di affitto.
Il film mostra toni farseschi e comunque appare molto datato, gli spunti comici non fanno più neanche sorridere, probabilmente certi sketch erano validi in una scena teatrale ma trasposti cinematograficamente non rendono. Stupisce poi l'impiego ridotto di attori come Dana Andrews ormai affermato divo e Gene Tierney una delle più brave e belle attrici di Hollywood all'inizio della sua carriere, entrambi si limitano a poche battute. Quanto agli altri attori: Grapewin attore americano di medio livello ebbe una presenza cinematografica di 20 anni (La foresta pietrificata, Il mago di Oz) fa un'interpretazione troppo caricata di toni farseschi come la Rambeau, merita l'interpretazione di Ada da parte della Patterson, sottotono Ward Bond.
In conclusione un film troppo datato e diretto da un John Ford non a suo agio.
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