elgatoloco
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giovedì 17 maggio 2018
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fim modesto, ma...
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Film spagnolo(italo-spagnolo, ma realizzato prevalentemente in Spagna)", questo"Hora cero: Operaciòn Rommel"(1969, di Leòn Klimowsky Dulfano, regista argentino attivo a lungo in Spagna in specie in film horror a basso coso)sposa in pieno la tesi(peraltro ormai accettata con un consensus historiarum)per cui il feldamresciallo Rommel sarebbe stato più che a conoscenza dell'attentato a Hitler e dunque fautore di un governo diverso da quello nazista in Germania- la cosa, qui, è presentata in modo didascalico, ma senz'altro convincente. Il film parte bene, ma si disperde, poi, nelle sequenze belliche, che non sono"accattivanti", ma in complesso ripetitive, prive di quel pathos che dovrebbero avere(peraltro nei film di guerra in genere è così, bisogna dire, il genere bellico è quello che è, può essere interessante al massimo per chi si occupa e intende di tattica e strategia)tali scene.
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Film spagnolo(italo-spagnolo, ma realizzato prevalentemente in Spagna)", questo"Hora cero: Operaciòn Rommel"(1969, di Leòn Klimowsky Dulfano, regista argentino attivo a lungo in Spagna in specie in film horror a basso coso)sposa in pieno la tesi(peraltro ormai accettata con un consensus historiarum)per cui il feldamresciallo Rommel sarebbe stato più che a conoscenza dell'attentato a Hitler e dunque fautore di un governo diverso da quello nazista in Germania- la cosa, qui, è presentata in modo didascalico, ma senz'altro convincente. Il film parte bene, ma si disperde, poi, nelle sequenze belliche, che non sono"accattivanti", ma in complesso ripetitive, prive di quel pathos che dovrebbero avere(peraltro nei film di guerra in genere è così, bisogna dire, il genere bellico è quello che è, può essere interessante al massimo per chi si occupa e intende di tattica e strategia)tali scene. Le musiche di Armando Trovajoli, altrimenti efficaci , sono semplicemente commissionate, in questo caso, dunque prive di qualunque appeal, imrporntate a un melodismo francamente stucchevole, lontano da altri sound-track del Maestro Trovajoli. Se nelll'ultima scena, quella nella quale il maggiore Heston, ossia Jack Palance, viene premiato per la pericolosa missione in cui i suoi commilitoni sono morti, sembra accennare a un po'di critica del militarismo che percorre il film, ma è troppo poco... Due osservazionI: oltre a Palance e a Alberto De Mendoza, interessante la presenza, tra gli interpreti, di Carllos Estrada, ma soprattutto di ANdrea Bosic, attore sloveno naturalizzato italiano , ora 98 enne(auguri, Andrea!), che da qualche anno vive in una bella casa di riposo per attori. Ma c'è anche altro: in Spagna, in quell'anno era ancora saldamente al potere Francisco Franco y Bahamonde, dittatore sanguinario, alleato del nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale, ma tanto furbo da"schivare"la guerra stessa e farla schivare quasi del tutto alla Spagna-suo unico"merito"... Permetteva di realizzare film bellici antinazisti in Spagna perché "plata no huele"... pecunia non olet... El Gato
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