francone
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venerdì 10 marzo 2017
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film eccellente di un maestro del cinema italiano
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Cos'è un classico? Un paradigma, un esempio da seguire. Con questa fotografia, questa messinscena, questa regia, con Fulci non si può più parlare di cinema di genere, o almeno non di cinema di genere alimentare. Siamo davanti a un film d'autore, Fulci non è l'artigiano del gore, guardando queste inquadrature, questi movimenti di macchina, questi montaggi alternati, non ti viene da dire <<toh, un grande artigiano>>; ti viene da dire <<toh, un grande poeta>>. Il riferimento di Vertigo di Hitchcock ci sta tutto. Questa perla di ritmo e eleganza ci insegna come si fa un ottimo film giallo. Come si gira, come si mette in scena, come si fotografa, come si monta un film giallo.
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Cos'è un classico? Un paradigma, un esempio da seguire. Con questa fotografia, questa messinscena, questa regia, con Fulci non si può più parlare di cinema di genere, o almeno non di cinema di genere alimentare. Siamo davanti a un film d'autore, Fulci non è l'artigiano del gore, guardando queste inquadrature, questi movimenti di macchina, questi montaggi alternati, non ti viene da dire <<toh, un grande artigiano>>; ti viene da dire <<toh, un grande poeta>>. Il riferimento di Vertigo di Hitchcock ci sta tutto. Questa perla di ritmo e eleganza ci insegna come si fa un ottimo film giallo. Come si gira, come si mette in scena, come si fotografa, come si monta un film giallo. Ogni inquadratura un quadro, seppur sempre al servizio della storia. Tensione erotica e inquietudine ad alti livelli, abbaglianti nudi di Elsa Martinelli e Marisa Mell che all'epoca fecero tanto scalpore e che oggi rimangono una delle principali attrattive visive del film, assieme a una San Francisco fotografata da dio. Finale originale e con grande stile, L'esordio nel thriller puro di Fulci lo conferma uno dei più grandi maestri del cinema italiano.
Cos'è un classico? Questo è un classico. Un film da prendere ad esempio ogni volta che si vuole girare un thriller. E io me lo devo vedere recensire qui con tre frasi di trama - di cui una tra l'altro è uno spoiler - come <<prodotto appena corretto>> da una generazione di critici prevenuti che quando andava a vedere un film di alcuni determinati registi sapeva già che voto avrebbe dato mentre stava entrando in sala. O almeno questa è l'unica spiegazione che mi viene in mente. Se non è così basterebbe aggiungere qualche riga e spiegare cosa non va in questo film.
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onufrio
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giovedì 10 gennaio 2019
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la donna che visse due volte?
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Una sull'altra è una piccola perla del cinema italiano, un thriller diretto magistralmente da Lucio Fulci con una solida sceneggiatura in grado di mantenere sempre vivo l'interesse dello spettatore. La scena finale rappresenta l'apoteosi, la ciliegina di questa pellicola nel quale sono presenti due importanti attori italiani del calibro di Elsa Martinelli e Riccardo Cucciolla, quest'ultimo che inizialmente sembra ricoprire un ruolo secondario si rivelerà una pedina fondamentale ai fini della storia.
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