La storia è semplice: un cittadino qualunque assiste a qualcosa di scomodo ma invece di essere supportato dai tutori dell’ordine e da chi dovrebbe indagare per scoprire la verità viene invece affossato dai poteri forti e dalla corruzione dilagante ad alti livelli e, per di più, su di lui si addensano fosche nubi di sospetto… Il pessimismo nei confronti delle istituzioni è totale e il finale nichilista è decisamente in linea con il contesto omertoso nel quale si dibatte il povero protagonista. Grandissimo Giuffrè che interpreta un commissario di polizia cinico e disilluso, in contrapposizione con il magistrato garantista Zamuto (una tantum in un personaggio positivo).
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La storia è semplice: un cittadino qualunque assiste a qualcosa di scomodo ma invece di essere supportato dai tutori dell’ordine e da chi dovrebbe indagare per scoprire la verità viene invece affossato dai poteri forti e dalla corruzione dilagante ad alti livelli e, per di più, su di lui si addensano fosche nubi di sospetto… Il pessimismo nei confronti delle istituzioni è totale e il finale nichilista è decisamente in linea con il contesto omertoso nel quale si dibatte il povero protagonista. Grandissimo Giuffrè che interpreta un commissario di polizia cinico e disilluso, in contrapposizione con il magistrato garantista Zamuto (una tantum in un personaggio positivo). Il tutto sullo sfondo di una Napoli plumbea, inquietante e minacciosa… Cupo e disperato, il film si avvale anche della ottima colonna sonora di Francesco De Masi che ben sottolinea le scene “toste”. .
Gli unici nei del film sono il montaggio troppo artigianale e il finale troppo passivo.Voto 7
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