Sergio Martino è divenuto celebre (anche nel mondo anglosassone) con un filone erotico-Thriller di cui "Lo strano vizio..." è il precursore.
Rivedere questo e altri films, pur meno riusciti, del regista in oggetto è interessante anche sotto il profilo didattico: sono sorprendenti le influenze prodotte su tanti classici successivi, italiani e statunitensi. A partire da Dario Argento, sia chiaro.
Il fascino di questo film è racchiuso in un meccanismo narrativo che riesce a fondere perfettamente e sensatamente il piano erotico con quello giallo-thriller. Nel corso del racconto si avverte spesso la sensazione che 'i conti non tornino', ma assai abilmente il finale a sorpresa mette tutto a posto: quelli che parevano buchi di sceneggiatura o coincidenze improbabili assumono senso compiuto.
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Sergio Martino è divenuto celebre (anche nel mondo anglosassone) con un filone erotico-Thriller di cui "Lo strano vizio..." è il precursore.
Rivedere questo e altri films, pur meno riusciti, del regista in oggetto è interessante anche sotto il profilo didattico: sono sorprendenti le influenze prodotte su tanti classici successivi, italiani e statunitensi. A partire da Dario Argento, sia chiaro.
Il fascino di questo film è racchiuso in un meccanismo narrativo che riesce a fondere perfettamente e sensatamente il piano erotico con quello giallo-thriller. Nel corso del racconto si avverte spesso la sensazione che 'i conti non tornino', ma assai abilmente il finale a sorpresa mette tutto a posto: quelli che parevano buchi di sceneggiatura o coincidenze improbabili assumono senso compiuto. Anche se il modello di partenza è rappresentato dai "Diabolici" di Clouzot, l'esito non è assolutamente derivativo.
Alla riuscita complessiva concorrono in maniera determinante la visionaria fotografia di Emilio Foriscot e la bella colonna sonora di Nora Orlandi.
Funzionali le scelte registiche di Sergio Martino, splendida Edwige Fenech.
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