Festa Campanile è stato un "maestrino" della commedia italiana a cavallo tra i '60 e i '70, questa sua unica misconosciuta incursione nel Thriller sorprende per la capacità del regista di svariare in un genere che doveva essergli alieno. Ma come talvolta capita (vedasi Pupi Avati), i commedianti nascondono doppie personalità assai più crudeli.
'Autostop Rosso sangue' è uno dei Thriller italiani più belli del periodo: eccellente nella realizzazione (e una lode particolare va alle strepitose location naturali abruzzesi), vanta una sceneggiatura che riesce a rilanciare continuamente il racconto, mantenendo alta la tensione fino al beffardo finale.
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Festa Campanile è stato un "maestrino" della commedia italiana a cavallo tra i '60 e i '70, questa sua unica misconosciuta incursione nel Thriller sorprende per la capacità del regista di svariare in un genere che doveva essergli alieno. Ma come talvolta capita (vedasi Pupi Avati), i commedianti nascondono doppie personalità assai più crudeli.
'Autostop Rosso sangue' è uno dei Thriller italiani più belli del periodo: eccellente nella realizzazione (e una lode particolare va alle strepitose location naturali abruzzesi), vanta una sceneggiatura che riesce a rilanciare continuamente il racconto, mantenendo alta la tensione fino al beffardo finale.
Il terzetto di protagonisti ha il Phisique du role e si amalgama benissimo, Ennio Morricone fa il resto con una colonna sonora beffarda e ritmata.
Da non perdere per gli amanti del cinema di genere, ma occhio alle versioni televisive, solitamente tagliate dalle sequenze più 'scabrose'.
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