Pellicola che riprende il personaggio di Sinbad, mitico protagonista di numerose avventure narrate nelle storie leggendarie e favolistiche della tradizione persiana. Qui il celebre marinaio è impegnato in quello che viene presentato come il suo ottavo viaggio, ovvero quindi un'avventura inedita che va ad aggiungersi ai sette viaggi noti secondo le fonti tradizionali.
Purtroppo la pellicola si dimostra poco avvincente e non all'altezza delle aspettative, che sicuramente erano molto alte per gli amanti delle storie fantastiche ed avventurose, tenuto conto dello straordinario soggetto prescelto.
La pecca principale sta proprio nella sceneggiatura, assolutamente deludente.
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Pellicola che riprende il personaggio di Sinbad, mitico protagonista di numerose avventure narrate nelle storie leggendarie e favolistiche della tradizione persiana. Qui il celebre marinaio è impegnato in quello che viene presentato come il suo ottavo viaggio, ovvero quindi un'avventura inedita che va ad aggiungersi ai sette viaggi noti secondo le fonti tradizionali.
Purtroppo la pellicola si dimostra poco avvincente e non all'altezza delle aspettative, che sicuramente erano molto alte per gli amanti delle storie fantastiche ed avventurose, tenuto conto dello straordinario soggetto prescelto.
La pecca principale sta proprio nella sceneggiatura, assolutamente deludente. Questa infatti presenta pochissime scene d'azione, per altro mal fatte, e troppo parlato, che infine diventa eccessivo e stucchevole. I dialoghi ridondanti e logorroici, straziano lo spettatore, facendone scemare l'attenzione e frustrandone le aspettative, che viceversa erano quelle di un film avventuroso con mostri, combattimenti e scene spettacolari, tutto nel contesto di un'ambientazione fantastica ai limiti della realtà.
La pellicola è amorfa ed ingessata: la storia non decolla, riscattandosi solo un po' nel finale.
Le scenografie sono molto deludenti; i mezzi utilizzati appaiono davvero troppo modesti, soprattutto tenuto conto della tipologia di film.
La recitazione è marcatamente manieristica e teatrale; personalmente l'ho trovata quasi insopportabile e comunque tale da fare un pessimo servizio alla pellicola, di cui ne esce accentuato il carattere tedioso.
La durata del film è senz'altro eccessiva; se fosse stata ridotta di una buona mezz'ora, forse si sarebbe potuto anche salvare.
Da promuovere, oltre al finale, resta l'atmosfera favolistica, comunque piacevole.
Un'osservazione finale: questo genere di film è certamente quello in cui l'evoluzione tecnica ha giocato un ruolo preponderante a favore delle nuove pellicole che potendosi avvalere di tali innovazioni sono in grado di raggiungere vette di spettacolarità inaccessibili a quelle più datate.
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