L'assedio delle sette frecce

Ho visto questo secondo western di Sturges e una volta di più ho ammirato le caratteristiche del vecchio cinema americano: anche all'interno di riconoscibilissime convenzioni (certi riempitivi come i battibecchi fra il vecchio Demarest e il giovane Campbell - due sudisti che moriranno alla fine dopo essersi comportati da eroi) o il prevedibile svolgimento della storia d'amore (che obbedisce a un andamento già presente in commedie come Mister Smith va a Washington di Capra o Lady Eva di Preston Sturges) si ammira la grandiosità dei paesaggi - non da cartolina illustrata - e la secchezza con cui sono rappresentati i personaggi principali, primo fra tutti il protagonista, magnificamente interpretato da William Holden. [+]

Ho visto questo secondo western di Sturges e una volta di più ho ammirato le caratteristiche del vecchio cinema americano: anche all'interno di riconoscibilissime convenzioni (certi riempitivi come i battibecchi fra il vecchio Demarest e il giovane Campbell - due sudisti che moriranno alla fine dopo essersi comportati da eroi) o il prevedibile svolgimento della storia d'amore (che obbedisce a un andamento già presente in commedie come Mister Smith va a Washington di Capra o Lady Eva di Preston Sturges) si ammira la grandiosità dei paesaggi - non da cartolina illustrata - e la secchezza con cui sono rappresentati i personaggi principali, primo fra tutti il protagonista, magnificamente interpretato da William Holden. Buona la sceneggiatura, con dialoghi non ridondanti e battute felici come questa: Holden entra in un saloon e una anzianotta e malandata prostituta lo saluta dicendogli che le piacciono gli uomini in divisa. Lui repplica asciutto: "Per questo non mi spoglio" E' vero che la parte più originale è la seconda, quella dell'assedio dei mascaleros, ma ci sono altri momenti potenti, come il folgorante inizio con Holden che riporta a Forte Bravo un sudista che era fuggito, trascinandolo legato a una corda, lui a cavallo. Che gioia, poi, nel vedere attori così bravi, di grande evidenza fisica e non sentire una musica che rompe i timpani o assistere alle imprese truculente dei soliti serial killer del cinema americano contemporaneo. [-]

Il film è un western  del 1943, la regia è di John Sturges uno dei registi di punta degli anni d'oro di Hollywood, in allora sottovalutato dalla critica, ma che diresse  innumerevoli successi: western: Sfida all'O.K. Corral, I magnifici sette, Sfida nella città morta, drammatici: Giorno maledetto (ebbe la nomination all'Oscar) e il Vecchio e il mare (entrambi con Spencer Tracy), di guerra: La grande fuga, l'ultimo film diretto fu La notte dell'Aquila.
Il film è ambientato a  Fort Bravo forte sperduto nel deserto dell'Arizona, siamo nel 1863 in piena guerra civile e al forte sono detenuti molti prigionieri sudisti, i nordisti sono a ranghi ridotti e spesso i prigionieri sudisti fuggono, ma li riacciuffa l'implacabile capitano Roper (William Holden) o vengono uccisi dagli indiani Mescalero che scorazzano nel territorio. [+]

Il film è un western  del 1943, la regia è di John Sturges uno dei registi di punta degli anni d'oro di Hollywood, in allora sottovalutato dalla critica, ma che diresse  innumerevoli successi: western: Sfida all'O.K. Corral, I magnifici sette, Sfida nella città morta, drammatici: Giorno maledetto (ebbe la nomination all'Oscar) e il Vecchio e il mare (entrambi con Spencer Tracy), di guerra: La grande fuga, l'ultimo film diretto fu La notte dell'Aquila.
Il film è ambientato a  Fort Bravo forte sperduto nel deserto dell'Arizona, siamo nel 1863 in piena guerra civile e al forte sono detenuti molti prigionieri sudisti, i nordisti sono a ranghi ridotti e spesso i prigionieri sudisti fuggono, ma li riacciuffa l'implacabile capitano Roper (William Holden) o vengono uccisi dagli indiani Mescalero che scorazzano nel territorio. Nel forte  Alice la figlia del comandante colonnello Owens sta per sposare il tenente Beecher (Richard Anderson) e per l'occasione viene raggiunta dall'amica Carla (Eleanor Parker una attrice bella, bionda che ebbe negli anni 1945-1970 un buon successo: Pietà per i giusti, Scaramouche, Tutti insieme appasionatamente, ebbe anche tre nomination) che flirta con Roper, in realtà è la fidanzata del Capitano sudista Marsh (John Forsythe (Dynasty, in TV, Topaz)  e sta preparando la fuga del fidanzato e di altri 3 prigionieri, la fuga dei 4 a cui si aggiunge la ragazza (che nel frattempo si era innamorata di Roper), riesce, ma il cap. Roper li insegue e li cattura, mentre stanno per ritornare al forte, improvvisamente sono attaccati dagli indiani e bloccati in un fosso dove poco alla volta quasi tutti muoiono, Roper e Carla si salvano per l'intervento provvidenziale di uno squadrone di cavalleggeri.
Il film è ben articolato con un'ambientazione che mostra (specie nella seconda parte) ampi e suggestivi panorami del territorio dell'Arizona e ha una trama avvincente, i personaggi sono ben costruiti con approfondimento della loro psicologia: Roper è un cinico che fa il suo dovere con asprezza, ma che nel suo intimo vorrebbbe una vita più umana e si rifugia nell'hobby  del giardinaggio, ma alla fine la sua dura scorza cede all'amore e alla compassione, Carla è in cerca di un amore vero, ha solo effetto per il capitano Marsh e lo aiuta perché lo ha promesso, a sua volta il capitano sudista intuisce la verità e affida la ragazza a Roper. Ottima le recitazione di William Holden nonché quelle di Eleanor Parker e John Forsyte, come buona l'interpretazione dei diversi caratteristi che hanno modo di esprimersi (vedi i battibecchi tra i prigionieri sudisti) con dialoghi non superficiali. Ottima la fotografia in technicolor, originali e molto ben realizzate le modalità dell'assedio da parte dei Mescalero ai soldati nordisti e ai loro prigionieri. In conclusione un ottimo western che merita le 4 stelle. [-]