La rosa nera

E' un film di avventura uscito nel 1950 in un bel Tecnicolor, con la regia di Henry Hathaway, storico regista di Hollywood bravo e versatile, diresse per 40 anni, incominciò negli anni '30 fino al 1970 con all'attivo moltissimi film (Chiamate Nord 777, 14° ora esordio di Grace Kelly, Pugni pupe e pepite, I 4 figli di Katie Elder, il Grinta con cui John Wayne ricevette l'Oscar) specialista in film western e di avventura, diresse commedie anche drammatiche (Niagara con Marilyn Monroe). Il film a suo tempo ebbe un buon esito al box office.
Il film è ambientato in Inghilterra tra il 1272 e il 1300, il Re Edoardo I normanno (Michael Rennie), cerca di creare l'unità nazionale conciliando i sassoni oppressi da 2 secoli dagli invasori normanni. [+]

E' un film di avventura uscito nel 1950 in un bel Tecnicolor, con la regia di Henry Hathaway, storico regista di Hollywood bravo e versatile, diresse per 40 anni, incominciò negli anni '30 fino al 1970 con all'attivo moltissimi film (Chiamate Nord 777, 14° ora esordio di Grace Kelly, Pugni pupe e pepite, I 4 figli di Katie Elder, il Grinta con cui John Wayne ricevette l'Oscar) specialista in film western e di avventura, diresse commedie anche drammatiche (Niagara con Marilyn Monroe). Il film a suo tempo ebbe un buon esito al box office.
Il film è ambientato in Inghilterra tra il 1272 e il 1300, il Re Edoardo I normanno (Michael Rennie), cerca di creare l'unità nazionale conciliando i sassoni oppressi da 2 secoli dagli invasori normanni. Il protagonista è un sassone Walter (Tyrone Power) figlio naturale di un nobile sassone che ha sposato una ricca normanna da cui ha avuto un altro figlio, nel testamento lascia a Walter  un paio di stivali (in cui però è nascosta una somma di denaro) e soprattutto lo riconosce come figlio legittimo. La matrigna che lo odia con un pretesto lo fa arrestare, ma il Re interviene e lo fa liberare, Walter recuperati gli stivali, con il suo caro amico Tristan (Jack Hawkins) lascia il paese per andare nel lontano Cathai (Cina) dal Gran Khan Kubilai, mongolo, anche perchè ha studiato a Oxford ed è impaziente di apprendere la scienza orientale. Si aggrega ad una carovana che porta un gran numero di doni tra cui un centinaio di donne e destinati al Khan, tramite il capo carovana conosce una ragazza "La perla nera" Maryam (Cècile Aubbry) che s'innamora di lui che disgustato dai mongoli della scorta per i loro massacri cerca di fuggire con lei, ma il capo della scorta il condottiero Bayan (Orson Welles) lo cattura poi però prova simpatia per lui come per Tristan bravo arciere che ha fatto conoscere ai mongoli l'arco inglese. Walter viene inviato nel sud della Cina, ancora indipendente, per conoscerla e fare una relazione, ma arrivato viene catturato con Tristan e la ragazza. Riesce di nuovo a scappare ma solo, anche perché Tristan è stato ucciso. Arrivato in Inghilterra lo accoglie Re Edoardo e fa conoscere le invenzioni cinesi: la polvere di sparo, la bussola, la stampa. C'è una sorpresa: arriva una delegazione mongola inviata da Bayan che ha conquistato la Cina del sud, tra essi c'è Mariam e Walter potrà sposarla.
Il film è anacronistico come vicenda, dal momento che dopo 2 secoli erano finite le dispute tra normanni e sassoni e certamente queste conoscenze tecniche non avvennero in quei modi e in quei tempi, comunque la vicenda regge grazie ad una sceneggiatura abile e accattivante ed a una direzione meticolosa e sicura. Molto curata la fotografia a colori, gli effetti speciali anche se datati (nel 1950 non esisteva la grafica computerizzata!) sono più che decorosi, molto ben realizzate le scene di massa. Per quanto riguarda la recitazione Tyrone Power interpreta bene la parte di Walter, molto bene Orson Welles anche se lui altissimo come mongolo non appare credibile. Di buon livello i comprimari specie Jack Hawkins bravo attore (Zulu, Ben Hur, Lawrence d'Arabia) che però a 40 anni appare fuori parte come giovane scapestrato (il regista si giustificò con l'imposizioni della produzione). Cècile Aubry, invece, pur molto carina e simpatica non sa recitare, come attrice fu una meteora, ma si rivalse con la sceneggiatura e la regia (Belle e Sebastian).

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