"Armiamoci e partite"(1971, Nando Cicero), scritto dal regista con Scarnicci, Tarabusi, Steno, De Bernardi, Raimondo Vianello, è l'incrocio(senza sintesi)tra la vicenda dei due"antieroi"(Armiamoci e partite, verso del grande poeta romagnolo Olindo Guerrini, inter cetera), che, camerieri catrastrofici in un bistrot francese, dopo aver ottenuto la cittadinanza francese devono andare al fronte(estate 1914,,,)con tutto quanto ne consegue e una vicenda spionistica orchestrata da una sorta di Mata Hari(una bella e convincente Martine Brochard)e ancora la storia del generale creduto morto che i due"Cicciofranco"si caricano sulle spalle(invero solo Franco, avendo come Sempre Ciccio il ruolo di "capetto"), finché.
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"Armiamoci e partite"(1971, Nando Cicero), scritto dal regista con Scarnicci, Tarabusi, Steno, De Bernardi, Raimondo Vianello, è l'incrocio(senza sintesi)tra la vicenda dei due"antieroi"(Armiamoci e partite, verso del grande poeta romagnolo Olindo Guerrini, inter cetera), che, camerieri catrastrofici in un bistrot francese, dopo aver ottenuto la cittadinanza francese devono andare al fronte(estate 1914,,,)con tutto quanto ne consegue e una vicenda spionistica orchestrata da una sorta di Mata Hari(una bella e convincente Martine Brochard)e ancora la storia del generale creduto morto che i due"Cicciofranco"si caricano sulle spalle(invero solo Franco, avendo come Sempre Ciccio il ruolo di "capetto"), finché...meglo non dire troppo, visto che non è un"giallo"ma c'è, come detto, la componente spionistica, pur se tenue e non troppo insistita... Da vedere per divertirsi e apprezzare Franco e Ciccio con meno battute(qualcune c'è, ovviamente)ma più impostati sul lato mimico, un po'anche per corrispondere all'antefatto nel bistrot, quanto il tutto inizia con una sorta di Stan Laurel e Oliver Hardy altrimenti"déguisés" ma soprattutto alla lunga parte che coinvolge il generale...che è un soprendente Phillippe Clay..E loro, sempre loro, con un nugolo di caratteristi, tra cui anche Anna Maestri, bravi/e, ma dal nome non troppo roboante... Comnque da vedere, non solo per farsi un quadro completo della filmografia di Franco e Ciccio, ma per ridere anche al di fuori di schemi ricevuti, anche riguardo ai due grandi(ormai le riserve sono cadute ampiamente)comici siciliani.Erano ancora gli anni in cui lavoravano assiduamente insieme e Cicero è uno dei loro registi preferiti. Decisamente, come ho cercato di spiegare, un film"atipico"per i due, ma singificativo , forse di altro, di un altro tipo di comicità, forse mai pienamente espressa. Per chi eventualmente cerchi una sorta di parodia della vita militare e soprattutto delle sue"alte sfere", essa c'è, ma p in realtà, abbastanza"nascosta"(il tich scambiato per occhiolino del sottufficiale che dovrebbe dare l'ordine di fucilazione, poi ovviamente sospeso). C'è il finale che non è uno"happy end"e questo è un altro piccolo elemento di originalità. El Gato
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