flegiàs tn
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lunedì 12 maggio 2008
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un piacevole stuart gordon
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Premiato al Fantafestival del fantastico di Roma nel maggio del 1986 (ma l'anno prima ottenne un riconoscimento anche al Myfest di Cattolica), il film debutto di Stuart Gordon (From Beyond, Dolls, Il pozzo e il pendolo, Dagon) trova subito, da parte degli appassionati del genere, una caldissima accoglienza.
L'ottimo risultato è da attribuire alla buona riuscita del reparto spfx opera di A. Dubin e H. Miller, agli interpreti tutti ben calati nel ruolo (su tutti l'allucinato Jeffrey Combs) ed alla buona sceneggiatura tratta (molto alla larga, a dire il vero) dal racconto di Lovecraft Herbert West, rianimatore, e opera -più che di Paoli, Norris e Gordon- del dottor Ron Berman (ex direttore di un pronto soccorso in California).
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Premiato al Fantafestival del fantastico di Roma nel maggio del 1986 (ma l'anno prima ottenne un riconoscimento anche al Myfest di Cattolica), il film debutto di Stuart Gordon (From Beyond, Dolls, Il pozzo e il pendolo, Dagon) trova subito, da parte degli appassionati del genere, una caldissima accoglienza.
L'ottimo risultato è da attribuire alla buona riuscita del reparto spfx opera di A. Dubin e H. Miller, agli interpreti tutti ben calati nel ruolo (su tutti l'allucinato Jeffrey Combs) ed alla buona sceneggiatura tratta (molto alla larga, a dire il vero) dal racconto di Lovecraft Herbert West, rianimatore, e opera -più che di Paoli, Norris e Gordon- del dottor Ron Berman (ex direttore di un pronto soccorso in California).
Gordon, oltre ad avvalersi della consulenza del dott. Berman, ha eseguito una serie di sopralluoghi in diversi obitori (circa mezza dozzina), al fine di rendere le immagini il più verosimile possibile…
Pur inserendosi nel filone "zombesco" alla Romero, il film anticipa alla lunga la tendenza attuale dei ritornanti iperveloci: in Re-animator, infatti, i morti scattano sul lettino e si lanciano come tarantolati sugli umani circonvicini…
Molto cauta, invece, è stata l'accoglienza della critica italiana che, come da prassi, non ha colto il senso ironico alla base del tutto e, in diverse occasioni, ha demolito l'opera…
Così, ad esempio, menziona "Il corriere della sera" del 26 agosto 1986:
"Nella abominevole gara combattuta fra maestri dell'horror per guadagnare il primato del ribrezzo, ecco inserirsi un esordiente americano che, se continua così, meriterà un'onorificenza all'Ordine del Vomito. Si chiama Stuart Gordon, e c'è da temere che i premi ricevuti lo incoraggino a proseguire"…
E, per fortuna aggiungiamo noi, Gordon ha davvero proseguito realizzando altre due pellicole ispirate a Lovecraft (From beyond-terrore dall'ignoto e Dagon-la Mutazione del Male) da noi inedite in sala e circolate solo nel mercato home-video…
Musiche di Richard Band e produzione di Brian Yuzna (Society, Re-animator 2, The Dentist 1 e 2, Faust, Il Ritorno dei Morti-Viventi 3, Necronomicon) per un capolavoro indiscutibile dello splatter, virato in chiave ironica (pur se molto distante, ad es. dal risultato di Brain Dead di Peter Jackson) e anticipatore di trovate stilistiche che avrebbero ispirato, da lì in poi, buona parte del cinema underground prossimo al livello amatoriale.
Curiosità: il primo cadavere rianimato all'obitorio, e ucciso da Dan, è Arnold Schwarzenegger…
Così la frase di lancio, nei flani americani: Death Is Just The Beginning….
Del film circolano due versioni, quella cut (unrated version) è accorciata di 9 minuti rispetto all'integrale per una durata complessiva di 86 minuti.
Da ricordare la scena splatter-erotica, quando il professore "decapitato" massaggia le tette alla ragazza, inturgidendogli i capezzoli.
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wynorski guiaz '80s
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sabato 9 gennaio 2010
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h.p. lovecraft/stuart gordon/brian yuzna
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Mandato negli Stati Uniti dopo l'omicidio del suo professore e collaboratore Svizzero, il giovane studente Herbert West si stabilisce nell'Università di medicina dove lavora anche il suo compagno di casa, il medico praticante Dan Cain. Dopo aver convinto Cain che è possibile resuscitare i morti o parti morte dei corpi, West sperimenta il suo siero sui cadaveri dell'obitorio dell'Ospedale. Ma il loro insegnante del corso, scoperta l'invenzione, vuole ottenerne i diritti eliminando West e Cain. Alla base di questo horror cult anni '80 c'è il libro del noto romanziere H.P. Lovecraft in seguito 'musa ispiratrice' di altri innumerevoli film prodotti e diretti da Stuart Gordon(qui regista) e Brian Yuzna(qui produttore).
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Mandato negli Stati Uniti dopo l'omicidio del suo professore e collaboratore Svizzero, il giovane studente Herbert West si stabilisce nell'Università di medicina dove lavora anche il suo compagno di casa, il medico praticante Dan Cain. Dopo aver convinto Cain che è possibile resuscitare i morti o parti morte dei corpi, West sperimenta il suo siero sui cadaveri dell'obitorio dell'Ospedale. Ma il loro insegnante del corso, scoperta l'invenzione, vuole ottenerne i diritti eliminando West e Cain. Alla base di questo horror cult anni '80 c'è il libro del noto romanziere H.P. Lovecraft in seguito 'musa ispiratrice' di altri innumerevoli film prodotti e diretti da Stuart Gordon(qui regista) e Brian Yuzna(qui produttore). La pellicola vanta la presenza di personaggi ben caratterizzati, tra tutti, l'ovvio e squilibrato(e folle) Herbert West interpretato dal bravo caratterista Jeffrey Combs; diventato con gli anni attore feticcio di Yuzna, nei due sequel di Re-Animator e in innumerevoli pellicole horror e B-Movies che ne hanno caratterizzato la fama Americana. IL film di Gordon riflette sulla morte e sul macabro delle azioni di West che consistono nella rianimazione del tessuto cerebrale, quasi come fosse un film di David Cronenberg. La mutazione genetica, le conseguenze e il comportamento dei 'resuscitati' sono il punto di discussione di Re-Animator dando al film un aspetto sinistro, molto horror e non tralasciando(in perfetto stile anni '80) una certa comicità nera nei personaggi e nell'intera pellicola. Anche se perde inizialmente del ritmo narrativo, il film si avvia poi nella parte centrale e finale in un susseguirsi di colpi di scena, esibizione tecnica e di make up di morti viventi e una perfezione visiva già intuibile nei titoli di testa. All'epoca Vietato ai Minori di 18 fu un successo sia commerciale che di critica a livello Mondiale; tanto da vincere in numerosi Festival. Un film tutt'oggi di impatto, che non svecchia e che continua a colpire. Con due sequel all'altezza entrambi diretti da Brian Yuzna: Re-Animator 2(1990) e Beyond Re-Animator(2003) quest'ultimo da noi in Italia giunto direttamente in home video.
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tarantinofan96
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mercoledì 16 aprile 2014
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un cult dell' horror in chiave grottesca
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Un giovane scienziato e studente universitario di nome Herbert West ha scoperto un potente siero in grado di riportare in vita i morti. Unico problema è che i cadaveri si risvegliano privi di controllo e con lo scopo di uccidere. Tratto da un racconto di H.P.Lovecraft, Re-Animator segna il debutto alla regia Stuart Gordon e prodotto dal suo collaboratore Brian Yuzna. Re-Animator è un horror truculento, ricco di scene splatter, ma mai troppo eccessive realizzate con l'ausilio di effetti speciali veramente ottimi. Il tutto è condito con un pizzico di ironia che rende il tutto molto grottesco. Si può intravedere volendo anche una leggerissima critica scientifica: anche qui è presente il personaggio dello scienzato arrogante e egoista che pensa solo alle proprie ricerche e che risulta indifferente di fronte al pericolo in cui può mettere le altre persone.
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Un giovane scienziato e studente universitario di nome Herbert West ha scoperto un potente siero in grado di riportare in vita i morti. Unico problema è che i cadaveri si risvegliano privi di controllo e con lo scopo di uccidere. Tratto da un racconto di H.P.Lovecraft, Re-Animator segna il debutto alla regia Stuart Gordon e prodotto dal suo collaboratore Brian Yuzna. Re-Animator è un horror truculento, ricco di scene splatter, ma mai troppo eccessive realizzate con l'ausilio di effetti speciali veramente ottimi. Il tutto è condito con un pizzico di ironia che rende il tutto molto grottesco. Si può intravedere volendo anche una leggerissima critica scientifica: anche qui è presente il personaggio dello scienzato arrogante e egoista che pensa solo alle proprie ricerche e che risulta indifferente di fronte al pericolo in cui può mettere le altre persone. Nel complesso quest'opera prima di Stuart Gordon è un ottimo film horror, girato bene e recitato altrettanto bene che ha riscosso all'epoca un notevole successo di pubblico. Un cult.
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onufrio
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venerdì 30 agosto 2019
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si può fare!
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Il geniale quanto folle Dottor West, scappa via dall'Europa per proseguire i suoi macabri esperimenti in America, lì troverà l'aiuto di un giovane studente, Dan, ma sin da subito le cose si mettono male scatenando un turbinio di scene piene di sangue, per stomaci forti, che troveranno l'apice nel finale convulso e ricco di "risorti". Idea originale ma che pecca nello sviluppo e che rimane, forse volutamente, nel genere B-Movie dell'Horror.
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m.raffaele92
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mercoledì 9 ottobre 2013
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brutto film ingiustamente sopravvalutato
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Il cinema è purtroppo anche popolato da film sopravvalutati o da “cult movies” che non si meriterebbero la suddetta dicotomia. “Re-Animator” è a mio parere uno di quelli. Dopo una scarsa accoglienza all’uscita nelle sale, il film acquisì popolarità grazie alla diffusione in vhs (il mercato home video era agli albori), diventando presto un “cult movie”. C’è davvero da chiedersi come mai: siamo di fronte a un trionfo del cattivo gusto e della demenza. Realizzato a basso costo e costruito interamente su un’ironia ricercata e mai raggiunta, il film vorrebbe essere una commedia horror virata al grottesco, ma Stuart Gordon non è Sam Raimi e siamo ben lontani dalla padronanza di quest’ultimo relativamente alla commistione di risate e spavento: se “La casa” di Raimi riusciva magistralmente in questa commistione, con l’aggiunta di un tocco di sarcasmo e sana cattiveria, “Re-Animator” riesce solo ad essere becero e stupido.
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Il cinema è purtroppo anche popolato da film sopravvalutati o da “cult movies” che non si meriterebbero la suddetta dicotomia. “Re-Animator” è a mio parere uno di quelli. Dopo una scarsa accoglienza all’uscita nelle sale, il film acquisì popolarità grazie alla diffusione in vhs (il mercato home video era agli albori), diventando presto un “cult movie”. C’è davvero da chiedersi come mai: siamo di fronte a un trionfo del cattivo gusto e della demenza. Realizzato a basso costo e costruito interamente su un’ironia ricercata e mai raggiunta, il film vorrebbe essere una commedia horror virata al grottesco, ma Stuart Gordon non è Sam Raimi e siamo ben lontani dalla padronanza di quest’ultimo relativamente alla commistione di risate e spavento: se “La casa” di Raimi riusciva magistralmente in questa commistione, con l’aggiunta di un tocco di sarcasmo e sana cattiveria, “Re-Animator” riesce solo ad essere becero e stupido. Più che cult, verrebbe da parlare di scult, appellativo che viene spontaneo guardando la scena assurda (indubbiamente il punto più basso del film) in cui un cadavere decapitato sorregge la propria testa affinché questa compia un “servizio del tutto particolare” a una donna sdraiata su una tavola operatoria. Come a dire: non c’è limite al peggio.
Per non parlare poi di Lovecraft: il solo fatto di aver scomodato (fosse anche solo nella locandina) il nome del grande scrittore americano, è una infame bestemmia. Inutile quindi dire che il racconto omonimo del Nostro era tutt’altra cosa e si sarebbe tra l’altro prestato benissimo ad un adattamento cinematografico (il che a pensarlo fa ancora più rabbia).
Cosa salvare quindi di questo film? Nulla, se non alcune buone scene di sano splatter artigianale.
Ma tenetevi forte: guardando sempre a Lovecraft, Stuart Gordon sarebbe addirittura riuscito a fare di peggio (!) l’anno successivo con “From Beyond – Terrore dall’ignoto”. Qualcuno lo fermi!
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