nicolòmatta
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martedì 13 aprile 2010
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psycho ii
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I motel americani sono sempre inquietanti, ma non quanto il motel Bates di Psycho: è stato teatro di orrendi delitti, il cui autore, Norman (Anthony Perkins), era uno psicopatico oppresso in gioventù dalla dispotica madre che aveva ucciso assieme all'amante. Per cancellare dalla memoria l'orribile gesto, l'uomo prendeva le sembianze della madre vestendosi da donna e obbediva all'impulso omicida che lo comandava: per questo finirono sotto le sue coltellate la giovane Marion Crane (Janet Leigh) e l'investigatore privato Arbogast (Martin Balsam) che cercava di far luce sulla vicenda. Dopo ventidue anni passati in un ospedale psichiatrico, Norman è finalmente guarito, ma Lila Crane (Vera Miles), la sorella di Marion, non si dà pace: è convinta che Bates sia ancora un folle mostro.
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I motel americani sono sempre inquietanti, ma non quanto il motel Bates di Psycho: è stato teatro di orrendi delitti, il cui autore, Norman (Anthony Perkins), era uno psicopatico oppresso in gioventù dalla dispotica madre che aveva ucciso assieme all'amante. Per cancellare dalla memoria l'orribile gesto, l'uomo prendeva le sembianze della madre vestendosi da donna e obbediva all'impulso omicida che lo comandava: per questo finirono sotto le sue coltellate la giovane Marion Crane (Janet Leigh) e l'investigatore privato Arbogast (Martin Balsam) che cercava di far luce sulla vicenda. Dopo ventidue anni passati in un ospedale psichiatrico, Norman è finalmente guarito, ma Lila Crane (Vera Miles), la sorella di Marion, non si dà pace: è convinta che Bates sia ancora un folle mostro. Nel frattempo l'uomo torna a vivere nella casa materna, gestisce di nuovo il motel - che in sua assenza era diventato un posto frequentato da prostitute e tossicodipendenti - e trova lavoro presso un fast food, ma la gente che lo circonda è diffidente e gli è ostile. L'unica che gli sta vicino è una graziosa collega (Meg Tilly) di cui Norman s'innamora. Ma le anime pie esistono solo in paradiso, quindi perché la ragazza si prende tanta cura dell'ex assassino? C'è sotto qualcosa. Dal 1960 al 1983 la moda del cinema di paura è cambiata con l'avvento dello slasher, assai apprezzato dal pubblico adolescente, ma i vecchi spettatori hitchcockiani si chiedono che senso abbia rifare un seguito di Psycho, un thriller perfetto come un orologio, e indirizzarlo verso questa direzione. La soluzione del mistero, dopo aver visto il film, è chiara: per evidenti scopi commerciali. Allo stesso modo, Robert Bloch, il mediocre romanziere che aveva firmato l'omonimo romanzo (1959) che ispirò Hitch, si diede da fare a scriverne il sequel. Così la Universal ha dato il via a un film che non è altri la degenerazione del n. 1; e non bastano gli efficaci effetti speciali di Albert Whitlock o la sempre inquietante presenza di Anthony Perkins, peraltro rimasto intrappolato nel ruolo di Bates in altri due pessimi seguiti (1986, 1990). Se poi non si tiene conto che Psycho II è il seguito di un film di Hitchcock - quindi senza pregiudizi - come horror vale poco o nulla: perché la paura è poca e affidata alla macelleria grandguignolesca, mentre il regista Richard Franklin non sa neanche cosa sia la suspense. Hanno aspettato che Hitchcock lasciasse il mondo dei vivi per torturarlo in quello dei morti. Si sarà rivoltato nella tomba.
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nicolò
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sabato 2 giugno 2007
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nessuna pietà per anthony perkins
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Vent’anni dopo Norman Bates è reputato guarito ed esce dal manicomio per far ritorno a casa. Ma in circolazione c’è ancora Lila Crane - la sorella della sua vittima che morì sotto l’acqua della doccia del motel - che non ci crede e che, con l’aiuto della figlia, cerca di far impazzire Norman. Ci riesce. Diretto da un cineasta mediocre che fa ricorso ai più inutili e grand-guignolesci effetti visivi, peraltro opera del genio di Albert Whitlock, è un seguito stiracchiato e inutile che non aggiunge nulla al capolavoro (1960) di Hitchcock, nonostante la buona interpretazione di Perkins, ormai intrappolato nei ruoli da schizofrenico. Musica di Jerry Goldsmith. Andrà peggio con i numeri 3 e 4.
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raysugark
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sabato 8 settembre 2018
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psycho ii
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Psycho di Alfred Hitchcock è considerato una delle pietre miliari del cinema thriller di tutti i tempi, che ancora adesso riesce a dare quella suspense da spaventare lo spettatore. Ovviamente Universal Pictures ha avuto un grande interesse, a realizzare il sequel sull’indimenticabile film del maestro del brivido. La sceneggiatura è stata poi sviluppata da Tom Holland, al tempo giovane sceneggiatore che dopo diventerà uno dei più importanti cineasti del cinema horror.
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Psycho di Alfred Hitchcock è considerato una delle pietre miliari del cinema thriller di tutti i tempi, che ancora adesso riesce a dare quella suspense da spaventare lo spettatore. Ovviamente Universal Pictures ha avuto un grande interesse, a realizzare il sequel sull’indimenticabile film del maestro del brivido. La sceneggiatura è stata poi sviluppata da Tom Holland, al tempo giovane sceneggiatore che dopo diventerà uno dei più importanti cineasti del cinema horror. Inizialmente Anthony Perkins non voleva partecipare al progetto, per ritornare al ruolo che lo ha fatto molto consacrare. Una volta che l’attore ha letto lo script accetta di partecipare nel 1983 in Psycho II, da ancora una volta nei panni di Norman Bates. In questa pellicola viene mostrata che Norman Bates è stato rilasciato in libertà, da cui lui cercherà ad avere una vita normale. Finché il passato oscuro li farà rivivere, quelle vicende che lui stesso pensa di aver concluso. Di solito realizzare il sequel su un’opera unica come Psycho, si rischia di realizzare una pellicola che non riuscirà a convincere lo spettatore. Psycho II su alcuni aspetti propone idee interessanti, ma per il resto della pellicola riesce solamente a deludere. Psycho II non è riuscito a specificare dei dettagli che vengono tralasciati, su chi è Norman Bates sia prima che dopo gli avvenimenti della prima pellicola. Per il fatto che se Psycho II fosse riuscito a specificare questi dettagli interessanti, la pellicola sarebbe stata molto coinvolgente per lo spettatore da non poter lasciare alcun dubbio. Purtroppo nel corso della pellicola alcune sequenze diventano ripetitive, che possono annoiare lo spettatore al posto di sorprendere. Psycho II non sarà ai livelli del capolavoro di Alfred Hitchcock, riuscendo infatti a deludere lo spettatore. Però può intrattenere i fan del genere Slasher.
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