8 ½

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Un film di Federico Fellini. Con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Sandra Milo, Barbara Steele.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 138 min. - Italia 1963. - Cineteca di Bologna MYMONETRO 8 ½ * * * * 1/2 valutazione media: 4,84 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
roberto giovedì 21 dicembre 2006
l'unico il solo il supremo Valutazione 5 stelle su cinque
86%
No
14%

il punto più alto del cinema: la Rivelazione del Sè.. quello che Fellini mette in scena è molto di più della sua crisi creativa: in realtà a partire da questa si aprono interi squarci nell'inconscio del regista che consentono uno sguardo che trascende la dimensione personale x inoltrarsi nei territori enigmatici della memoria collettiva e degli archetipi. E' questo che fa di 8e1/2 un'opera d'arte sublime che trascende la soggettività dell'autore x elevarsi verso una coscienza superiore. Per quanto ne sappia nessuno è riuscito come lui ad elevarsi così in alto nel cinema: le immagini sembrano scaturire da sole, senza che vi sia alcun apporto cosciente del regista, che in questo caso è più che mai un medium. [+]

[+] esatto (di mic)
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veronick sabato 7 febbraio 2009
sogno e realtà Valutazione 5 stelle su cinque
81%
No
19%

8 1/2 non si limita a raccontare la crisi del regista Guido ma anche la crisi di Guido come uomo e lo fa senza circoscrivere il racconto all'interno di una trama, ampliando i confini del film e distruggendo le barriere spazio-temporali, pur mantendendo un filo logico ben preciso:si viene proiettati direttamente nella coscienza, o meglio nell'inconscio di Guido, li' dove la dimensione reale si unisce a quella onirica senza che vi sia una reale linea di demarcazione. Da qui nasce la densità di personaggi e di emozioni che si affacciano alla mente di Guido (o forse dello stesso Fellini?) che ci stordisce e che mai avrebbe potuto prendere forma limitandosi alla dimensione reale. Ci stordisce questo regista che si dà a noi completamente,mette a nudo la sua anima, ci dona non solo il suo presente e il suo passato ma anche i suoi sogni più segreti e le sue debolezze, come la fantasia proibita di un harem tutto suo in cui tutte le sue donne vivano senza gelosie reciproche. [+]

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paolo 67 venerdì 16 marzo 2012
osmosi tra arte e vita Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%


L'astronauta Titov, il secondo uomo nello spazio, disse: “OTTO E MEZZO è più misterioso del cosmo”. Il film piacque molto in URSS tanto che vinse il primo premio al Festival di Mosca, all'unanimità. In America oltre alle 5 candidature e ai 2 Oscar vinse il primo premio al Festival di New York (il primo film della Storia a vincere i premi principali delle due superpotenze ai tempi della cortina di ferro). Fellini evoca il mondo del cinema, ma il suo universo privato, la sua “bella confusione” (il titolo che Flaiano aveva proposto per il film), è quella dell'italiano medio: i genitori, la moglie, le amanti (con le impossibilità di conciliare le diverse visioni della donna), le ambizioni riguardo il lavoro, la Chiesa mediatrice dei misteri della natura e dell'uomo tra spiritualità trascendentale che non viene messa in discussione e istituzione criticata per la sua sessuofobia. [+]

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gianni lucini lunedì 10 ottobre 2011
rizzoli voleva lasciar perdere Valutazione 5 stelle su cinque
68%
No
32%

Il film, cui ha collaborato anche lo scrittore Ennio Flaiano, è un grande e impietoso affresco d’epoca che con ironia prende di mira la volgarità dei nuovi ricchi, l’assurdità dell’aristocrazia e la mediocrità della borghesia. È un pugno nello stomaco per il pubblico milanese della “prima”, composto in gran parte dalla buona borghesia lombarda. Alla fine della proiezione i fischi superano per clamore gli applausi. Uno spettatore sputa addirittura addosso a Fellini, un altro lo sfida pubblicamente a duello. Non va meglio alla proiezione privata in casa di Angelo Rizzoli, che ha prodotto il film insieme a Peppino Amato. Di fronte a un’accoglienza così sfavorevole l’imprenditore lombardo confida agli amici: «Se potessi mi ritirerei dall’impresa. [+]

[+] è per "la dolce vita!" (di gianni lucini)
[+] postato nel film sbagliato (di gianni lucini)
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paolo 67 lunedì 27 febbraio 2012
otto e mezzo parla di te. Valutazione 5 stelle su cinque
88%
No
13%

E pensare che era un film che Fellini non voleva più fare! Ma da questo trovò con genialità assoluta lo spunto per la storia. La straordinaria novità del linguaggio (colle ardite sperimentazioni del direttore della fotografia Giovanni Di Venanzo) lo pose all'avanguardia tanto da essere ammirato dai circoli dell'underground e dello sperimentalismo, come dai letterati dell'epoca (Calvino). Fellini è profetico nel decrivere una società che si nutre di abitudini e finzioni. Primo film a vincere contemporaneamente al tempo della guerra fredda i festival di Mosca e di New York e uno dei dieci migliori film filosofici della storia secondo la Chiesa. Un racconto di una crisi creativa, esistenziale e storica, ma ritmato da un'umorismo che in Fellini, citando Lao-Tse (“appena hai formulato un pensiero serio, ridici sopra”), assurge a una caratteristica fondamentale della sua poetica. [+]

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il cinefilo giovedì 24 giugno 2010
8 1/2 Valutazione 5 stelle su cinque
69%
No
31%

TRAMA: Il film racconta la crisi professionale e esistenziale di un regista di nome Guido(un grande Marcello Mastroianni)e che durante la lavorazione di un nuovo film si trova a "fronteggiare" psicologicamente i ricordi del passato e la sua stessa figura inizia a dimenarsi tra sogno e realtà...RECENSIONE: Federico Fellini,con questo film,tocca(a tutti gli effetti)l'apice del suo "surrealismo onirico" e riesce a calibrare e "mischiare" in maniera affascinante il mondo reale,il mondo dei ricordi e il mondo della pura fantasia instaurando magistralmente un immenso "vaudeville" dalle componenti fortemente "psicanalitiche" e tipicamente "Felliniane". [+]

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paolo 67 giovedì 19 gennaio 2012
la magia dell'arte/nell'arte Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Il film, che ha contribuito in maniera eccezionale al rinnovamento dell'espressione cinematografica, affronta il tema della creazione, della contraddittorietà della stessa, fatta di vezzi, astuzie, impegno, viltà, sincerità e mistificazione. Un film che Fellini non voleva più fare, quando ebbe, genialissimamente, l'intuizione: un film su un regista che voleva fare un film che non ricorda più. Non riusciva a vedere in faccia il protagonista, perchè -lo ammise solo a cose fatte e tanto tempo dopo- era lui. I suoi connotati spirituali, il suo universo sono quelli dell'italiano medio: l'educazione religiosa, i rapporti con le donne, le ambizioni attorno al lavoro. Un pregio straordinario del film -qui c'è davvero unanimità- è il linguaggio, vi sono tutti gli stili possibili e qualcuno inventato per l'occasione, assieme a soluzioni da cinema d'avanguardia, come la solarizzazione della sequenza delle terme (grande è stato il contributo di Gianni di Venanzo alla fotografia con un bianco e nero semplicemente sbalorditivo), a rappresentare l'initerrotto flusso di coscienza del protagonista (ricordi/sogni/illusioni/realtà). [+]

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lucaguar giovedì 3 aprile 2014
fellini re del cinema Valutazione 5 stelle su cinque
83%
No
17%

81/2 è un film che ha rappresentato una svolta epocale nella storia del cinema: mai nessuno prima di Fellini aveva saputo tramutare il ruolo di regista in quello di un pittore e il cinema in una tela, su cui dipingere tutte sfumature dell' enorme mistero della vita degli esseri umani.
O meglio, forse solo Bergman aveva saputo farlo, ma in modo molto diverso, anche se non mi addentro qui in pericolosi paragoni che potrebbero intorpidire la nostra capacità di apprezzare due dei più grandi colossi della storia del cinema: ognuno di loro ci ha donato qualcosa di veramente unico, teniamoli ben distinti e gustiamoceli entrambi, limitarli a giudizi oggettivi ed arbitrari sarebbe rinnegare la loro arte. [+]

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jacopo b98 mercoledì 25 settembre 2013
il più bel film italiano di sempre Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

 Guido (Mastroianni), regista in crisi con un film da fare, mentre è a Roma per le riprese ha l’occasione di riflettere sul matrimonio con la moglie Luisa (Aimée), sul rapporto con l’amante Carla (Milo), ecc. Comprende il senso di vuoto e di disperazione della sua vita e il fallimento della sua esistenza. Ma forse c’è ancora una possibilità di rimediare al fallimento. Capolavoro assoluto di Fellini, forse il miglior film italiano di sempre, considerato tra i vertici assoluti della cinematografia mondiale: La masturbazione di un genio diceva Dino Buzzati. Scritto da Fellini con Ennio Flaiano, Tullio Pinelli e Brunello Rondi, da un soggetto dei primi due; è un’autobiografia romanzata del più grande regista italiano di sempre, visivamente eccezionale, grazie a scenografie (Piero Gherardi) e costumi ai limiti della perfezione, un fotografia eccellente (Gianni di Venanzo) e alle musiche di Nino Rota (memorabile la marcetta finale). [+]

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luca scial� mercoledì 6 agosto 2014
primo film visionario di fellini Valutazione 4 stelle su cinque
80%
No
20%

Primo film visionario di Fellini, dopo il neorealismo portato avanti fin dagli esordi con film straordinari. Fa conoscere al pubblico i retroscena del girare un film e lo fa per primo rispetto ai suoi colleghi. E, sempre per primo, mette cinematograficamente a nudo la figura del regista (il protagonista è Guido Anselmi, interpretato da Mastroianni), ponendo sotto i riflettori i suoi limiti, le sue insicurezze, i suoi dubbi. Il non saper gestire la propria vita privata con tutte le ripercussioni che ciò comporta sulla vita professionale. Al punto da rischiare di far saltare un film. Ma evidenzia il mondo del cinema in generale, in particolare, quello delle attrici, tra loro in concorrenza, ipocrite, o al dramma quando sono messe da parte. [+]

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