La notte dell'iguana

Tenesseeo Williams ha ispirato con i suoi drammi i soggetti di molti film (Un tram che si chiama desiderio, Baby Doll, Improvvisamente l'estate scorsa, La dolce ala della giovinezza), figlio di un pastore protestante ebbe una vita tormentata, con una visione pessimistica dell'uomo e della società, scandagliando a fondo i recessi intimi dell'animo umano.La notte dell'iguana è tratto da un suo dramma con la regia di John Houston uscito nel 1964 in bianco e nero.
Il protagonista del film è il reverendo Lawrence Shannon (Richard Burton) pastore protestante della Chiesa Episcopale (gli Anglicani in USA) molto chiacchierato per una relazione con una ragazza minorenne (16 anni) insegnante di catechismo alla scuola domenicale. [+]

Tenesseeo Williams ha ispirato con i suoi drammi i soggetti di molti film (Un tram che si chiama desiderio, Baby Doll, Improvvisamente l'estate scorsa, La dolce ala della giovinezza), figlio di un pastore protestante ebbe una vita tormentata, con una visione pessimistica dell'uomo e della società, scandagliando a fondo i recessi intimi dell'animo umano.La notte dell'iguana è tratto da un suo dramma con la regia di John Houston uscito nel 1964 in bianco e nero.
Il protagonista del film è il reverendo Lawrence Shannon (Richard Burton) pastore protestante della Chiesa Episcopale (gli Anglicani in USA) molto chiacchierato per una relazione con una ragazza minorenne (16 anni) insegnante di catechismo alla scuola domenicale. In una predica fortemente esaurito escecritica e insulta l'ipocrisia dei fedeli, il vescovo lo sospende per 2 anni dalle sue funzioni. Shannon vive sentendo fortemente l'attrazione del sesso e dell'alcool vive, lavora come guida turistica in Messico per un'agenzia di viaggi battista. Nel film lo vediamo in Messico che fa la guida ui fedeli di una parrocchia battista, nel gruppo c'é la signora Judith Fellows (Grayson Hall nota attrice teatrale) che accompagna la sedicenne Charlotte (Sue Lyon) conturbante e disinibita che s'incapriccia di Shannon e cerca di portarselo a letto. Finalmente ci riesce, ma prima che succede qualcosa la Fellows li sorprende e vuole denunciarlo all'agenzia. Shannon per evitare le conseguenze cambia itinerario e per distrarre il gruppo li dirotta in un hotel diverso a Puerto Vallarta splendida località sul mare, l'albergo è gestito dal suo amico Fred che scopre morto da 1 mese ed è gestito ora dalla bella vedova Maxine (Ava Gardner), qui incontra una strana coppia: Hanna Jelkes (Deborah Kerr) che gira per gli hotel dipingendo ritratti per i turisti, mentre il nonno di 97 anni recita poesie. In questa caotica atmosfera umana la Ferrows riesce a fare allontanare (controvoglia) i turisti, Charlotte perde la testa per l'aitante autista, Shannon rasserenato dalla dolce Hannah che parte quando muore il nonno, decide di abbandonare la carriera ecclesiastica e vivere con Maxine da sempre innamorata di lui.
Il film, pur discreto nel suo complesso, ha delle criticità: innanzitutto la scelta di John Houston di scegliere il bianconero che non rende adeguatamente il paesaggio mozzafiato del posto (non è la location de Il tesoro della Sierra Madre); inoltre il personaggio di Shannon per3/4 del film è troppo "caricato" e caricaturale, appare una macchietta stereotipa, solo nel finale acquisto un'umanità drammatica e sincera, tanto di cappello a Richard Burton e alla sua professionalità. Brave anche Ava Garner e Deborah Kerr, quanto a Sue Lyon (da poco reduce dal successo di Lolita) sculetta per tutto il film continuando a fare l'adolescente dal corpo provocante e disinibita, ebbe una breve carriera (L'investigatore, Missione in manciuria) tormentata da una vita sentimentale irrequieta, a 24 anni la sua carriera era finita. Il film si regge su una trama solida , una sceneggiatura accattivante anche se calca la mano nelle caratterizzazioni (la zitella repressa, l'autista bullo e così via), i dialoghi sono brillanti e convincenti. Il film durante le riprese fu attenzionato dalle cronache scandalistiche per gli eccessi sessuali di Sue Lyon, Ava Gardner, Richard Burton raggiunto dalla moglie Elisabet Taylor e del resto dell'équipe.

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Notevole ed originale film di attori,in un bellissimo b/n. La spietatezza del soggetto di T. Williams si sposa idealmente con la carnalità della regia di  Huston,che accarezza i volti di splendidi attori,dando vita alla loro espressività. Una Gardner meravigliosa (da segnalare l'audacia di una scena in cui si concede all'amore di due indigeni) e commovente,un Burton perfetto prete tormentato,una Kerr che anche in questa occasione accende lo schermo. Gara di bravura per cui bisogna,necessariamente,citare Grayson Hall,la custode di Charlotte. Un film stimolante,di ampio respiro,da vedere e rivedere