krokkor
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sabato 23 settembre 2006
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il diavolo e la sua musica
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Il film, per chi non l'avesse mai visto, è un tributo degli anni '80 al genere Blues ed ai suoi appassionati ma può tranquillamente piacere anche ad una platea di non addetti ai lavori. La commedia risulta brillante e divertente. Alcuni riferimenti visivi e della trama sono identificabili solo per esprienza diretta del pubblico all'ambito Blues; la simbologia di alcune scene è molto esplicita (es. il crocicchio di strade dove il musicista stringe il suo patto con il diavolo vendendogli l'anima - da cui il sottotitolo Cross Roads) e ripercorre la definizione di Blues come "la musica del diavolo" così come veniva definita negli anni in cui nasceva e veniva suonata. Oltre a ciò si aggiunga un viaggio vagabondo negli stati del sud dell'America alla maniera dei primi musicisti blues impegnati a guadagnarsi la giornata di paese in paese suonando le loro ballades preceduti alcune volte addirittura dalla loro fama e ne risulta un film piacevole sull'incantato mondo del Blues come passione ma ancora più come stile di vita.
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Il film, per chi non l'avesse mai visto, è un tributo degli anni '80 al genere Blues ed ai suoi appassionati ma può tranquillamente piacere anche ad una platea di non addetti ai lavori. La commedia risulta brillante e divertente. Alcuni riferimenti visivi e della trama sono identificabili solo per esprienza diretta del pubblico all'ambito Blues; la simbologia di alcune scene è molto esplicita (es. il crocicchio di strade dove il musicista stringe il suo patto con il diavolo vendendogli l'anima - da cui il sottotitolo Cross Roads) e ripercorre la definizione di Blues come "la musica del diavolo" così come veniva definita negli anni in cui nasceva e veniva suonata. Oltre a ciò si aggiunga un viaggio vagabondo negli stati del sud dell'America alla maniera dei primi musicisti blues impegnati a guadagnarsi la giornata di paese in paese suonando le loro ballades preceduti alcune volte addirittura dalla loro fama e ne risulta un film piacevole sull'incantato mondo del Blues come passione ma ancora più come stile di vita. Stile di vita che coinvolgerà il protagonista (Ralph Macchio), giovane promessa della chitarra classica acustica, a tal punto da diventare egli stesso emulo e discendente di tutta quella categoria di musicisti-clochard degli anni dal 20 al 40 che popolavano il panorama blues e che porranno con il loro stile quella che sarà la matrice musicale da cui si svilupperanno tutti gli altri generi musicali futuri fino ai giorni nostri. Si sottolinei poi la partecipazione di un chitarrista di eccezione come Steve Vai nelle scene finali del duello fra chitarristi ed ogni appassionato o spettatore può considerarsi più che appagato alla fine del film sia dal punto di vista musicale che artistico.
Peccato non sia mai stato pubblicato in DVD.
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francismetal
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martedì 15 maggio 2018
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per gli amanti del blues e non solo
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Tra storia, leggenda e fantasia dell'autore, questo film narra di un ragazzo bianco che studia la chitarra classica che vuole diventare bluesman, è un fan di Robert Johnson e trova un suo amico e collega. Entrambi divennero talentuosi grazie al patto col diavolo.
Si ispira a fatti reali, Robert Johnson fu davvero il maestro del Delta Blues che poi ispirerà il rock and roll e tutta la storia successiva. Esiste davvero la leggenda secondo cui Johnson avesse fatto il patto col diavolo all'incrocio di una strada.
Nel film l'anziano musicista vuole che il ragazzo si immerga nella vita del bluesman nel posto dove il Delta blues era nato, e lo costringe a fare delle cose non belle.
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Tra storia, leggenda e fantasia dell'autore, questo film narra di un ragazzo bianco che studia la chitarra classica che vuole diventare bluesman, è un fan di Robert Johnson e trova un suo amico e collega. Entrambi divennero talentuosi grazie al patto col diavolo.
Si ispira a fatti reali, Robert Johnson fu davvero il maestro del Delta Blues che poi ispirerà il rock and roll e tutta la storia successiva. Esiste davvero la leggenda secondo cui Johnson avesse fatto il patto col diavolo all'incrocio di una strada.
Nel film l'anziano musicista vuole che il ragazzo si immerga nella vita del bluesman nel posto dove il Delta blues era nato, e lo costringe a fare delle cose non belle. Non è questa la musica, il ragazzo sapeva già suonare, non c'è bisogno di essere un fuorilegge e dormire nei fienili per diventare bluesman. Certo, i musicisti di quell'epoca piuttosto che studiare hanno messo in musica la loro esperienza di vita, ma oggi siamo un po' più evoluti. Il ragazzo doveva essere se stesso, non essere qualcun altro. Questo è l'aspetto che non mi è piaciuto del film. Condivido il fatto che era utile andare sul posto e imparare fosse utile ma non era necessario commettere crimini.
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