Divertente commedia soprannaturale, sulla falsariga dei film di Frank Capra.
Lo stile della narrazione è leggero ed ironico: si comprende sin da subito che ci sarà l'immancabile happy end, come appunto usava nei bei film di una volta.
L'idea da cui trae spunto la sceneggiatura non è originalissima, ma dà vita ad uno di quegli scenari da cui possono scaturire innumerevoli equivoci e situazioni paradossali, particolarmente umoristiche e divertenti, che hanno sempre funzionato sul grande schermo.
La pellicola è impreziosita dal grande Paul Muni, che dimostra ancora una volta di trovarsi benissimo a vestire i panni del criminale (ruolo già ricoperto nel celebre “Scarface – Lo sfregiato” di Howard Hawks).
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Divertente commedia soprannaturale, sulla falsariga dei film di Frank Capra.
Lo stile della narrazione è leggero ed ironico: si comprende sin da subito che ci sarà l'immancabile happy end, come appunto usava nei bei film di una volta.
L'idea da cui trae spunto la sceneggiatura non è originalissima, ma dà vita ad uno di quegli scenari da cui possono scaturire innumerevoli equivoci e situazioni paradossali, particolarmente umoristiche e divertenti, che hanno sempre funzionato sul grande schermo.
La pellicola è impreziosita dal grande Paul Muni, che dimostra ancora una volta di trovarsi benissimo a vestire i panni del criminale (ruolo già ricoperto nel celebre “Scarface – Lo sfregiato” di Howard Hawks). Lo sguardo malandrino e la mimica facciale particolarmente espressiva, piena di ammiccamenti, caratterizzano l'ottima interpretazione di Muni, facendola restare impressa nella memoria del pubblico.
Nel resto del cast si segnalano, negli altri due ruoli di rilievo, l'esperto Claude Rains e la giovanissima e bellissima Anne Baxter.
Sebbene si rintraccino evidenti messaggi dal contenuto socio-politico (contro la corruzione nelle istituzioni ed a favore dell'impegno sociale per tenere i giovani delle masse popolari lontano dalla strada e dalla delinquenza), l'opera resta di puro intrattenimento, lasciandosi piacevolmente seguire per tutta la sua durata, comunque contenuta.
Si ricordano le divertentissime scene tra il gangster e il Diavolo, interpretato da Rains, dove il primo si rivela un tale filibustiere da riuscire persino a tenere testa al signore degli inferi.
Le scenografie e gli effetti visivi utilizzati per ricostruire l'inferno lasciano a desiderare, ma tenuto conto delle disponibilità dell'epoca (anni '40) non si può pretendere molto di meglio.
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