Marcus Ray(Jean Claude Van Damme) e il suo socio Tommy Hendricks(Rob Schneider) sono i capi di una ditta di Hong Kong che produce merce da esportazione verso l'America. Quando un'agente della CIA in incognito(Lela Rochon) fa coppia con i due, Ray scopre che anche Tommy è un infiltrato e i tre, si vedono protagonisti in una lotta senza esclusione di colpi contro delle Triadi Cinesi, alcuni agenti CIA corrotti e la mafia Russa, tutti li ad Hong Kong per concludere un grosso affare di commercio di microbombe da installare in trasmettitori portatili(esportati negli USA) al fine di far cadere il Governo e attuare una futura distruzione globale. Dopo la collaborazione(da flop al cinema, almeno in USA) in Double Team, Van Damme e il fido regista Orientale Tsui Hark tornano a collaborare in una pellicola piena di scene d'azione adrenaliniche ipermontate, iperritmate volte a sorreggere una trama all'apparenza esile e, diciamo così, che sa di già visto, ma che si dimostra più complicata(per il pubblico) visti gli infiniti colpi di scena sulle diverse identità dei personaggi; cattivi e non cattivi.
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Marcus Ray(Jean Claude Van Damme) e il suo socio Tommy Hendricks(Rob Schneider) sono i capi di una ditta di Hong Kong che produce merce da esportazione verso l'America. Quando un'agente della CIA in incognito(Lela Rochon) fa coppia con i due, Ray scopre che anche Tommy è un infiltrato e i tre, si vedono protagonisti in una lotta senza esclusione di colpi contro delle Triadi Cinesi, alcuni agenti CIA corrotti e la mafia Russa, tutti li ad Hong Kong per concludere un grosso affare di commercio di microbombe da installare in trasmettitori portatili(esportati negli USA) al fine di far cadere il Governo e attuare una futura distruzione globale. Dopo la collaborazione(da flop al cinema, almeno in USA) in Double Team, Van Damme e il fido regista Orientale Tsui Hark tornano a collaborare in una pellicola piena di scene d'azione adrenaliniche ipermontate, iperritmate volte a sorreggere una trama all'apparenza esile e, diciamo così, che sa di già visto, ma che si dimostra più complicata(per il pubblico) visti gli infiniti colpi di scena sulle diverse identità dei personaggi; cattivi e non cattivi. Quello che ne viene fuori è un fumettone d'action ben diretto e coreografato che trova la sua ragione d'esistere non sui dialoghi(con qualche battuta del comico Schneider) ma bensì su Van Damme e sulle sue doti di lottatore che, come il collega Rob, cadono a volte in battute ironiche; almeno nella prima mezzora. Hark, talentuoso regista di polizieschi impartisce anche in questo Hong Kong Colpo Su Colpo il suo stile innegabile; ovverosia l'alternare la recitazione alle scene d'azione seguendo sì uno schema ripetitivo, ma che non distrae l'attenzione dello spettatore. Non tutti i personaggi(attori) sono bilanciati nella recitazione(ad esempio, Paul Sorvino e Rob Schneider, che dal lì in poi si è affermato attore da commedia, spesso in collaborazione con Adam Sandler) ma il film scorre via liscio come l'olio e in quasi due ore di durata non si sentono ne la noia, ne la voglia di cambiare canale, uscire dal cinema o spegnere il lettore dvd. Per un buon action in regola, tutto ciò più bastare e Knock Off(titolo originale) è un film più che buono.
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