laurence316
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venerdì 24 agosto 2018
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uno dei peggiori e sopravvalutati film degli '80
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(o There's A Killer of Good Movies on the Road)
Esordio alla regia di Harmon e alla sceneggiatura di Red, The Hitcher è un film che, sin dalle prime scene, lascia perplessi. Ci si chiede dove voglia andare a parare e, a seguito della prematura rivelazione delle reali intenzioni dell'"autostoppista", si finisce per chiederselo sempre di più.
Da quel momento (i primi dieci minuti circa) in poi, il film procede con una serie di scenette talvolta anche staccate una dall’altra, senza nessuna particolare logica, se non quella della futile ricerca dell’efferatezza. Che, nonostante la sensazione che pare abbia suscitato al momento dell’uscita, si risolve anch’essa in ben poca cosa.
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(o There's A Killer of Good Movies on the Road)
Esordio alla regia di Harmon e alla sceneggiatura di Red, The Hitcher è un film che, sin dalle prime scene, lascia perplessi. Ci si chiede dove voglia andare a parare e, a seguito della prematura rivelazione delle reali intenzioni dell'"autostoppista", si finisce per chiederselo sempre di più.
Da quel momento (i primi dieci minuti circa) in poi, il film procede con una serie di scenette talvolta anche staccate una dall’altra, senza nessuna particolare logica, se non quella della futile ricerca dell’efferatezza. Che, nonostante la sensazione che pare abbia suscitato al momento dell’uscita, si risolve anch’essa in ben poca cosa.
Non è scarso sul versante della violenza (che però non fa più così impressione), e nemmeno dell’azione, ma è di certo molto scarso dal punto di vista cinematografico. Soggetto, sceneggiatura, recitazione (ad eccezione, forse, di Hauer) lasciano tutte fortemente a desiderare, mentre il regista (poi, comunque, andato incontro ad alterne fortune) riesce a controllare bene le scene d’azione. Il problema è che non è ben servito da una trama più che banale, inesistente, e da una progressione drammatica che non c’è.
La tensione non monta, il film non fa paura e non inquieta neppure, e si affloscia su di un finale prevedibilissimo che, come se non bastasse, non si degna di offrire alcuna spiegazione riguardo ai fatti narrati. Le motivazioni dell’antagonista e quelle del protagonista (che sembra subire una sorta di fascinazione per il suo aguzzino, man mano che la “storia” procede) non sono mai indagate, e sul film aleggia anche un’ambigua aria omofobica.
Lo sceneggiatore ha sostenuto di essersi ispirato al testo di Riders On The Storm dei Doors (e ciò risulta evidente in particolare nella sequenza iniziale), il che non può che portare alla formulazione del suggerimento all’eventuale spettatore di evitare accuratamente la visione di questo pessimo film e andarsi a risentire o sentire per la prima volta la canzone in questione, più carica di emozione nei suoi soli sette minuti di tutto questo film nella sua ora e mezza.
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alex_23
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domenica 20 febbraio 2011
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grande rutger!
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Buon film interpretato degnamente dagli attori.
Magistrale la prova offerta da Rutger Hauer! Davvero spaventoso (in tutti i sensi!)
Si dice che il giovane attore che interpreta la vittima del killer fosse davvero impaurito da Hauer sul set! Si è calato nel personaggio in un modo impressionante.
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ibracadabra 8
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sabato 2 marzo 2013
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paura/road
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ho visto pochi giorni fa' il remake del film medesimo,un po' deludente.il paragone con questa pellicola è impari xche' il patos, la tensione l'inquietudine,accompagnano lo spettatore per tutta l'infernale,"strada della paura"un viaggio allucinante e spettrale un duello fisico/psicologico,fatto di asfalto,sangue,perversione e paura, vittime che diventano carnefici, per il gusto e il gioco sadico e perverso del serial killer. un thriller claustrofobico,e delirante,,bravi e credibili i 2 giovani protagonisti jennifer Jason Leigh, e C. Thomas Howell,ottimo Rutger Hauer,nei panni dell'assassino schizzato,folle,paranoico,alienato ma estremamente lucido.
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ho visto pochi giorni fa' il remake del film medesimo,un po' deludente.il paragone con questa pellicola è impari xche' il patos, la tensione l'inquietudine,accompagnano lo spettatore per tutta l'infernale,"strada della paura"un viaggio allucinante e spettrale un duello fisico/psicologico,fatto di asfalto,sangue,perversione e paura, vittime che diventano carnefici, per il gusto e il gioco sadico e perverso del serial killer. un thriller claustrofobico,e delirante,,bravi e credibili i 2 giovani protagonisti jennifer Jason Leigh, e C. Thomas Howell,ottimo Rutger Hauer,nei panni dell'assassino schizzato,folle,paranoico,alienato ma estremamente lucido.,quasi uscito da una dimensione parallela.un fantasma di carne con tranch e cortello. DA VEDERE
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