parsifal
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martedì 18 dicembre 2018
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miseria e paillettes
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L'esimio ed infaticabile Dino Risi, Maestro della Commedia all'Italiana, nel 1964 realizza , in compagnia dei suoi amici e collaboratori, Scola Maccari e Pinelli, un film sul cinema italiano ospite di un festal in Argentina. IL Protagonista è Marco cavicchio, un Gassman sempre più mattatore e poliedrico, con la tendenza a polarizzare l' attenzione sempre su di sè. Marco è il capo ufficio stampa e fac . totum di una casa cinematografica nazionale e viene incaricato di presenziare al festival , nel quale il film appena girato, verrà premiato.
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L'esimio ed infaticabile Dino Risi, Maestro della Commedia all'Italiana, nel 1964 realizza , in compagnia dei suoi amici e collaboratori, Scola Maccari e Pinelli, un film sul cinema italiano ospite di un festal in Argentina. IL Protagonista è Marco cavicchio, un Gassman sempre più mattatore e poliedrico, con la tendenza a polarizzare l' attenzione sempre su di sè. Marco è il capo ufficio stampa e fac . totum di una casa cinematografica nazionale e viene incaricato di presenziare al festival , nel quale il film appena girato, verrà premiato. E' circondato da una corte multicolore e variopinta, una stella del cinema ormai sul viale del tramonto, ma troppo piena di sè per accorgersene ( S.Pampanini), due giovani esordienti inesperte ma disposte ad ogni compromesso pur di affermarsi ed uno sceneggiatore dall'aria fin troppo pseudo-intellettuale, avido ed opportunista. Verranno accolti alla'areoporto di B.Aires dall' Ing. Maruchelli ( A, Nazzari) impetuoso , logorroico, megalomane e nostalgico dell'Italia. Marco naviga in cattive acque e cerca di stare a galla come può; espedienti di vario genere, compreso il gioco d'azzardo, che non gli frutta nulla anzi al contrario,avrà una notevole perdita. Confida nell'incontro con un vecchio amico( interpretato da Manfredi) che si è trasferito in Argentina da più di dieci anni, credendolo ricco vorrebbe chiedergli in prestito un'ingente somma di denaro. Ma al momento dell'incontro arriverà ala Verità in pochi, decisivi istanti; il suo amico è povero e non si è affatto realizzato e vive come può. La sarabanda del festival va avanti, si stringono mani, si concedono interviste. L' Ingegnere invita tutti a casa sua, in nome dell'italica ospitalità che MArco prenderà troppo alla lettera, seducendo sua moglie. Arriva il momento di ripartire, con un carico di illusione e delusioni molto oneroso per tutti. Cialtroneria e miserie che non cambiano neanche in due nazioni così distanti tra loro. Gassman gigantesco , strappa risate amare nel suo esplicarsi. Da vedere.
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fabio57
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mercoledì 23 dicembre 2015
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graffiante e divertente
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Sottovalutato questo film di Risi che invece ancora una volta centra il bersaglio, regalandoci uno spaccato arguto e ironico di quel sottobosco, che sguazza dietro le retrovie del firmamento cinematografico,fatto di cialtroni,attricette in cerca di scritture,squallidi impresari senza scrupoli.Il personaggio più desolatamente esilarante, è quello dell'emigrante di successo che cerca di ritrovare un'Italia perduta, nell'incontro con questi "personaggetti" blandendoli in tutti i modi ma lasciandoli poi a bocca asciutta allorquando le richieste si fanno più sostanziose.
Interpretazione maiuscola di Amedeo Nazzari,La Buccella nella parte della svampita è come sempre bravissima e bella.
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Sottovalutato questo film di Risi che invece ancora una volta centra il bersaglio, regalandoci uno spaccato arguto e ironico di quel sottobosco, che sguazza dietro le retrovie del firmamento cinematografico,fatto di cialtroni,attricette in cerca di scritture,squallidi impresari senza scrupoli.Il personaggio più desolatamente esilarante, è quello dell'emigrante di successo che cerca di ritrovare un'Italia perduta, nell'incontro con questi "personaggetti" blandendoli in tutti i modi ma lasciandoli poi a bocca asciutta allorquando le richieste si fanno più sostanziose.
Interpretazione maiuscola di Amedeo Nazzari,La Buccella nella parte della svampita è come sempre bravissima e bella.Gasmann perfetto,Manfredi struggente.
Da vedere
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elgatoloco
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lunedì 22 maggio 2017
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agrodolce in salsa risi
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Con"IL Gaucho"eravamo nel 1964, anni del"Boom"made in Italy, ma Risi-Gassman(una collaborazione molto lunga e fruttuosa, la loro)anche qui ci mostrano, con lo stile agrodolce che non è poi antitetico(anzi, ne risente fortemente)al neorealismo-si può anzi dire che"commedia all'italiana"e neorealismo sono due facce della stessa medaglia ci mostrano, tra risate e lazzi apparenti, come"sa di sale lo pane altrui"(messer Dante Alighieri), dietro l'apparenza dei lustrini del dorato mondo del cinema made in Italy, qui invitato a un festival made in Argentina, con alcuni momenti forti(l'incontro Gassman-Manfredi, dove quest'ultimo, in un ruolo adattissimo a lui, quasi"tagliato"sul suo personaggio, è un industriale spiantato.
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Con"IL Gaucho"eravamo nel 1964, anni del"Boom"made in Italy, ma Risi-Gassman(una collaborazione molto lunga e fruttuosa, la loro)anche qui ci mostrano, con lo stile agrodolce che non è poi antitetico(anzi, ne risente fortemente)al neorealismo-si può anzi dire che"commedia all'italiana"e neorealismo sono due facce della stessa medaglia ci mostrano, tra risate e lazzi apparenti, come"sa di sale lo pane altrui"(messer Dante Alighieri), dietro l'apparenza dei lustrini del dorato mondo del cinema made in Italy, qui invitato a un festival made in Argentina, con alcuni momenti forti(l'incontro Gassman-Manfredi, dove quest'ultimo, in un ruolo adattissimo a lui, quasi"tagliato"sul suo personaggio, è un industriale spiantato.fallito, che invece della fortuna in Argentina ha trovato la miseria, la condizione di spiantato da cui forse era partito)con un duetto di risate amare in qualche modo irripetibile(nessun attore italiano d'oggi saprebbe replicarlo così, forse, a fatica Proietti e Brignano, che, pur bravisismi, non saprebbero né vorrebbero-credo-uguagliarlo...; il rapporto Gassman-Nazzari(un Nazzari"rutilante", anche se certo in un ruolo anche qui molto congeniale), ossia l'italiano della fabbrichetta, tutto "italiano"e nostalgico del"Belpaese"ma poi tirchio la sua parte, anzi...oculato, diremo. E Gassman, coi suoi numeri, lo spagnolo maccheronico che ci mette ben poco a ridivenire romanesco, il"mattatore", corteggiatore ma molto"oculato"perhcé , da press-agent cinematografico, ha a che fare con cambiali, conti dell'albergo da pagare. E le donne, sempre un po'penalizzate, svampite come qui La Buccella e Silvana Pampanini che da se stessa certo non male..."Glorydays"di un cinema che non c'è più né s potrebbe replicare, ma che lascia dietro di sé una scia di rimpianto... E qualche trovata, come quell'argentino di origini tedesche sembra Hitler sputato, quasi ne fosse un clone...UN cinema che sformava anche film simili, con un po'di "turismo"e di floklore, ma sempre nelle giuste dosi, con canzoncine non proprio memorabili ma discrete, in particolare con le due.qui-interpretate da Neil Sedaka. El Gato
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