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Cinzia Th. Torrini

Cinzia Th. Torrini. Data di nascita 5 settembre 1954 a Firenze (Italia). Cinzia Th. Torrini ha oggi 69 anni ed è del segno zodiacale Vergine.

Il tocco autoriale

A cura di Fabio Secchi Frau

Prestigiosa regista e sceneggiatrice televisiva e, in parte minore, cinematografica, Cinzia TH Torrini ha messo la sua arte al servizio delle fiction e delle miniserie italiane, riuscendo a dare enorme valore a prodotti che di solito sono percepiti erroneamente come "di serie B".
Con un totale amore per il mestiere della regista, ha realizzato opere che contenevano quella giusta dose di ingredienti per catturare l'attenzione degli telespettatori. Parabole sul riscatto, drammi sulle seconde occasioni, realizzazioni di sogni nel cassetto hanno alle spalle un impegno profuso a potenziare e sviluppare la creatività insita nel piccolo schermo, senza perdere qualità e sensibilità. Usufruendo di tutti i punti di forza di un racconto televisivo (la possibilità di conoscere il mondo dei protagonisti in una dimensione più ampia; un più complesso intreccio dei personaggi; lo sviluppo di un più completo affresco che non si limiti a raccontare una vicenda, ma un'epoca), è riuscita a legare lo spettatore alla serialità.
Insomma, la tv di Cinzia TH Torrini ha basi solide, un'identità ben definita, obiettivi importanti, una forte passione, ma soprattutto una funzione educativa e d'informazione, che passa attraverso la sua padronanza della tecnica audiovisiva, partita proprio dallo studio, dagli esercizi e dalla sua conoscenza cinematografica, poi immesse nel tubo catodico.
In una prospettiva più ampia, all'interno della sua carriera, è rilevante il fortissimo confronto con i media e la loro evoluzione, quindi con le innovazioni del digitale e la velocizzazione dei tempi di lavorazione che, spesso, minano a quello che è considerato il tocco finale di un'autrice. Cosa che non è mai venuta a mancare nelle sue fiction. È indubbio il fatto che riuscendo a fondere tradizione e modernità, abbia preservato intatto il suo taglio autoriale, così che emozione dell'immagine e potenza di una scena potessero investire chi guardava da casa, anche nelle opere di stampo più generalista.
Burattinaia capace di muovere i fili di ogni fase di lavorazione di un audiovisivo nella quale presenzia, precisa e strategica calcolatrice e straordinaria economa pragmatica nel campo della pre-produzione, è una delle più importanti registe televisive in un insieme di nomi che comprendono grandissime come Tiziana Aristarco, Francesca Archibugi, Stefania Casini, Anna Di Francisca e tante altre.

Il TH
Ha dodici anni quando decide di aggiungere al suo nome quel misterioso TH che poi manterrà per tutta la sua vita.
Dopo essersi diplomata in lingue, si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia, avvicinandosi anche alla fotografia, che poi le farà trovare prima un impiego all'interno di uno studio fotografico milanese e poi come fotoreporter sportiva per eventi legati al motociclismo. La passione per l'immagine la spingerà a frequentare la Hochschule für Fernsehen und Film di Monaco di Baviera tra il 1976 e il 1981.

Gli esordi cinematografici
Già durante il suo secondo anno accademico, firmerà il suo primo documentario per una tv bavarese. L'esordio cinematografico è invece segnato grazie all'avvincente film Giocare d'azzardo, lungometraggio del 1982 con Piera Degli Esposti, Remo Girone e Renzo Montagnani, su una casalinga quarantenne che cade vittima della dipendenza da gioco. La pellicola è largamente apprezzata dalla critica e sarà una buona base di partenza, quando la Torrini verrà ingaggiata dalla RAI per realizzare diversi documentari sulla condizione femminile. Tornerà al cinema nel 1987 con Hotel Colonial, interpretato dal Premio Oscar Robert Duvall. La storia della ricerca di un fratello probabilmente defunto in Amazzonia, riceve però critiche contrastanti. Per alcuni, il problema è la sceneggiatura con troppi elementi. Per altri, la mancanza di una vera partecipazione emotiva, ai quali si aggiungono personaggi didascalici e prevedibilità. Rientrata al genere del documentario televisivo, si affaccia alla fiction e alle miniserie con interessanti risultati (Plagio, La colpevole) che le permetteranno, negli Anni Novanta, di vedere molte delle sue opere inserite all'interno di cicli televisivi tematici.

Territori fiction
Nel 1991, dirige ancora una volta Girone nel thriller tv Dalla notte all'alba, storia di un neurochirurgo affetto dalla dipendenza dalla cocaina; sarà poi il turno di Elena Sofia Ricci, protagonista di L'aquila della notte, su una tassista che dovrà scontare le drammatiche conseguenze del gioco d'azzardo del marito.
Trovandosi magistralmente a suo agio nei terreni dell'alta tensione televisiva, realizzerà i gialli L'ombra della sera con Laura Morante, Eros Pagni, Elisabetta Cavallotti, Luca Zingaretti e Claudine Auger, e l'eccellente Morte di una strega (1996) con un cast di eccezionale bravura composto da: Eleonora Giorgi, Ida Di Benedetto, Pino Ammendola, Amanda Sandrelli, il sempre presente Girone, Massimo Bonetti, Pina Cei, Alessandra Acciai, Vincenzo Crocitti e Arturo Paglia. Meno suspense, invece, nel film tv Teo, inserito dentro il ciclo "Donne al Bivio", con l'esordiente Ludgero Fortes Dos Santos nel difficile ruolo di un ragazzo che tenta di aiutare una coetanea perseguitata dalle violenze del patrigno. Seguiranno altri prodotti televisivi come Kidnapping - La sfida (1998), il drammatico Iqbal (1998), la miniserie soprannaturale Ombre (1999), la trasposizione del classico Piccolo mondo antico (2001), rimanendo in costume per quello che è stato il suo più grande successo in termini di ascolti, il telefilm Elisa di Rivombrosa (2005-2005), ambientato nel Piemonte settecentesco, liberamente tratto dal romanzo "Pamela, o la virtù premiata" di Samuel Richardson, che renderà celebre il duo Vittoria Puccini e Alessandro Preziosi, offrendo notorietà anche a Luca Ward e Jane Alexander.
Nel 2004, si dedica alla figura di Don Carlo Gnocchi con il biopic tv Don Gnocchi - L'angelo dei bambini, trasmesso su Canale 5, poi tornerà alla RAI con Tutta la verità (2009). Seguiranno la serie tv Terra ribelle, l'adattamento omonimo per il piccolo schermo de "La Certosa di Parma", Un'altra vita e Anna e Yusef (entrambi con Vanessa Incontrada) e Pezzi unici (2019) con Sergio Castellitto. Nel 2024 dirige per Netflix Sei nell'anima, sulla vita di Gianna Nannini.

Vita privata
Cinzia TH Torrini è la compagna dell'attore Ralph Palka.

Ultimi film

Documentario, (Italia - 2014), 76 min.
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