Celebre fumettista italiano, Zerocalcare raccoglie un po' di quell'eredità lasciata dal fumetto nostrano delle origini, soprattutto nella sua missione educativa, rivolgendola però verso un pubblico adulto e facendo in modo che la narrazione stessa sia un momento di insegnamento, attraverso il racconto di se stesso e della percezione del mondo visto, vissuto o immaginato.
Credendo fortemente che il fumetto sia una delle forme artistiche più pervasive e importanti del mondo, con la stessa dignità di linguaggio pari al romanzo tradizionale, Zerocalcare (un nome d'arte preso da uno spot televisivo di un prodotto per la pulizia delle lavatrici) si imbuca tra i grandi autori delle nuvole parlanti (Bonelli, Pratt, Sclavi, Manara, le sorelle Giussani, Ortolani e tantissimi altri), con uno stile di scrittura e di narrazione visiva che sfruttano l'ironia e l'umorismo per smembrare sensazioni ostili. Inoltre, non a digiuno di satira, affonda la sua matita nella in parte sangiunosa e recente storia italiana, con un'indipendenza artistica e mentale che lo ha innalzato a paladino dei valori dei centri sociali.
Divorato dal meritato successo, nel suo tratto cartoonesco miscela cinema, musica, televisione, elementi autobiografici e onirici, riferimenti alla cultura pop & geek, rifacendosi al fumetto di ispirazione francese di Boulet e Manu Larcenet, impostando storie quotidiane, apparentemente banali, che però riescono a far emozionare.
Riconoscibilissimi i suoi personaggi: lui stesso, il fumettista squattrinato disoccupato; lo spietato Armadillo, amico immaginario che incarna le sue debolezze; Secco; Greta e tanti altri.
Sempre eccellente, si può considerare il piccolo genio della graphic novel italiana.
Studi
Nato a Cortona, ma cresciuto tra la Francia e Roma, studia al Lycée Chateaubriand, iniziando già alle scuole superiori la sua attività di fumettista, spinto soprattutto dai cambiamenti socio-politiche che stavano investendo il mondo nel 2001. Molto attivo nei centri sociali, sensibilmente colpito dalle giornate del G8 di Genova nel luglio del 2001, firmerà proprio per questo tipi di associazioni manifesti, locandine e copertine di dischi punk rock.
Assunto come illustratore del quotidiano LIBERAZIONE, collabora anche con il mensile REPUBBLICA XL e con altre riviste, arrivando alla Zuda Comics, divisione online della nota DC Comics.
La sua produzione
Nel 2006, pubblica due opere a fumetti nel volume "GeVsG8", seguito dalla storia autobiografica "A.F.A.B.", ma è solo nel 2011 è esce il suo primo albo a fumetti "La profezia dell'armadillo", un vero cult del fumetto italiano che sarà poi trasposto nell'omonimo film diretto da Emanuele Scaringi, del quale firma la sceneggiatura assieme a Valerio Mastandrea. Lo stesso anno, inaugura il blog a fumetti zerocalcare.it, che vincerà il Premio Macchianera Award del 2012 per il "Miglior disegnatore - Vignettista". L'anno seguente, firma "Un polpo in gola", che supera le 40.000 copie vendute. Intanto, le strisce ospitate nel suo blog andranno in stampa con l'opera "Ogni maledetto lunedì su due" e collaborerà al libro "Kansas City, Anno II" di Diego Bianchi e Simone Conte, illustrandolo.
Altre opere
Strettamente legato alla casa editrice BAO Publishing, nel 2013 vede l'uscita di "Dodici" e nel 2014 quella di "Dimentica il mio nome". Quest'ultima opera concorrerà per il Premio Strega Giovani, che però andrà a Fabio Genovesi e al suo "Chi manda le onde". Seguiranno: "L'elenco telefonico degli accolli", "Kobane Calling", "Macerie prime" e "Macerie prime - Sei mesi dopo", "La scuola di pizze in faccia del professor Calcare", "Scheletri" e "A Babbo morto - Una storia di Natale".
Le serie animate
Autore dei corti animati "Rebibbia Quarantine", trasmessi nel programma "Propaganda Live", nel 2021 esordisce alla regia con la serie animanata Strappare lungo i bordi, in streaming su NETFLIX e seguita nel 2023 da Questo mondo non mi renderà cattivo.
