Viso da donna intellettualmente impegnata, capelli rossi cinematograficamente significativi. Distintiva e distinta, demistifica il buonismo in stile new age - tanto di moda in questi anni - per indossare i panni molto meno spirituali di una delle casalinghe disperate più crude e realistiche. Giovane e affascinante, Marcia Cross, all'infuori delle pellicole, non ha avuto una vita piena di romanticismo: molti dolori, pochi abiti firmati e nessun ristorante di lusso. Non è una miliardaria, dalla vita ha avuto la perdita del grande amore e il lavoro, la recitazione, il piccolo schermo l'hanno accolta fra le loro braccia, allontanando da lei la sofferenza, la solitudine e un immenso senso di vuoto. L'Italia incappa in lei grazie al telefilm Melrose Place che rimpiazzò quasi Beverly Hills 90210, e già allora notammo che sotto quel petto batteva il cuore della femme fatale, salvo poi trasformarsi in un'inedita padrona di casa in stato di grazia.
Nata nel cuore del Massachusetts, sogna fin da bambina di intraprendere il mestiere dell'attrice e sente che effettivamente è solo quella carriera a poterla soddisfare pienamente e l'unica nella quale potrebbe veramente riuscire. Così, prende coraggio e si iscrive a una delle scuole di recitazione più importanti e prestigiose dell'America, la Julliard School di New York, laureandosi poi in psicologia (e a sorpresa) all'Antioch University di Los Angeles nel 1997. è il 1984 quando, fresca di diploma, entra nella soap opera The Edge of Night che aveva da poso fatto uscire dal cast Kim Hunter e Frances Fisher. Seguono piccolissime parti in film tv come Brass (1985) di Corey Allen con Vincent Gardenia; Pros & Cons (1986); Gli ultimi giorni di Frank e Jesse James (1986) con Kris Kristofferson e Johnny Cash e George Washington II - The Forging of a Nation (1986) con Patty Duke e Jeffrey Jones (entrambi di William A. Graham), nonché Just Temporary (1989) con Lisa Kudrow. E non mancano di certo i telefilm come: Tales from the Darkside (1986); Another World (1986) con Anne Heche; Almost Grown (1988); Cin Cin (1989) che vedeva nel suo cast Ted Danson, Shelley Long, Kristie Alley, Kelsey Grammer e Rhea Perlman; Casalingo superpiù (1989) con Tony Danza e Alyssa Milano; Doctor Doctor (1989); Booker (1989-1990) e, infine, Quantum Leap (1990) con Scott Bakula e Dean Stockwell. Anche se il miglior successo è dato dalla soap opera One Life to Live (1989-1987), dove la Cross interpreta Katheryn Sanders.
Una gavetta televisiva immane per un'attrice che debutterà sul grande schermo solo nel 1990 con il film di Curtis Hanson Cattive compagnie, accanto a Rob Lowe e James Spader. Poi sarà ancora e soprattutto televisione - pur sempre con piccole parti - nei film tv Sotto zero (1990) e Mantide (1994) e telefilm con Jake & Jason detectives (1991), La signora in giallo (1992), Ma che ti passa per la testa?(1992) e La legge di Burke (1995).
Per tanti anni compagna dell'attore Richard Jordan, Marcia Cross lo vedrà morire fra le sue braccia per un cancro al cervello. Sconvolta dal dolore, consumata dalla rabbia, da quel momento, sceglierà di non legarsi più a nessun altro e si butterà unicamente sul lavoro, emergendo - dopo il film tv La mamma di un angelo (1996) - nel ruolo della dottoressa Kimberly Shaw Mancini del telefilm Merlose Place (1992-1997), appassionando anche noi italiani. Finita anche quest'avventura, la Cross ricomincia da capo: sono ancora piccoli ruoli come ne Seinfeld (1997), Oltre i limiti (1999), Crescere, che fatica (1999), Profiler (2000), Spin City (2000), Ally McBeal (2000), Squadra Med - Il coraggio delle donne (2001), C.S.I - Scena del crimine (2001) e altri film tv non sempre riusciti come Obiettivo Terra (1998).
Veste ancora una volta i panni di un medico ne Everwood (2003-2004), poi entra di diritto nello stuolo di casalinghe disperate che affollano la serie tv Desperate Housewives - I segreti di Wisteria Lane (2004-2008) dove sarà la perfetta e moralista Bree Van De Kamp, moglie di un borghesissimo marito con tendenze sadomaso e madre di un figlio gay. Plurinominata ai Golden Globe e agli Emmy come miglior attrice protagonista, proprio nel bel mezzo della serie sposa l'agente di cambio Tom Mahoney (nel 2006) che gli darà ben due gemelle Eden e Savannah nel febbraio del 2007. Dolce e ancora sognatrice nonostante il lutto che ha segnato la sua scintillante carriera televisiva, dilapida sorrisi con il contagocce, forse il più autentico di tutti è fatto mentre stringe fra le braccia le sue figlie.
