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Carla Fracci

Carla Fracci (Carolina Fracci) è un'attrice italiana, musicista, è nata il 20 agosto 1936 a Milano (Italia) ed è morta il 27 maggio 2021 all'età di 84 anni a Milano (Italia).
Nel 1981 ha ricevuto il premio come miglior attrice esordiente al Nastri d'Argento per il film La storia vera della signora delle camelie.

Una vita in punta di piedi

A cura di Fabio Secchi Frau

Definita dal NEW YORK TIMES "the absolute prima ballerina" (la prima ballerina assoluta) Carla Fracci fu una delle più grandi e importanti interpreti del balletto classico del Novecento a livello mondiale.
Fu Giselle, Giulietta, la Sylphide, ma sempre con una delicatezza e una misura che accompagnarono tutta la sua vita e la sua immane carriera. Per lei, i più grandi personaggi del secolo scorso, personalità come Charlie Chaplin e il Premio Nobel Eugenio Montale, evocarono i paragoni più incredibili, definendola "l'eterna fanciulla danzante", la "Duse della Danza" o la "Sarah Bernhardt fra le danzatrici di oggi". Ma al di là di queste gradite parole, la Fracci realmente e storicamente lasciò un segno importante in questa complessa disciplina, come testimoniarono i successi dei suoi numerosi spettacoli.
Étoile d'eccellenza, icona di stile e di eleganza, maestra nell'arte del linguaggio attraverso il movimento, di se stessa disse di essere cresciuta in mezzo ai contadini, nella campagna cremonese, libera ma divisa tra i tanti affetti e le necessità di rendere concrete le sue ambizioni. Aggraziata e sicura di sé, soave e perserverante, onorò l'Italia con le sue straordinarie qualità umane e artistiche che contribuirono ad arricchire la cultura nostrana.

Studi
Nacque a Milano nel 1936, figlia di un tranviere e di una operaia della Innocenti. A causa della guerra, fu costretta a sfollare nelle campagne di Volongo, presso la nonna materna, dove trascorse l'infanzia in compagnia dei tanti cugini. A dieci anni, ritornata nella sua città natale e iscritta alla scuola di ballo del prestigioso Teatro alla Scala di Milano (sotto Edda Martignoni, Paolina Giussani e la severa Vera Volkova), aveva trovato il ballo troppo noioso per i suoi gusti (voleva diventare parrucchiera), ma si era dovuta ricredere a dodici anni, dopo aver danzato "La bella addormentata" con la prima ballerina del Royal Ballet Margot Fonteyn. Da quel momento in poi, una scintilla si accese dentro di lei, divampando in un incendio che continuò a consumarla fino alla fine dei suoi giorni: aveva capito che la danza classica era il suo scopo e i palchi la sua casa.

Carriera
Diplomata nel 1954, debutta l'anno dopo in "Cenerentola" e diventò prima ballerina solista nel 1956, fino a sancire definitivamente il suo status nel 1958.
Diventata partner di artisti come Vladimir Viktorovi Vasil'ev, Erik Bruhn, Gheorghe Iancu, Henning Kronstam, Michail Baryšnikov, Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi e Rudol'f Nureev, ebbe con quest'ultimo un complicato rapporto. Il grande ballerino e coreografo era sì, il più grande genio della danza classica maschile della sua generazione, ma era anche molto difficile di carattere, volubile, imprevedibile, troppo competitivo, eccentrico, lunatico, capriccioso e a volte così orribile da farle dispetti sul palco.
Nonostante questo, la Fracci riuscì comunque a dare vita a memorabili performance, soprattutto in grandi balletti romantici come "Giselle", "Lago dei cigni", "Lo schiaccianoci", ma anche "Medea", "Concerto Barocco", "Les demoiselles de la nuit", "Il gabbiano", "Pelléas et Mélisande", "Il fiore di pietra". E lavorando a stretto contatto con compagnie come il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet, il Royal Swedish Ballet e, dal 1967, l'American Ballet Theatre, il London Festival Ballet e il Sadler's Wells Ballet, diretta da John Cranko, Ugo Dell'Ara, Alfred Rodrigues, John Butler, Maurice Béjart e Glen Tetley.

Direttrice di compagnie di ballo
In seguito, divenne direttrice di numerose compagnie di balletto italiano a Napoli (Teatro San Carlo), Verona (Arena) e Roma (Teatro Dell'Opera), cercando di portare la danza anche nelle città di provincia, per mantenerlo vivo e, magari, perché si compisse in un cuore più giovane lo stesso incendio che si era compiuto nel suo.

Al cinema
Carla Fracci si è sporadicamente offerta al grande schermo degli Anni Ottanta in pellicole inerenti sempre al mondo della danza. Fu Tamara Karsavina in Nijinsky (1980) di Herbert Ross, accanto ad Alan Bates e un giovane Jeremy Irons, poi fu Margherita Gauthier in La storia vera della signora dalle camelie (1981), diretta da Mauro Bolognini con Isabelle Huppert, Gian Maria Volonté, Fabrizio Bentivoglio e Ferdinando Rey. In tv, partecipò alla miniserie biografica di Renato Castellani Giuseppe Verdi (1982) nel ruolo del soprano Giuseppina Strepponi, seconda moglie del noto compositore e, nel medesimo anno, recita con il partner di sempre, Nureyev, in Venezia, carnevale, un amore di Mario Lanfranchi.

Carriera politica
Dal 2009 al 2014, è stata nominata Assessore alla Cultura di Firenze.

Vita privata
Carla Fracci fu la moglie del regista Beppe Menegatti (che aveva conosciuto perché aveva curato la direzione di alcuni suoi spettacoli nel periodo di ascesa della ballerina), dal quale ebbe un figlio, Francesco. Durante la sua gravidanza, Montale le dedicò la poesia "La danzatrice stanca". Morì il 27 maggio 2021 a ottantaquattro anni per cancro.
Malgrado il successo, si tenne sempre lontana dalla spettacolarizzazione della sua immagine e da un certo tipo di sensazionalismo che la voleva avviluppare a sé, asserendo più volte che la dimostrazione di un acclamato talento, se così si poteva definire il frutto del suo incessante lavoro, non passava per luoghi che non fossero il palcoscenico.
Nel 2013, diede alle stampe la sua autobiografia "Passo dopo passo".

Ultimi film

Biografico, (Italia - 2023), 90 min.

Focus

NEWS
giovedì 27 maggio 2021
 

L'étoile della Scala Carla Fracci è morta stamattina a 84 anni nella sua casa di Milano; da tempo lottava contro un tumore. Legata fino alla fine alla Scala di Milano, la Fracci nella sua lunga carriera ha portato il suo talento sui palchi di tutto il mondo. Tra le interpretazioni memorabili soprattuttto i ruoli romantici e drammatici, che l'hanno resa una stella in tutto il mondo, come Giselle, La Sylphide, Giulietta e Medea

News

Muore a 84 anni Carla Fracci, regina della danza classica italiana che ha ispirato bambine e bambini.
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