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Andrea Renzi

Andrea Renzi è un attore italiano, è nato il 7 febbraio 1963 a Roma (Italia). Andrea Renzi ha oggi 61 anni ed è del segno zodiacale Acquario.

Teatro di Renzi

A cura di Davide Di Finizio

Uno sguardo carismatico e penetrante, ironico e accattivante, che rende ogni suo personaggio subito credibile, anche quando si trova a recitare in contesti che tendono all'inverosimile. È Andrea Renzi, attore approdato al cinema dopo un'intensa gavetta teatrale. È nato a Roma, ma lo si potrebbe definire napoletano d'adozione, vista l'importanza che hanno Napoli e la cultura partenopea nella sua opera, a cominciare dal lungo e prolifico sodalizio col regista Mario Martone, che lo ha accompagnato sin dagli esordi, quando non era che un adolescente con la passione per il teatro, e che prosegue anche nella maturità, come dimostra la sua partecipazione del 2010 nel film storico Noi credevamo.

L'esordio con Martone
Appena quattordicenne comincia a lavorare proprio con Martone, in qualità di attore teatrale per il gruppo Nobili di Rosa, che a soli due anni dalla sua fondazione nel 1979, si evolverà in Falso Movimento. All'evoluzione del gruppo corrisponde quella culturale e professionale di Andrea, che nel 1984 vince il premio Opera Prima col monologo Sangue e Arena. Approda quindi alla regia teatrale, prima di tentare la fortuna nella televisione e, ovviamente, nel cinema. I primi passi che muove nel mondo della celluloide corrispondono all'esordio dello stesso Martone dietro la macchina da presa, con Morte di un matematico napoletano (1992), che racconta gli ultimi giorni di Renato Caccioppoli, grande studioso partenopeo, nipote del filosofo e rivoluzionario russo Michail Bakunin. Nel cast, oltre allo stesso Renzi, figurano il protagonista Carlo Cecchi e tra gli altri Anna Bonaiuto, Renato Carpentieri e Toni Servillo. Nel 1998 si fa dirigere ancora da Martone in Teatro di guerra, film ambizioso che porta il teatro al cinema e, attraverso il filtro dei Sette contro Tebe di Eschilo, diventa drammatica metafora della Napoli dei Quartieri Spagnoli, e nel contempo esaltazione d'una città che preserva la sua incontrastata bellezza nonostante i problemi e i pregiudizi che la attanagliano.

La collaborazione con Ozpetek
L'accattivante espressività di Renzi non è sfuggita a Ferzan Ozpetek, che lo scrittura per una breve ma significativa parte ne Le fate ignoranti (2001), dramma sulla diversità in cui interpreta il ruolo di Massimo, che muore quasi all'inizio del film, vittima di un incidente stradale, ma la cui presenza incombe in modo quasi ossessivo almeno per tutta la prima parte della pellicola che, con cadenze da giallo, mostra il calvario della vedova Antonia (un'intensa Margherita Buy) alla ricerca di una verità che riguarda direttamente il suo defunto marito: il legame omosessuale con Michele (Stefano Accorsi), scoperta dapprima struggente, ma in un secondo momento catartica.

L'epopea dei Pisapia
Nello stesso anno, diretto da Paolo Sorrentino, è protagonista, con Toni Servillo, de L'uomo in più, che narra le vite parallele di Tony (Servillo) e Antonio Pisapia (Renzi), il primo cantautore, l'altro calciatore, ambedue uomini di successo, ma gradualmente trascinati in un baratro di crudele sconfitta, sullo sfondo di una Napoli cinica e ricca di contraddizioni. Antonio, aspirante allenatore, vede naufragare il suo sogno insieme alla speranza di una lieta vita sentimentale. L'interpretazione di Renzi raggiunge vertici di drammaticità davvero notevoli, nei quali si percepisce la solida formazione teatrale, ma soprattutto l'innata capacità espressiva.

Un interprete versatile
Nel 2004, per la regia di Massimo Piesco e Giorgio Molteni, recita ne Il servo ungherese, versione intellettualistica e spiccatamente brechtiana del tema della Shoah, in cui interpreta Miklos, l'ungherese del titolo, figura straordinaria di dotto, profondo e nel contempo singolarmente umile. Ne La spettatrice (2004) di Paolo Franchi, seduce la dirimpettaia Valeria interpretata dall'affascinante Barbora Bobulova, mentre ne L'iguana (2004) di Catherine McGilvray, trasposizione dell'omonimo romanzo di Anna Maria Ortese, recita nel ruolo dell'aristocratico Aleardo Aleardi. L'anno seguente sarà il Commissario Bruni di Quo vadis, baby? di Gabriele Salvatores, tratto dall'opera di Grazia Verasani. Ma Napoli sembra, in un modo o nell'altro, richiamarlo a sé, così nello stesso anno si fa dirigere da Antonio Capuano ne La guerra di Mario, la storia di un bambino difficile che finisce in affidamento a Giulia (Valeria Golino) e Sandro (Andrea Renzi) il quale, a differenza della compagna, non riesce ad instaurare un contatto umano col bimbo. Del 2005 è anche la breve e simpatica apparizione ne La tigre e la neve di Roberto Benigni, in cui recita nel ruolo del dottor Guazzelli.

Una commedia spassosa
Nel 2006 si trova nel cast de L'estate del mio primo bacio, per la regia di Carlo Virzì, fratello di Paolo. Si tratta di una commedia probabilmente sottovalutata, incentrata sulla storia di Camilla Randone, una tredicenne benestante e viziatissima, che s'innamora di Adelmo, un giovane di umile estrazione sociale. Renzi è Agostino, il padre della ragazzina, ingegnere fedifrago che raggira con maestria la nevrotica moglie Giovanna (Laura Morante), aspirante scrittrice che scambia i suoi problemi psicologici per i tormenti dell'artista incompresa, e che alla fine del film riuscirà a scrivere, come esclamerà lo stesso Agostino, un "romanzo di 4 pagine!".

Renzi voce narrante
Seguono il meno interessante Non prendere impegni stasera (2006) di Gianluca Maria Tavarelli, in cui interpreta Alessandro, un claustrofobico che si fa raggirare da una maga; Disegno di sangue (2007) di Gianfranco Cabiddu, film tv della serie Crimini, in cui interpreta l'intrigante commissario Giacomo Curreli; Ossidiana (2007) di Silvana Maja, la travagliata storia della pittrice napoletana Maria Palliggiano, in cui recita nel ruolo di Victor, e Parlami d'amore (2008), esordio alla regia di Silvio Muccino. Nel 2009 è, con Toni Servillo e Sabrina Colle, la voce narrante di Deserto rosa-Luigi Ghirri di Elisabetta Sgarbi, documentario dedicato all'opera fotografica di L. Ghirri, in cui le parole fanno da guida alla lettura e alla comprensione delle immagini. Di Renzi e Colle è anche la danza delle stagioni.

Tra storia e noir
Nel 2010 Mario Martone lo rivuole nello storico Noi credevamo, storia di tre ragazzi del sud coinvolti nel travagliato percorso che portò all'Unità d'Italia, in cui recita nel ruolo di Sigismondo di Castromediano. L'anno successivo appare in Mozzarella Stories, diretto da Edoardo Angelis e prodotto dal mitico Emir Kusturica. Si tratta di una commedia nera incentrata sulla guerra di mercato tra produttori italiani e cinesi della mozzarella di bufala. In una galleria di personaggi buffi ed eccentrici, Andrea Renzi dispensa ottimi consigli nei panni del Ragioniere.
Nel 2013 è nel film di Roberto Andò Viva la libertà e nel 2014 è nel cast del film di Renato De Maria La vita oscena, presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2014. Nel 2020 è nel cast di Natale in casa Cupiello di Edoardo De Angelis e nel 2022 ne La cura di Francesco Patierno.

Ultimi film

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