Occhi verdi, chioma biondissima e un fascino da modella impossibile. Non a caso, la canadese Natasha Henstridge proviene dal mondo della moda, dalle sfilate parigine e dai servizi fotografici patinati della pubblicità. Non contenta della sua carriera da starlette in posa, ha deciso di dedicarsi alla recitazione e da quando ha vinto il premio come miglior bacio dell'anno per il suo debutto cinematografico in Specie mortale, il mondo del grande schermo le ha aperto tutte le porte.
Un bacio "troppo" appassionato
Cresciuta a Springdale in Canada, a soli tredici anni, la piccola Natasha comincia a posare per un servizio fotografico. Il mondo dello spettacolo e della moda la attira molto, così tanto da farle prendere la decisione di trasferirsi a Parigi e tentare la strada dell'alta moda. La fortuna sta dalla sua parte e il fisico sensuale che si porta dietro è una garanzia di successo. A metà anni Novanta, forse stanca della vita da modella, decide di provare a partecipare ad un provino per un film di fantascienza: la sua fisicità è perfetta per la parte e viene scritturata subito. È proprio il suo esordio in Specie mortale (1995) ad essere accolto come la prova di un talento nascosto che non si fonda solo sulla bellezza statuaria del suo fisico. In più, quel bacio "mostruoso" (nel film è un essere mezzo donna e mezzo extraterrestre) dato ad un pretendente troppo aggressivo (che verrà impalato dalla lingua di Natasha!) rimarrà per sempre nella storia del cinema.
Eroina dell'action movie e dello sci-fi
Seguono numerosi film d'avventura, dall'action movie Maximum Risk (1996), dove fa coppia con Jean-Claude Van Damme, allo sci-fi Adrenalina (1997) di Albert Pyun. La vediamo anche in Species 2 (1998), film da guardare solamente per la sua presenza incantatrice, e in Un gran giorno per morire (2000). Cambia genere e ci prova con la commedia romantica, condita da riferimenti sessuali demenziali, in Dog Park di Bruce McCulloch, nel remake It Had to be You e in Bounce con Gwyneth Paltrow ma ritorna poi felicemente all'azione con FBI: protezione testimoni (2000) con Bruce Willis. Ormai professionista nell'interpretare personaggi provenienti da un mondo fittizio, nel suo curriculum non poteva mancare un film di Carpenter: è lei la regina di Fantasmi da Marte (2001), dove interpreta una poliziotta agguerrita, in lotta contro zombie marziani. Nello stesso anno smorza i toni e si diverte al fianco di Leslie Nielsen in Alaska, sfida tra i ghiacci ma riequilibra la stasi con il movimentato Riders - Amici per la morte, con il seguito FBI: protezione testimoni 2 e il terzo episodio Species 3.
Successi televisivi e cinematografici
Sbanca anche in tv interpretando una sorta di Charlie's angel nella serie She Spies e con il film tv La vedova della collina, un esempio di come anche il piccolo schermo possa produrre lungometraggi di qualità. Diventa il capo dello staff di Templeton nella serie Una donna alla Casa Bianca (2005), dove vediamo Geena Davis nei panni del primo presidente donna degli Stati Uniti d'America, ed è un personaggio fisso anche in Eli Stone (2008). Ma non abbandona il cinema: accontenta il pubblico maschile ritornando a interpretare una donna sexy e conturbante nel thriller Sex List - Omicidio a tre (2008), poi riprende in mano il registro drammatico per affrontare il trauma della vita post 11 settembre in Anytown.
