Attore australiano prettamente televisivo conosciuto inizialmente solo dal pubblico dell'Oceania per la soap-opera Home and Away e poi, successivamente, dal resto del mondo per il teen-drama americano Summerland, nel quale ha recitato il ruolo del surfista Jay Robertson, e per il telefilm horror True Blood, in cui invece ha vestito i panni di Jason Stackhouse, che ha aumentato l'interesse culturale dei giovani verso la figura dei vampiri che, di lì a poco, avrebbe investito il mondo.

Attore per caso
Ryan Kwanten nasce il 28 novembre 1976 a Sydney, in Australia. Maggiore fra tre fratelli (che poi diventeranno tutti attori), viene considerato l'atleta della famiglia (ha praticato il triathlon, il nuoto, il tennis, il golf, il surf e gli sci), arrivando a diventare campione di pugilato. L'interesse per la recitazione è nato per puro caso. All'età di quindici anni, sua madre aveva portato uno dei suoi fratelli più piccoli a un provino per un'agenzia teatrale e lui li aveva accompagnati per usufruire di un passaggio in auto verso la piscina. Avrebbe dovuto aspettare in macchina il loro ritorno ma venne costretto a entrare dalla madre e lì, una volta dentro, venne notato dal direttore di casting che gli fece firmare immediatamente un contratto.

I primi passi: Home and Away
Le sue prime esperienze sono tutte in campo televisivo. Non avendo studiato recitazione, partecipa in piccolissimi ruoli all'interno di telefilm australiani come Wandin Valley, Hey Dad...! e Spellbinder. Nel 1997, entra nel cast della nota soap opera Home and Away, recitando il ruolo del bagnino Vinnie Patterson. Rimarrà fino al 2002, vale a dire quando il suo personaggio si sposerà e diventerà padre. La cosa più curiosa è che era già apparso in quella stessa soap ma con un ruolo diverso, quello di Robbie Taylor. Era il 1994.

Il trasferimento in America: Summeland
Desideroso di avere più scritture e sicuro che in America sarebbe riuscito a sfondare maggiormente, si trasferisce a Los Angeles dove, in effetti, viene immediatamente scelto per il ruolo di Jay Robertson, un surfista donnaiolo che poi con l'andare del tempo maturerà, nella serie tv Summerland (2004-2005), accanto a Lori Loughlin. È il trampolino di lancio giusto per una carriera come la sua, soprattutto perché farà breccia nelle teenagers di mezzo mondo (assieme all'altra stella di quel telefilm, Jesse McCartney, caduto in oblio una volta cresciuto) ma la serie non ha vita lunga e Kwanten trova riparo in altre marginali apparizioni, come quella del marines Dominic Pruitt, accusato di omicidio, in Law & Order - Unità vittime speciali (2008).

La grande occasione: True Blood
Finalmente, arriva la vera grande occasione della sua carriera. La HBO sta mettendo in piedi un telefilm basato su una saga letteraria (Il ciclo di Sookie Stackhouse) scritta da Charlaine Harris, intitolata True Blood e lui potrebbe essere perfetto per il ruolo del fratello della protagonista, Jason Stackhouse. La parte è decisamente sua. Più nudo che vestito, più impegnato in scene di sesso che in quelle di dialogo, Kwanten incide nella mente degli spettatori con il ritratto del rubacuori che sfrutta la sua discendenza dalle fate per procurarsi sesso occasionale. Un aspetto della sua vita che, sfortunatamente, lo farà scivolare nel dramma e in una serie di casi di omicidio di cui si sospetta sia l'artefice. Dal 2008 al 2014, Kwanten è in prima fila, macinando successi come il Special Achievement Best Ensemble al Satellite Awards del 2009, che condividerà con il resto del cast (Stephen Moyer, Anna Paquin, Carrie Preston, Alexander Skarsgård, Sam Trammell e altri) oppure come il titolo di Man Of the Year per la rivista di moda maschile GQ, in versione australiana.

I film
Nel frattempo, si profilano per lui anche alcuni piccoli ruoli marginali al cinema. Lo vediamo in Flicka - Uno spirito libero con Maria Bello, una giovane Alison Lohman e Tim McGraw. Suo il ruolo di un giovane mandriano. Lo rivedremo anche nell'horror Dead Silence, dove potrà avere, finalmente, il ruolo di protagonista, in Don't Fade Away (2009), con Mischa Barton e Beau Bridges nel thriller psicologico Red Hill diretto da Patrick Hughes, o nel fantasy comico The Knights of Badaassdom di Joe Lynch. Nel 2010, arriva invece uno dei ruoli più difficili della sua carriera, quello del criminale Charles Manson in un biopic diretto da Brad Anderson.